Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A partire dagli studi di L. Lévy-Bruhl, M. Leenhardt e, soprattutto, M. Mauss, la ricerca antropologica ha attentamente analizzato le forme che la nozione di p. assume nelle diverse società umane e ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] tra le evoluzioni di due specie, quella di un organismo parassitato e quella del suo parassita (rispettivamente Homosapiens e Plasmodium falciparum, l’agente eziologico delle forme più gravi di malaria). In molte delle popolazioni esposte ...
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senescenza Il lento processo involutivo fisiologico che segue l’età matura. Negli ultimi decenni del 20° sec. si è assistito a un notevole cambiamento della durata della vita umana che, in poco più di [...] di vista genetico sono stati avviati studi su numerose specie modello (Drosophila melanogaster, Caenorhabditis elegans, Mus musculus, Homosapienssapiens) per individuare i geni della longevità e quelli che si oppongono al deterioramento del soma e ...
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(IX, p. 829)
I vari aspetti evolutivi nell'organizzazione del sistema nervoso sono stati ampiamente trattati nella Enciclopedia Italiana (XXIV, p. 609; App. II, ii, p. 400; III, ii, p. 239; IV, ii, p. [...] callosali (Berlucchi, Aglioti 1990; fig. 4).
La comparsa della comunicazione vocale nella specie umana si fa risalire all'emergenza di Homosapiens in Africa tra 150.000 e 100.000 anni fa, ma è probabile che il linguaggio vocale sia stato preceduto ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] , Il cervello, la mente e l'anima, Verona 1999.
Frontiere della vita, vol. 3°, 1ª parte: Il cervello di Homosapiens, a cura di E. Bizzi, P. Calissano, V. Volterra, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1999.
Neurobiologia
di Jacopo Meldolesi ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] alla perfezione; di conseguenza l'assunto secondo cui il processo evolutivo avrebbe dovuto necessariamente garantire all'Homosapiens la condizione di sanità mentale non sembra accettabile. Mentre la spiegazione dell'origine dei disturbi del ...
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Mente e cervello
Pietro Calissano
Il cervello
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la parte più consistente, ha la funzione di ricevere informazioni dal mondo esterno, elaborare queste [...] mentali. È su queste proprietà che si fonda l'unicità - reale o presunta - delle prestazioni del cervello di Homosapiens. Ma negli ultimi decenni si è scoperto che anche tali funzioni cerebrali sono riconducibili alle attività neuronali tanto quanto ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] completamente identici non porteranno mai alla comparsa della stessa personalità, specialmente se si tratta di esemplari della specie Homosapiens. Alla sua formazione concorre infatti anche l'ambiente in cui l'individuo è cresciuto, con effetti che ...
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(o Great Rift Valley) Attivo sistema di fosse tettoniche che si estende per circa 3500 km lungo il bordo orientale africano, dalla depressione della Dancalia fino al Sudafrica e continua, attraverso il [...] depositate proviene la più completa successione evolutiva nota di ominidi fossili plio-pleistocenici, dai primi australopitechi a Homosapiens. Nella zona più settentrionale, tra l’altopiano etiopico e quello somalo, la R. è contrassegnata dai laghi ...
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Trapianto
Quando una parte dell'Altro diviene parte del Sé
Le implicazioni psicologiche dei trapianti d'organo
di Carlo Umberto Casciani e Marco Zanasi
3 febbraio
Il neozelandese Clint Hallam, il primo [...] psiche profonda: miti, teogonie, concezioni religiose sono la trasposizione su un piano esterno di immagini primordiali prodotte da Homosapiens come peculiare carattere specie-specifico. Nell'uomo, infatti, come scoperto da C.G. Jung, esistono delle ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...