Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] ’arco degli ultimi 6-7 milioni di anni fino all’emergenza dei caratteri anatomici moderni e all’affermazione di Homosapiens.
Sviluppo storico
Nella seconda metà del 19° secolo lo studio dei vertebrati fossili fu intrapreso sulla base della teoria ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] esserne considerato un antenato diretto, oppure un ramo che si è estinto durante l’evoluzione.
Homosapiens
Due sono le teorie sull’origine di Homosapiens. La prima ipotizza la sua comparsa in Africa intorno a 200.000 anni fa (teoria monocentrica ...
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Genere (Saccharomyces) di Funghi Ascomiceti della famiglia Saccaromicetacee, caratterizzati da cellule rotonde, ovali o allungate, che si moltiplicano per gemmazione, producendo talora forme filamentose [...] al gene CDC2 di Saccharomyces pombe e a un gene isolato e clonato in cellule umane CDC2HS (HS sta per Homosapiens). Le proteine codificate da questi geni hanno funzioni analoghe: sono enzimi, detti chinasi, capaci di trasferire gruppi fosfato dall ...
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Ordine di Mammiferi Euteri in genere suddiviso nei sottordini Strepsirrini (con gli infraordini Chiromiformi, Lemuriformi, Lorisiformi), comunemente chiamati proscimmie, e Aplorrini (con Tarsiformi, i [...] ; la coda può mancare (Pongini, Ominidi), ma in genere è lunga e rivestita di pelo.
Comprendono la specie Homosapiens; ciò ha dato grande impulso alla primatologia, il settore specialistico delle scienze biologiche rivolto allo studio dei P. sotto ...
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Genetista italiano (Genova 1922 - Belluno 2018). Laureatosi in medicina all'Università di Pavia (1944), vi tornò dal 1962 al 1970 come professore di genetica; nel 1970 si trasferì alla School of medicine [...] è divenuto direttore dell'opera in 12 volumi La cultura italiana, edita dall'Utet. Curatore nel 2011 della mostra HomoSapiens. La grande storia della diversità umana (Palazzo delle Esposizioni di Roma), tra le sue pubblicazioni successive occorre ...
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Sito preistorico in Tanzania (3,7-3,6 milioni di anni fa) in cui sono stati effettuati diversi ritrovamenti di fossili appartenenti ad Australopithecus afarensis. I resti del sito di L. includono l’eccezionale [...] testimonianza di piste di orme di 3 individui a locomozione bipede. Sono state rinvenute anche testimonianze di Homo erectus e Homosapiens arcaico. Industrie litiche della Middle Stone Age sono contemporanee agli strati superiori. ...
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Centro della Croazia dal quale provengono resti di scheletri, appartenenti ad almeno 24 individui, associati a industria musteriana e fauna comprendente il rinoceronte di Merck, databili all’ultimo periodo [...] glaciale. I resti umani sembrano riferirsi a individui di specie diverse, con forme neandertaloidi e altre che ricordano Homosapiens. ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] ambiti ancora inesplorati. Tra i programmi più ambiziosi figurava la mappatura e il sequenziamento del genoma di Homosapiens, e tale progetto ha in effetti fornito la prima opportunità per una dettagliata discussione sulle implicazioni strategiche ...
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Neuroscienze
Pietro Calissano
Jacopo Meldolesi
Flavia Valtorta
Francesco Clementi
Parte introduttiva
di Pietro Calissano
Per neuroscienze si intende quell'insieme di discipline che studiano come [...] , Il cervello, la mente e l'anima, Verona 1999.
Frontiere della vita, vol. 3°, 1ª parte: Il cervello di Homosapiens, a cura di E. Bizzi, P. Calissano, V. Volterra, Istituto della Enciclopedia Italiana, Roma 1999.
Neurobiologia
di Jacopo Meldolesi ...
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(App. V, i, p. 662)
Definizione e fondamenti
Mentre la c. è la produzione asessuale di copie geneticamente identiche di un organismo vivente, l'espressione 'clonazione molecolare' o del DNA è spesso usata [...] completamente identici non porteranno mai alla comparsa della stessa personalità, specialmente se si tratta di esemplari della specie Homosapiens. Alla sua formazione concorre infatti anche l'ambiente in cui l'individuo è cresciuto, con effetti che ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...