Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] modulo, rovesciato, funziona anche per i critici della socialdemocrazia come i filosofi della Scuola di Francoforte (Max Horkheimer, Theodor W. Adorno, Herbert Marcuse) che per vincere tale dualismo procedono a una critica radicale della scienza ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La critica letteraria, dal greco κρίνειν (“discernere”, “giudicare”), si può definire, [...] diffusione dell’opera d’arte nel circuito autore-mercato-lettore. Famosissimo è Dialettica dell’illuminismo (1947) dove Max Horkheimer e Theodor W. Adorno analizzano il rapporto tra l’attività letteraria e i processi di produzione industriale, ormai ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] profilando quella critica alla società tecnologica che, da E. Husserl a M. Heidegger fino a T.W. Adorno e M. Horkheimer, avrebbe caratterizzato la storia del pensiero europeo.
Nella prima parte del libro, infatti, il F. compone le varie forme della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’estetica novecentesca, nelle sue molteplici e spesso irriducibili configurazioni, ha [...] della società capitalistica e la massificazione ottundono infatti la coscienza critica. Nella Dialettica dell’illuminismo (1947), Adorno e Horkheimer rilevano che l’industria culturale non è che un gigantesco apparato in grado di operare, sotto una ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] pervenne a risultati convergenti con quelli, allora sconosciuti, di E. Husserl e dell'ultimo M. Heidegger, nonché di M. Horkheimer e di altri critici della filosofia moderna, che avevano individuato nel pragmatismo e nel matematicismo il limite della ...
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GUERRESCHI, Giuseppe
Francesca Franco
, Nacque a Milano il 15 luglio 1929 da Primo e Rosa Pecora. Dopo gli studi commerciali si impiegò, nel dicembre 1946, presso una banca milanese e, contemporaneamente, [...] con G. Ferroni, G. Fieschi, R. Guttuso e R. Vespignani (Milano 1972), per An Maidone Zum Schicksal der Religion di M. Horkheimer (Milano 1972) e Il più freddo anno di grazia di G. Raboni (Genova 1977), cui seguirono, nel decennio successivo, le ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il legame tra tecnica e guerra è sempre stato molto stretto sin dall’antichità ma si [...] reso possibile dalla tecnica moderna e il dominio dell’uomo sull’uomo, e ne ha fornito in Dialettica dell’illuminismo (Horkheimer e Adorno, 1947) un’interpretazione che è già un classico; alcuni esercizi di lettura di Latour – ad esempio quello sulla ...
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Contraddizioni sociali
Sandro Bernardini
La fonte delle contraddizioni sociali
Prima di affrontare il tema delle contraddizioni sociali, si impone un discorso di premessa relativo alla distinzione tra [...] , nello stesso tempo, centro e periferia insieme. Risultano particolarmente interessanti le riflessioni dei teorici critici (Max Horkheimer, Theodor Adorno, Erich Fromm, Herbert Marcuse e altri) circa l’opera di colonizzazione del privato da parte ...
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Uno dei maggiori teorici sociali del 20° sec., James Coleman (1990), ha proposto di definire l’autorità come quel rapporto sociale che nasce dal diritto di ogni essere umano di controllare il proprio comportamento [...] un piatto conformismo. Il tema del rapporto tra autorità e famiglia era stato al centro delle ricerche di Max Horkheimer, Erick Fromm e Herbert Marcuse nella Germania degli anni Trenta. Per questi autori, le frustrazioni accumulate sul luogo di ...
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Nuovi modelli dell’abitare
Maurizio Vitta
Continuità e mutamento
Il 20° sec. ha pensato l’abitare riassumendolo nella figura sociologica dell’abitazione. Il modello della ‘casa’ come diritto sociale, [...] al modello della società industriale. La gerarchia dispiegata all’interno della compagine familiare riflette quella sociale: secondo Max Horkheimer, la famiglia ha costituito la ‘cellula germinativa’ della cultura borghese, che vi ha trovato la sua ...
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industria
indùstria s. f. [dal lat. industria «attività, operosità», di etimologia incerta]. – 1. Operosità, diligenza ingegnosa, sia rivolta a raggiungere un particolare intento, sia come qualità abituale, costante: quello imperio maraviglioso...