Vedi GEOMETRICA, Arte dell'anno: 1960 - 1994
GEOMETRICA, Arte
E. Homann-Wedeking
In senso tecnico s'intende per arte g. soltanto l'arte greca dal X all'VIII sec. compreso. In questo articolo è però [...] , bensì anche il desiderio di riempire in modo uniforme gli spazi da dipingere, e il primitivo senso artistico dell'horrorvacui. Alla concomitanza di questi due principi si deve d'altra parte il senso di disordine e di confusione nella composizione ...
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TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] motivo a rombi. La progressiva diminuzionei dei motivi di riempimento testimonia chiaramente la parallela scomparsa del senso di horrorvacui; a questo stesso fenomeno si ricollega con ogni probabilità il fatto che cadano in disuso gli abiti troppo ...
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GIUSTINIANI, Vincenzo
Simona Feci
Luca Bortolotti
Franco Bruni
, Nacque il 13 sett. 1564 nell'isola egea di Chio, territorio della Repubblica di Genova, da Giuseppe di Benedetto del ramo de Nigro [...] , erme, vasi, cippi, colonne e iscrizioni vi erano collocati in quattro file sulle due pareti lunghe, secondo un horrorvacui espositivo, nel quale la coesistenza delle opere era bensì disciplinata, ma in un senso pittoresco e antifilologico che ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] fondo e domina alla superficie e già nella più antica Età del Bronzo si può riscontrare la particolarità stilistica dello horrorvacui, che anche più tardi rimane sintomatica per l'arte g. dell' Età del Ferro. La decorazione a spirale in particolar ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] un'anfora rappresentata in basso al centro. In questa composizione l'abbondanza di motivi decorativi si risolve in un horrorvacui ordinato da una qualche ricerca di simmetria. La campitura a rotae ricorre anche in altre sinagoghe della regione (Gaza ...
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Vedi VETRO dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
VETRO (v. vol. vii, p. 1150)
O. Doppelfeld
F. Coarelli
Una bibliografia completa è presentata annualmente dalla rivista del Corning Museum di New York: Journal [...] ), proveniente dall'Egitto, databile forse al IV-V sec., i cui elementi compositivi, caratterizzati da un tipico horrorvacui, e la cui policromia, del tutto astratta e convenzionale, rientrano ormai pienamente nell'ambito della concezione artistica ...
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Vedi NUBIA dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
NUBIA (Nubia)
A. M. Roveri
Con tale nome che viene in uso a partire dall'età romana, si designa comunemente l'alta valle del Nilo a S di Assuan (v. cartina alla [...] raffinata e di puro stile egiziano coesistono accanto ad opere che preludono già, nell'amore per l'ornato e nell'horrorvacui, allo stile che sarà tipico dell'età meroitica.
Anche dopo il ritorno dei sovrani etiopici alle loro sedi il senso ...
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Vedi SINAGOGA dell'anno: 1966 - 1997
SINAGOGA (συναγωγή)
M. Floriani Squarciapino
Il termine greco, traduzione dell'ebraico Bēt ha-Kěnesset (Casa dell'Assemblea), non è il solo che nel mondo classico [...] forma popolaresca di un'arte orientalizzante. Essi obbediscono generalmente, nelle scene figurate, alle leggi della frontalità, all'horrorvacui e possono considerarsi come un tratto d'unione tra l'arte classica e quella ebraica del Medioevo.
Si ...
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FANCELLI, Domenico (Micer Dominigo, Domenico di Alexandro fiorentino)
Adele Condorelli
Nacque a Settignano (ora frazione di Firenze) nel 1469 da Alessandro (Sandro) di Bartolomeo di Antonio, originario [...] , propri della scultura fiorentina postdonatelliana con l'aggiunta di elementi lombardi profusi nelle sue opere con horrorvacui.
Il F. è stato quindi considerato dalla critica, eccessivamente severa nei suoi confronti, un artista insignificante ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] , 1942, fig. 8). L'evoluzione della scrittura angolosa si configura in seguito sempre più come una reazione a una sorta di horrorvacui: prima in Egitto e poi quasi ovunque nel mondo islamico si sviluppò il tipo c.d. blühendes Kufi, con tralci, fiori ...
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horror vacui
〈òrror vàkui〉 (lat. «orrore del vuoto»). – Frase con la quale si espresse un concetto fondamentale della fisica aristotelica che, in polemica con la fisica democritea, asseriva l’inesistenza di spazî vuoti (la natura aborre dal...
orrore
orróre s. m. [dal lat. horror -oris, der. di horrere (v. orrido)]. – 1. a. Impressione violenta di ribrezzo, di repulsione, di spavento, provocata nell’animo da cose, avvenimenti, oggetti, persone che siano in sé brutti, crudeli, ripugnanti...