(gr. Εὐρώπη, lat. Europa) Parte occidentale del continente eurasiatico, delimitata a O dall’Oceano Atlantico, a N dal Mar Glaciale Artico, a S dal Mar Mediterraneo; tutt’altro che ben definiti sono invece [...] dal Paleolitico medio al superiore e compaiono i primi umani morfologicamente e culturalmente moderni d’E. (Homosapienssapiens). In quest’epoca, suddivisa in complessi diversi (Castelperroniano, Uluzziano, Aurignaziano, Solutreano, Maddaleniano ecc ...
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Penisola dell’Asia orientale, situata tra il Mar del Giappone (E) e il Mar Giallo (O). Il nome deriva dall’appellativo della dinastia indigena di Koryo (10°-14° sec.). Da quello della successiva dinastia [...]
Il più antico popolamento della C. risale al Pleistocene inferiore e medio (resti di homo erectus). A circa 30.000 anni fa si data la comparsa di homosapienssapiens, cui è associata l’industria su lama; le popolazioni paleolitiche basavano la loro ...
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senescenza Il lento processo involutivo fisiologico che segue l’età matura. Negli ultimi decenni del 20° sec. si è assistito a un notevole cambiamento della durata della vita umana che, in poco più di [...] di vista genetico sono stati avviati studi su numerose specie modello (Drosophila melanogaster, Caenorhabditis elegans, Mus musculus, Homosapienssapiens) per individuare i geni della longevità e quelli che si oppongono al deterioramento del soma e ...
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Località nel comune di Arezzo. Uomo dell’O. Tipo umano dolicocefalo i cui resti scheletrici, costituiti da una calotta, sono stati rinvenuti, insieme a una selce musteriana, in contrada dell’O.; sembra [...] . Rimangono seri dubbi sulle condizioni di giacitura di questo reperto, che attesterebbe in Europa la presenza di un uomo con caratteri di Homosapienssapiens coevo a quello neandertaliano, con il quale avrebbe avuto in comune la tecnica musteriana. ...
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Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] ’arco degli ultimi 6-7 milioni di anni fino all’emergenza dei caratteri anatomici moderni e all’affermazione di Homosapiens.
Sviluppo storico
Nella seconda metà del 19° secolo lo studio dei vertebrati fossili fu intrapreso sulla base della teoria ...
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Scienza dell’uomo, considerato sia come soggetto o individuo, sia in aggregati, comunità, situazioni.
A. fisica
Ramo delle scienze biologiche che studia l’umanità dal punto di vista naturalistico, cioè [...] di anni fa della linea evolutiva umana (Orrorin tugenensis).
Per quanto riguarda la comparsa dell’umanità attuale (Homosapiens), la distanza genetica tra popolazioni africane e non africane, stabilita utilizzando il DNA mitocondriale, e la datazione ...
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Per e. si intende il cambiamento storico dell'insieme delle istruzioni necessarie alla formazione di un organismo (Luria, Gould, Singer 1984). In particolare, con riferimento all'e. biologica, tale definizione [...] subito un'ulteriore accelerazione nella linea evolutiva che ha condotto all'Uomo anatomicamente moderno (Homosapienssapiens). Studi comparativi a livello molecolare hanno individuato alterazioni che possono essere state responsabili di cambiamenti ...
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LIGURIA
Graziella Galliano
Alessandra Manfredini
Giovanna Rotondi Terminiello
Graziella Ardesi-Federico Morchio
(XXI, p. 122; App. II, II, p. 205; III, I, p. 993; IV, II, p. 338)
Popolazione. − Nel [...] a un adulto di sesso maschile, dai caratteri tipici di Homo erectus. Nei livelli inferiori della Grotta del Colombo, datati al nuovi, l'Aurignaziano, compare il tipo umano moderno, Homosapienssapiens.
A partire da circa 40.000 anni fa, tutta ...
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Sito dell’isola di Giava. B.D. van Rieschoten nel 1888 e M.E. Dubois nel 1890 vi trovarono resti di un tipo Homosapienssapiens (Uomo di W.). I resti comprendono due crani pressoché completi di individui [...] giovanili di sesso maschile, con scheletro postcraniale largamente incompleto, e frammenti di un terzo individuo; in associazione due piccole lame in calcare. L’età di questi resti è di circa 6500 anni, ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] tra le evoluzioni di due specie, quella di un organismo parassitato e quella del suo parassita (rispettivamente Homosapiens e Plasmodium falciparum, l’agente eziologico delle forme più gravi di malaria). In molte delle popolazioni esposte ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...