Faulkner, William
Arnaldo Colasanti
Scrittore e sceneggiatore cinematografico statunitense, nato a New Albany (Mississippi) il 25 settembre 1897 e morto a Byhalia (Mississippi) il 6 luglio 1962. F. [...] . Non ebbe però grande successo come sceneggiatore, non riuscendo ad adeguarsi ai ritmi e ai modi di vita di Hollywood dove comunque rimase fino al 1945, pur trovandosi spesso in difficoltà. In questo contesto ebbe inizio il rapporto professionale ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] I primi successi
Un primo viaggio negli Stati Uniti, seguito subito da molti altri, e un lungo soggiorno a Hollywood le permisero di studiare le tecniche delle giornaliste di costume americane, che parlavano con grande disinvoltura delle star del ...
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Brecht, Bertolt (propr. Eugen Berthold Friedrich)
Scrittore, poeta e drammaturgo tedesco, nato ad Augusta il 10 febbraio 1898 e morto a Berlino Est il 14 agosto 1956. Il rapporto di B. con il cinema risulta [...] e andò in esilio dapprima in Danimarca, Svezia, Finlandia e, infine, negli Stati Uniti dove rimase dal 1941 al 1947. A Hollywood partecipò alla sceneggiatura di Hangmen also die (1943; Anche i boia muoiono) diretto da Fritz Lang, ispirato alla lotta ...
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Brackett, Leigh (propr. Leigh Douglass)
Patrick McGilligan
Scrittrice e sceneggiatrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Los Angeles il 7 dicembre 1915 e morta a Lancaster (California) [...] The long tomorrow (1955; trad. it. 1976).
Dopo Rio Lobo, ultimo film diretto da Hawks, sembrava che la B. avesse chiuso con Hollywood, quando fu chia-mata per adattare un altro romanzo di Chandler: era il 1973, e il progetto finì nelle mani di Robert ...
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Tarzan
Margherita d’Amico
Il fantastico re della foresta
Nato nel 1912 dalla fantasia dello scrittore statunitense Edgar Rice Burroughs, Tarzan ha conquistato subito i cuori. Unico bianco in Africa [...] . L’autore fondò una società a proprio nome, con lo scopo di gestire i diritti delle sue opere tanto richieste anche da Hollywood. Quindi entrò in politica, infine si ritirò in California, in un ranch chiamato Tarzana. Alla sua morte, nel 1950, l’ex ...
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Mamet, David
Patrick McGilligan
Scrittore, drammaturgo, sceneggiatore, regista teatrale e cinematografico statunitense, nato a Chicago il 30 novembre 1947. Intrecci foschi, talvolta kafkiani, un umorismo [...] basata su un fatto di cronaca giudiziaria dell'Inghilterra del 1912; State and main (2000; Hollywood, Vermont), scanzonata commedia su un film hollywoodiano girato in una cittadina del Vermont. L'intricato ma interessante Heist (2001; Il colpo), con ...
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Goldman, William
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a Chicago il 12 agosto 1931. Si è cimentato con successo in diversi generi, dal racconto al romanzo, alla [...] , non senza umorismo, i retroscena dell'industria cinematografica. Tra questi Adventure in the screen trade: a personal view of Hollywood and screenwriting (1983), Hyper and glory (1990) e Which lie did I tell?: more adventures in the screen trade ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] Intervista col vampiro), da un romanzo di A. Rice. Sontuosamente prodotta dalla Warner è l'opera del ritorno di J. a Hollywood, ricca di divi, da Tom Cruise a Brad Pitt ad Antonio Banderas che incarnano l'eterna giovinezza e l'orrenda maledizione di ...
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ANDRELINI, Publio Fausto
Robert Weiss
Nacque a Forlì verso il 1462. Nulla si sa circa la sua prima educazione, che ebbe luogo probabilmente nella sua città natale; si può, però, escludere con sicurezza [...] retorico. Ma oltre a Livio, Svetonio e Virgilio, si sa che commentò pubblicamente la Sphaera dell'astronomo inglese John Hollywood (Sacrobosco), uno dei classici dell'astronomia medievale, e perfino i Salmi. Al tempo stesso non dimenticava di tener d ...
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realismo
Loredana Finicelli
Gianni Rondolino
Riprodurre fedelmente la realtà
Col termine realismo si intende normalmente la tendenza nelle arti figurative, nella letteratura, nel cinema, a rappresentare [...] artificiali, di teatri di posa, di attori professionisti (nella maggior parte dei casi) – al modello del cinema di Hollywood, che aveva imperato per molti anni e avrebbe continuato a imperare in seguito.
Quel realismo antitradizionale non soltanto ci ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...