PSICODIAGNOSTICA
Luigi Meschieri
. Il bisogno di conoscenze dei caratteri personali, propri o altrui, per eventualmente parteciparle ad altri, costituisce, dalla preistoria, una condizione rilevante [...] di "psicologia della comprensione" (Verstehende Psychologie) che, dopo il pioniere W. Dilthey (1883-1911), ha influenzato filosofi come E. Husserl (1859-1938), sociologi come M. Weber (1864-1920) e M. Scheler (1874-1928), pedagogisti come E. Spranger ...
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Nuovi paradigmi dell’immaginario
Marina D’Amato
Come si costituiscono e come si organizzano nel loro funzionamento le immagini sociali? Perché la civiltà occidentale, iconoclasta, ha moltiplicato le [...] junghiana di psicologia o nel pensiero neokantiano di Ernst Cassirer o Martin Heidegger o nella fenomenologia di Edmund Husserl o ancora nell’ermeneutica o nelle scienze cognitive che tengono in gran conto le rappresentazioni visive, i processi ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Eugenio Garin
Michele Ciliberto
Nella sua lunga attività Eugenio Garin si concentrò anzitutto su due campi di ricerca: l’Umanesimo e il Rinascimento, di cui offrì una nuova interpretazione che ebbe [...] fin dagli anni dell’università dal suo maestro De Sarlo, che gli aveva fatto leggere anche importanti testi di Edmund Husserl; e, per parte sua, Garin lesse allora i testi principali di Martin Heidegger, come appare dalle pagine finali della Storia ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] ), appassionata difesa del "macchinismo", in anni in cui si andava profilando quella critica alla società tecnologica che, da E. Husserl a M. Heidegger fino a T.W. Adorno e M. Horkheimer, avrebbe caratterizzato la storia del pensiero europeo.
Nella ...
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GENTILE, Marino
Enrico Berti
Nacque a Trieste il 9 maggio 1906, da Attilio, insegnante di lettere e preside, storico della città di Trieste ed esponente del gruppo nazional-liberale Società di Minerva, [...] della filosofia moderna (ibid. 1950), dove il G. pervenne a risultati convergenti con quelli, allora sconosciuti, di E. Husserl e dell'ultimo M. Heidegger, nonché di M. Horkheimer e di altri critici della filosofia moderna, che avevano individuato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Durante gli anni Venti, la Russia vive un autentico rinascimento culturale, qualcosa [...] inanimato con l’io lirico puro. A partire da quell’anno, dopo un importante semestre di studi filosofici, fra Husserl e i neokantiani, all’università di Marburgo, Pasternak comincia a scrivere poesie regolarmente. Si avvicina ai futuristi del gruppo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
William James è stato definito “il primo pensatore americano con una reputazione europea”. [...] introspettiva del “flusso di pensiero” che presenta se mai affinità con il successivo approccio fenomenologico di Husserl.
L’impianto concettuale dell’opera si inscrive nell’orizzonte della ricezione americana della teoria evoluzionistica di Darwin ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] cui si sviluppò in Germania nel primo dopoguerra con la rinascita kierkegaardiana, così come verso il metodo fenomenologico di E. Husserl e di M. Scheler. In queste correnti il G. trovò lo stimolo per tentare di superare l'unilateralità del pensiero ...
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VIANI, Alberto Gaspare
Roberta Serpolli
Nacque a Quistello (Mantova) il 26 marzo 1906 da Oreste e da Itala Costanza Bettini, ultimo di cinque figli.
Dopo il trasferimento della famiglia a Mestre nel [...] vasti interessi in ambito filosofico, che inclusero il pensiero di Pierre Teilhard de Chardin, Martin Heidegger, Edmund Husserl e Maurice Merleau-Ponty, e nell’ermetismo poetico di Stéphane Mallarmé, Paul Valery ed Eugenio Montale.
Interessato ...
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Coppia di termini, dei quali il primo indica, in senso estremamente generico, ciò che è stato isolato da altre cose con cui si trova in un rapporto qualsiasi, allo scopo di farne uno specifico oggetto [...] consiste specificamente il flusso della coscienza. L’esigenza del ritorno al c., ossia «alla cosa stessa», è fatta valere da Husserl contro la perdita di senso e l’astrazione delle scienze europee, effetto della rivoluzione scientifica del sec. 17°. ...
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husserliano
〈hu-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Edmund Husserl 〈hùsërl〉 (1859-1938), iniziatore di un indirizzo di pensiero da lui stesso definito fenomenologia trascendentale (v. fenomenologia, n. 2): l’interpretazione h. del cartesianismo;...
fenomenologico
fenomenològico agg. [der. di fenomenologia] (pl. m. -ci). – Della fenomenologia, relativo alla fenomenologia: processo f.; descrizione f.; metodo f.; ricerca f.; ecc. In fisica, teoria f., ogni teoria che, senza indagare previamente...