Il Paleolitico. La formazione dei complessi del Paleolitico medio
Alberto Broglio
Janusz K. Kozlowski
Il Paleolitico medio è stato considerato a lungo l'equivalente del cosiddetto "complesso musteriano", [...] (300.000-200.000 anni), che presenta ancora caratteri propri del Paleolitico inferiore, e una più recente, opera di Homosapiens arcaico, che presenta caratteri simili a quelli del Paleolitico medio. La situazione più complessa riguarda l'Asia: il ...
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Paleonutrizione
Gabriella Spedini
Il tipo di alimentazione degli antenati dell'uomo attuale ha subito continue variazioni, che hanno comportato notevoli modificazioni dell'apparato masticatorio e sono [...] . Secondo le ipotesi attualmente più accreditate, l'uomo di Neanderthal è stato soppiantato dalle prime forme anatomicamente moderne di Homosapiens, comparse in Africa fra 100.000 e 200.000 anni fa. Dall'Africa l'uomo moderno raggiunge poi la ...
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Dal Paleolitico medio al Paleolitico superiore
Alberto Broglio
Janusz K. Kozlowski
Il territorio e l'ambiente
Il limite tra gli stadi isotopici 4 e 3 non corrisponde ad una modificazione climatica [...] ed.), The Emergence of Modern Humans. An Archaeological Perspective, Edinburgh 1990; J.J. Hublin - A.M. Tillier (edd.), Aux origines d'Homosapiens, Paris 1991; M.J. Aitken - C.B. Stringer - P.A. Mellars (edd.), The Origin of Modern Humans and the ...
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Neografia
Sergio Polano
Non potrebbe esserci introduzione più adatta al tema di queste note di quel che argomentava più di sessant’anni fa Siegfried Giedion, a proposito della storia anonima della meccanizzazione: [...] come esito del diffondersi 200.000 anni fa nel mondo, cominciando dall’Europa – allora abitata da Homo neanderthalensis –, di Homosapiens proveniente dall’Africa.
In questo contesto, l’apparizione e la diffusione planetaria del grafismo si spiegano ...
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mente, filosofia della
Mario De Caro
La riflessione sulla mente è antica quanto la filosofia, ma è solo nel Novecento che la filosofia della mente si è resa disciplina autonoma. I prodromi della concezione [...] Jaegwon Kim ha proposto di emendare tale teoria in senso intraspecifico: così, per la specie Homosapiens la sensazione di dolore corrisponderebbe all’attivazione di determinati neuroni, laddove specie diverse attiverebbero meccanismi fisiologici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I numerosi reperti fossili rinvenuti nel corso del Novecento hanno consentito di ricostruire [...] e quindi che noi europei e loro non fossimo altro che due sottospecie della medesima specie: Homosapiens neanderthalensis e Homosapienssapiens.
Di nuovo, è stato ancora un avanzamento delle biotecnologie, divenute ormai capaci di recuperare il DNA ...
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cervello, storia evolutiva del
Aldo Fasolo
Da poche cellule nervose a decine di miliardi
Tutti gli organismi animali, per funzionare, riprodursi, sopravvivere, dipendono dall'attività dei vari organi [...] milioni di anni. In Australopithecus africanus la capacità è di 450 cm3, in Homo habilis di 645 cm3, in Homo erectus di 880, in Homo erectus pekinensis di 1.040, in Homosapiens raggiunge i 1.345 cm3. Ma è solo una questione di volume? È certamente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’ingegneria genetica rappresenta lo sviluppo applicativo di tecniche che sfruttano le [...] nel 2000 il sequenziamento completo del genoma di Drosophila melanogaster, e la prima bozza della sequenza del genoma di Homosapiens. Il sequenziamento del genoma umano è stato completato e reso pubblico nell’aprile del 2003, a cinquant’anni esatti ...
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GIUFFRIDA RUGGERI, Vincenzo
Stefania Lucia Zeroli
Nato a Catania il 1° febbr. 1872 da Carmelo Giuffrida e da Caterina Ruggeri, si laureò in medicina e chirurgia presso l'Università di Roma nel 1896 [...] i suoi concetti e i risultati dei suoi studi in alcuni libri (L'uomo attuale, una specie collettiva, Roma 1913; Homosapiens. Einleitung zu einem Kurs der Anthropologie, Wien-Leipzig 1913; Su l'origine dell'uomo. Nuove teorie e documenti, Bologna ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Arti, tecniche e industrie di un Paese in evoluzione
Vittorio Marchis
«Senza la tecnica l’uomo non sarebbe mai esistito», affermava José Ortega y Gasset inaugurando nel 1933 il corso ¿Qué es la técnica? [...] dalla dimensione del fare, del manipolare, del fabbricare, del produrre. Anche se la nostra specie, quella del cosiddetto homosapiens, ha attraversato varie fasi in cui il rapporto con il fare si è profondamente modificato. Nell’evoluzione dell’uomo ...
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homo
〈òmo〉 s. m., lat. – Voce corrispondente all’ital. uomo, che ricorre in alcune locuzioni del lat. classico, o scientifico, o moderno, note in questa loro forma e generalmente non tradotte. Appartiene al lat. class. homo novus «uomo nuovo»,...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...