Identità personale
Michele Di Francesco
Il problema dell'i. p. ha diretta attinenza con una serie di questioni centrali della filosofia della mente chiamando in causa complesse tematiche metafisiche, [...] materiale; b) le persone sono essenzialmente sostanze immateriali semplici (anime, spiriti); c) sono animali umani del genere homosapiens; d) sono modi di sostanze semplici, la cui natura funzionale è indifferente al sostrato che le realizza (sono ...
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INVECCHIAMENTO CEREBRALE.
Mario Manfredi
– Capacità del cervello. Encefalo e senescenza. Invecchiamento cerebrale normale e patologico. Bibliografia.
L’i. c. inizia, paradossalmente, in giovane età. [...] fase evolutiva, che parte dagli ominidi, circa 6 milioni di anni fa, e prosegue con i diversi tipi del genere Homo, fino all’Homosapiens, circa 150.000 anni fa. L’evoluzione agisce sullo sviluppo umano, come di tutti gli esseri viventi, fino all’età ...
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NONLUOGO.
Marc Augé
– Nonluogo e luogo antropologico. La crisi del luogo
Nonluogo e luogo antropologico. – La nozione di n. l. è stata concepita in relazione e per opposizione a quella di luogo o, più [...] irrealistica nel breve periodo, ma che comporta per se stessa la promessa di un cambiamento di scala temporale: il giovane Homosapiens non ha che trecentomila anni e, senza dubbio, non ci vorrà molto perché egli diventi un terrestre e perché faccia ...
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MIOLITICA, CIVILTÀ
Raffaello Battaglia
. Le civiltà pleistoceniche si dividono in due gruppi fondamentali, che si succedono nel tempo: proto-paleolitiche; paleolitiche superiori e mesolitiche. A queste [...] tipi umani primitivi, appartenenti a specie e forse anche a generi estinti, molto diversi dal gruppo dell'Homosapiens fossile e vivente (Sinanthropus, Palaeanthropus, Eoanthropus).
Appunto in considerazione delle affinità che il gruppo delle civiltà ...
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PRZYBYSZEWSKI, Stanisław
Ettore Lo Gatto
Scrittore polacco, nato a Lojewo in Posnania il 6 giugno 1868, morto il 23 novembre 1927 presso Inowrocław. Figlio di un istitutore, studiò architettura, medicina [...] e L. Misuraca, ivi 1916; La psicologia dell'individuo, di C. Conigliani, ivi 1923; Il Giudizio di E. Lo Gatto, Napoli 1919; Homosapiens, di N. Romanovska, Milano 1932; Neve di C. Castelli, ivi 1924; Offerta al Sole di G. Prampolini, ivi 1922; Per la ...
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SOLUTREANA, CIVILTÀ
Ugo RELLINI
. Il nome di questa cultura pleistocenica deriva dalla stazione tipica di Solutré (Saône-et-Loire). Dopo lunghe discussioni, i dati stratigrafici hanno messo fuori dubbio [...] alta statura, a differenza delle razze dell'Europa occidentale, durante il Miolitico, che spettano a varietà dell'Homosapiens fossilis di bassa statura (Negroidi; Cromagnon; Chancellade; Maiella).
Bibl.: H. Obermaier, El hombre fósil, Madrid 1925; M ...
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GRIMALDIANA, CIVILTÀ
Ugo Rellini
Nell'era geologica passata, la glaciazione di Wurm segna l'inizio del Quaternario superiore. Non sarebbe qui possibile delineare il quadro geologico e paleontologico [...] quanto si stacca dal Paleolitico col quale non ha nulla di comune. È il tempo di una nuova umanità, l'Homosapiens, con parecchie razze fossili.
Nell'Europa occidentale, l'età miolitica vide il succedersi di tre civiltà: l'aurignaciana, la solutreana ...
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RENSCH, Bernhard
Biologo tedesco, nato a Thale, Hartz, il 21 gennaio 1900; professore di zoologia (dal 1947) all'università di Münster (Vestfalia). Ha compiuto numerosi viaggi di studio e spedizioni [...] Geschichte des Sunda-Bogens, Berlino 1936; Neuere Probleme der Abstammungslehre. Die transspezifische Evolution, Stoccarda 1947, 2ª ed. 1954; Homosapiens: vom Tier zum Halbgott, Gottinga 1959; Evolution above the species level, New York-Londra 1959. ...
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Sociobiologia
DDavid P. Barash
di David P. Barash
SOMMARIO: 1. Cenni storici: a) etologia; b) ecologia evoluzionistica; c) genetica evoluzionistica; d) genetica comportamentale; e) la nuova sintesi. [...] la teoria evoluzionistica prevede che gli adulti non siano inclini a investire in una prole che non è la loro, nell'Homosapiens questo è un fenomeno ricorrente, che ha esiti positivi. Due sembrano essere i motivi principali. Gli esseri umani hanno ...
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Ricerca archeologica. Lo studio dei reperti
Lanfredo Castelletti
Laura Cattani
Barbara Wilkens
Antonio Tagliacozzo
Loretana Salvadei
Anna Maria Bietti Sestieri
Maria Cristina Molinari
Lo studio [...] di una delle più importanti migrazioni del passato, quella relativa alla diffusione geografica e genetica dell'uomo moderno (Homosapiens), oggetto, fino ad anni recenti, di accese discussioni tra paleontologi umani e biologi molecolari e tra diverse ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...