VAIHINGER, Hans
Heinrich Levy
Filosofo, nato il 25 settembre 1852 a Nehren (Württemberg), morto il 12 dicembre 1933 a Halle. Insegnò filosofia dal 1877 all'università di Strasburgo, dal 1884 a quella [...] der Gegenwart, in Kant-Studien, XIII (1912); A. Lapp, Die Wahrheit. Ein erkenntnistheoretischer Versuch, orientert an Rickert, Husserl und V.s Philosophie des Als Ob, Stoccarda 1913. II vol. CXLVII della Zeitschrift für Philosophie und philosophische ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Metafisica e ontologia antica e contemporanea: un dialogo possibile
Enrico Berti e Andrea Bottani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Metafisica [...] ’essere”. Anche il termine “ontologia” è stato ripreso da Heidegger, il quale ha sviluppato la fenomenologia di Husserl nella direzione di una “ontologia fondamentale” intesa come interpretazione dell’essere dell’ente, anzitutto dell’essere dell’uomo ...
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riflessione
Dal lat. tardo reflexio, propr. «ripiegamento». Operazione con cui l’intelletto, in possesso di un contenuto qualsiasi, ottiene conoscenza di sé e delle proprie funzioni. Il termine acquista [...] scienze filosofiche in compendio, 1817, § 112, aggiunta). In seguito, il tema della r. sarà ripreso in vario modo, e specialmente in chiave spiritualistica (Maine de Biran), fenomenologica (Husserl, Scheler) ed esistenzialistica (Marcel, Sartre). ...
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Consapevolezza che il soggetto ha di sé stesso e del mondo esterno con cui è in rapporto, della propria identità e del complesso delle proprie attività interiori.
Diritto
Libertà di c. Diritto di sentire [...] , il porsi cioè in rapporto con un oggetto che non le è immanente. Il successivo sviluppo del pensiero husserliano ha tuttavia sempre più accentuato i tratti immanentistici della c., sottolineandone l’aspetto di «corrente di esperienze vissute», fino ...
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GIULIANI, Alfredo
Antonio Schiavulli
Nacque a Mombaroccio (Pesaro), il 23 novembre 1924, unico figlio del pesarese Guido e della sedicenne picena Maria Foresi. Il padre era di professione violinista [...] la filosofia contemporanea: Giuliani, in particolare, si confrontò con Søren Kierkegaard, Friedrich Nietzsche, Karl Jaspers ed Edmund Husserl, ma soprattutto con Sigmund Freud, Carl Gustav Jung e Cesare Musatti. Di quest’ultimo, in particolare ...
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sintesi
In generale, ogni forma conoscitiva che, partendo da elementi singoli, giunga a una conclusione unitaria, in contrapposizione all’analisi, la quale studia un complesso unico di realtà scindendolo [...] ideale e storico. Va infine ricordata la rielaborazione in chiave fenomenologica del concetto di s. che fu operata da Husserl, il quale se ne serve per spiegare la «costituzione» delle oggettività coscienziali, e da Merleau-Ponty, che, in aperta ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] , la stessa indipendenza dagli aspetti soggettivi dell’esperienza caratterizzano anche le posizioni husserliane. Per E. Husserl l’o. è semplicemente il correlato intenzionale di qualsiasi attività teoretica o pratica (in questo seguendo ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] della c. come identificazione, sulla base di un’impostazione realistica tradizionale di tipo aristotelico. Radicalmente diversa la posizione di E. Husserl, per il quale la c. è un rapportarsi all’oggetto, in cui questo si «presenta» nella sua datità ...
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POSITIVISMO
Guido Calogero
. Termine filosofico, usato per la prima volta nella scuola del Saint-Simon, ma messo in circolazione soprattutto da Augusto Comte (v.), che col Cours de philosophie positive [...] : così, per es., tanto il pragmatismo del James e dello Schiller quanto l'intuizionismo del Bergson e la fenomenologia del Husserl si sono talora definiti come migliore o assoluto positivismo, e lo stesso termine è stato qualche volta usato anche a ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] rapporto con il tempo e con lo spazio, con la natura e con la società. Questo metodo è suggerito dalla fenomenologia di Husserl e dalle bizzarre analisi del fuoco, dell'acqua, della terra e dell'aria compiute da G. Bachelard. Il suo esponente più in ...
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husserliano
〈hu-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Edmund Husserl 〈hùsërl〉 (1859-1938), iniziatore di un indirizzo di pensiero da lui stesso definito fenomenologia trascendentale (v. fenomenologia, n. 2): l’interpretazione h. del cartesianismo;...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...