distanza genetica
Saverio Forestiero
Misura delle differenze genetiche tra due individui o tra due popolazioni della medesima specie. Più in generale, indica la misura della differenza genetica esistente [...] tra due taxa (organismi concreti distinti tra loro e nominati a livello di specie – Homo sapiens contro Homoneanderthalensis, oppure di genere – per es., Canis contro Vulpes, o di famiglia, o di ordine ecc.) espressa come probabilità di condivisione ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] (età dell'individuo, circa 50 anni) e uno maschile (età circa 25 anni), attribuiti a una varietà di Homo sapiens neanderthalensis.
Il passaggio al Paleolitico Medio avviene in modo graduale, anche in relazione alla molteplicità di significati che a ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] le prime sottospecie di H. sapiens; tre importanti sottospecie, note col nome di Homo sapiens soloensis, Homo sapiens rhodesiensis e Homo sapiens neanderthalensis; alcune sottospecie più tarde di H. sapiens, gli immediati precursori dell'attuale uomo ...
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Antropologia
Gabriella Spedini
L'antropologia (dal greco ἄνθρωπος, "uomo", e λόγος, "discorso, studio"), è, in generale, la disciplina che studia l'essere umano, considerato sia come soggetto o individuo, [...] considerati appartenenti a un uomo fossile al quale è assegnato l'attributo specifico di neanderthalensis, riconoscendogli l'appartenenza al nostro stesso genere Homo, ma di una specie più antica e morfologicamente dissimile dal sapiens.
Da allora le ...
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cervello, evoluzione del
Daniela Ovadia
Anche il cervello, come ogni altro organo, è sottoposto alla pressione evolutiva secondo le leggi darwiniane. Lo studio dell’evoluzione del cervello nelle diverse [...] gli antenati diretti di Homo, il genere al quale anche la specie Homo sapiens appartiene, ma potrebbero : potendo contare su minori capacità di apprendimento, i Neanderthalensis sono stati soppiantati. Per dimostrarlo sono in corso diverse ...
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(gr. Πετράλωνα) Località della Grecia, vicina a Salonicco, nella Macedonia centrale (Calcidica). Nei pressi è stato rinvenuto (1960) un cranio fossile umano caratterizzato da estesa pneumatizzazione temporale [...] 000 anni fa, o Pleistocene medio, 400.000-300.000 anni fa), sia le affinità tassonomiche (Homo erectus, Homo sapiens neanderthalensis oppure ominide indifferenziato arcaico, distinto dai precedenti). Tra i resti di Ominidi fossili d’Europa, il cranio ...
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Il Vicino Oriente: la preistoria
Fabio Sebasti
Paolo Emilio Pecorella
Vassos Karageorghis
Stefania Mazzoni
Anna Maria Conti
Jean-Louis Huot
Alessandra Ceccarelli
Carlo Persiani
Silvana Di Paolo
Stephen [...] lame a tallone liscio e appuntite da ritocchi piatti e obliqui, ma anche grattatoi, raschiatoi, bulini. Resti di Homo sapiens neanderthalensis sono noti da una grotta (Dederiye) sul fiume Afrin e confermano che nel Paleolitico medio (fino a 40.000 ...
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Le strategie di sussistenza nelle società preagricole
Francesca Giusti
Samou Camara
Lanfredo Castelletti
Egidio Cossa
Antonio Tagliacozzo
Francesca Balossi Restelli
Massimo Vidale
Susan G. Keates
Ian [...] e prede in base al sesso e all'età, viene messo in relazione con l'affermarsi di Homo sapiens sapiens rispetto a Homo sapiens neanderthalensis. Questo schema, sebbene indubbiamente coerente, non va inteso in modo assoluto, in quanto ci sono esempi di ...
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Ricerca archeologica. I metodi di datazione
Daniele Manacorda
Mario Fornaseri
Salvatore Improta
Mario Voltaggio
Giulio Bigazzi
Giorgio Spinolo
Claudio Arias
Elio Corona
Laura Cattani
Giorgio [...] - Debénath 1983), tra i quali è interstratificato uno spesso livello di sedimenti detritici contenenti resti ossei di Homo sapiens neanderthalensis. Le età dei livelli stalagmitici indicano che tali sedimenti si sono depositati tra 245.000 e 112.000 ...
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L'archeologia dell'Estremo Oriente. Corea
Daniela Zampetti
Sarah M. Nelson
Roberto Ciarla
Maurizio Riotto
Maria Luisa Giorgi
Coreail paleolitico
di Daniela Zampetti
Solo negli anni Sessanta del [...] rispettivamente trovati, in contesti dell'Interglaciale Riss-Würm, due molari, una clavicola e un cranio infantile attribuiti a Homo sapiens neanderthalensis. A Hungshul (Turubong) sono stati messi in luce lo scheletro completo di un bambino di 6-7 ...
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neandertaliano
agg. – Propr., della valle del fiume Neander (ted. Neandertal). In paleoantropologia, è termine usato con riferimento alle popolazioni umane («uomo di Neandertal») diffuse in Europa occid. e in Asia centr. (se ne sono trovati...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...