Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] , Il cervello, la mente e l'anima, Verona 1999.
Frontiere della vita, vol. 3°, 1ª parte: Il cervello di Homosapiens, a cura di E. Bizzi, P. Calissano, V. Volterra, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1999.
Neurobiologia
di Jacopo Meldolesi ...
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PORTOGALLO
Claudio Cerreti
Bruno Tobia
Luciana Stegagno Picchio
Giulia Baratta
José-Augusto França
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXVIII, p. 32; App. I, p. 947; II, II, [...] 1934), che si è dedicato in particolare alla musica elettronica (fra le sue composizioni degli anni Settanta si ricordano HomoSapiens, 1972; Litania, 1972; Reportagem, 1974; Dialogos per 8 strumenti e nastro magnetico, 1975), e J. Peixinho (n. 1940 ...
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Introduzione
Con disturbo del c. ci si riferisce a un costrutto che ha subito una continua trasformazione concettuale nella storia della neuropsichiatria. Tra i disturbi del c. vengono annoverati i disordini [...] alla perfezione; di conseguenza l'assunto secondo cui il processo evolutivo avrebbe dovuto necessariamente garantire all'Homosapiens la condizione di sanità mentale non sembra accettabile. Mentre la spiegazione dell'origine dei disturbi del ...
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(IX, p. 378; App. I, p. 469; II, I, p. 697; III, I, p. 435; IV, I, p. 531)
Pesanti ipoteche connesse ai delicati equilibri strategici tra Unione Sovietica, Cina e Stati Uniti in Estremo Oriente condizionano [...] .
I reperti paleoantropologici hanno indicato una prima disseminazione di elementi neanderthaloidi seguiti da forme di HomoSapiens dal Paleolitico Superiore. Prime stirpi mongolidi penetrarono forse con le successive culture mesolitiche all'alba ...
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di Ivano Bertini e Paola Turano
La c. b. (o chimica inorganica biologica) si occupa della chimica degli ioni metallici nei sistemi biologici. Carbonio, idrogeno, azoto, ossigeno, fosforo e zolfo sono i [...] e diossigenasi.
L'analisi bioinformatica del genoma di 57 organismi (12 Archea, 40 batteri, 5 eucarioti, incluso l'Homosapiens) per l'identificazione di potenziali ferro proteine non-eme indica che la percentuale di FeS diminuisce sensibilmente nell ...
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SISTEMATICA
Roberto Argàno
(XXXI, p. 922; App. III, II, p. 756)
Scienze biologiche. - La zoologia, come la botanica, è una delle discipline che, per tradizione, è appesantita da una classificazione, [...] , genere, famiglia, ordine, classe, phylum) ma indica anche le singole unità tassonomiche. La famiglia è un taxon, ma anche Homosapiens è un taxon: è una ben determinata specie definita, secondo la convenzione linneana, dai due termini: di genere ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] completamente identici non porteranno mai alla comparsa della stessa personalità, specialmente se si tratta di esemplari della specie Homosapiens. Alla sua formazione concorre infatti anche l'ambiente in cui l'individuo è cresciuto, con effetti che ...
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PUGLIA (XXVIII, p. 505; App. II, 11, p. 632; III, 11, p. 529)
Carmelo Formica
Felice Gino Lo Porto
La P. è tra le regioni del Mezzogiorno che negli ultimi vent'anni hanno subìto le maggiori trasformazioni [...] naturalistica del Paleolitico superiore occidentale. La Grotta Paglicci ha inoltre restituito recentementi i resti ossei dell'Homosapiens accuratamente composti in una sepoltura sotto uno strato di ocra rossa accanto a oggetti in selce.
Alla ...
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Paleontologo, nato a Luján nel 1854 (secondo altre fonti a Moneglia, Chiavari, il 19 settembre 1853), morto nel 1911. È senza dubbio il principale studioso di scienze naturali che l'Argentina abbia avuto [...] resti ossei umani del pampeano, nei quali credette di vedere generi e specie di hominides differenti dall'Homosapiens. Alla luce dell'antropologia dobbiamo ammettere che A. attribuì eccessiva importanza alle differenze morfologiche, che comprovava ...
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Periodo al quale risale la più antica industria umana, cioè quella dell’antica età della pietra, o età della pietra scheggiata. Il termine è stato introdotto da J. Lubbock nel 1865 in opposizione a Neolitico [...] è associato l’uomo di Neandertal e, almeno in certi casi, come si vede soprattutto in Medio Oriente, forme arcaiche di Homosapiens. Quest’ultimo è l’autore, a partire da una fase avanzata dell’ultima glaciazione, delle industrie del P. superiore ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...