BERARDI, Giovanni
Ingeborg Walter
Discendente da una famiglia comitale, infeudata di Tagliacozzo fino al sec. XIII, che derivava le sue origini da un certo Berardo, conte dei Marsi nel sec. X, il B., [...] a decidere il trasferimento del concilio - lo scarso numero dei prelati presenti a Basilea, la pericolosa vicinanza degli hussiti, le cattive condizioni di salute che impedivano a Eugenio di fare un viaggio così lungo, finalmente la troppo grande ...
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ESTAING (Etain, de Stagno), Guillaume (Guillaume Hugues, Huin, Huyn, Guillelmus Hugonis) d'
Wolfgang Decker
Non si conosce con esattezza l'anno della sua nascita, che può comunque essere fissato al [...] e diocesani (fine di novembre); sempre nello stesso mese fu presente anche all'inizio della discussione con gli hussiti. Nel 1433 egli ottenne inoltre la carica di iudex concilii.
Il concilio istituì un'organizzazione di uffici sul modello ...
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LOREDAN, Pietro
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1372, nella parrocchia di S. Canciano, dal futuro procuratore Alvise e da una Giovanna che dal testamento del 1404 appare assai ricca. Il L. si [...] della conquista del Friuli e di tutta la Dalmazia, troppo debolmente difese da Sigismondo, occupato nella repressione degli hussiti. Decisa a impadronirsi di tutta la sponda orientale dell'Adriatico, Venezia procedette con pugno di ferro, affidando ...
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FIANDINO, Ambrogio (Ambrosius Neapolitanus, Parthenopeus, de Flandinis)
Franco Bacchelli
Nacque probabilmente in Napoli verso il 1467 da famiglia francese. Presto entrò nell'Ordine agostiniano, dove [...] polemiche del tardo Cinquecento e del Seicento. Presente ovunque nell'Apologia è, poi, da un lato, l'equazione PomponazziLutero e hussiti - che è segno, anche, di come in questa prima fase il F. leggesse le tematiche luterane solo come una variazione ...
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CONFORTI, Gian Francesco
Pasquale Villani
Nacque a Calvanico, un piccolo paese a pochi chilometri da Salerno, il 7 genn. 1743. Era il secondogenito di una modesta famiglia della piccola borghesia. Dimostrando [...] primato della Chiesa romana. Nell'opera In Theologiam il primato di Pietro è ammesso ed anche difeso contro luterani, calvinisti, hussiti (pp. 544 s.), ma è già mantenuto in limiti, che non potevano essere pienamente graditi alla curia. Promettendo a ...
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GIACOMO della Marca, santo (Iacobus de Marchia)
Carla Casagrande
Nacque a Monteprandone, nel Piceno, nel 1393 e fu battezzato con il nome di Domenico; il padre si chiamava Antonio "Roscio" (Rossi) detto [...] tra i delegati del concilio di Basilea e i rappresentanti del Regno di Boemia, nel quale era ancora viva l'eresia hussita. Da quel momento l'azione antiereticale di G. si estese dalla Bosnia in Ungheria, dove ritornò più volte, invitato da vescovi ...
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boemo
boèmo agg. e s. m. (f. -a). – Della Boemia, regione storica e geografica dell’Europa centrale, che forma oggi la parte centro-occidentale della Repubblica Ceca: il territorio b.; storia, letteratura b.; come sost., abitante, nativo,...
ussita
(o hussita) agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo a J. Hus e alle sue dottrine; proprio dell’ussitismo: movimento u., Chiesa u.; guerre ussite. 2. s. m. e f. Seguace di J. Hus, aderente all’ussitismo.