tentare v. tr. [lat. temptare e tentare (prob. due verbi di diversa origine, confusisi già in latino)] (io tènto, ecc.). - 1. (lett.) [toccare leggermente: il mio duca mi tentò di costa, Dicendo: "Parla [...] , stasera; fai in modo di liberarti per le cinque; il duca, per evitare altre domande di sussidii, fece in modo da ottenergli alla libertà sarà poderoso ed efficace ammaestramento di virtù (I. Nievo). Di sign. leggermente diverso è esperimento, che ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] primo per lo più all’onestà, il secondo alla gentilezza dei modi: io sono un galantuomo: ho fatto i denari con il mio sudore (F. Tozzi); il duca era un gentiluomo molto distinto, che sapeva dirigere un ballo, come guidare un tiro a quattro (A. Oriani ...
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Fabio Rossi
tentare. Finestra di approfondimento
Piccoli sforzi - Il concetto di «fare un tentativo, mettersi nelle condizioni di fare qualcosa, di ottenere un risultato» è espresso principalmente dai [...] , stasera; fai in modo di liberarti per le cinque; il duca, per evitare altre domande di sussidii, fece in modo da ottenergli alla libertà sarà poderoso ed efficace ammaestramento di virtù (I. Nievo). Di sign. leggermente diverso è esperimento, che ...
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barone /ba'rone/ s. m. [forse dal germ. ✻baro "uomo libero"]. - 1. (stor.) [titolo nobiliare medievale, proprio di coloro che avevano ricevuto il feudo direttamente dal re] ≈ ⇑ feudatario, nobile, patrizio, [...] signore. > b., visconte, conte, marchese, duca, principe. 2. (spreg.) [chi, per la sua posizione economica, politica, ecc., si ritiene disponga di potere eccessivo: i b. dell'università] ≈ (spreg.) boss, (lett.) maggiorente, magnate, notabile, ...
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Fabio Rossi
Nobiltà d’animo o buona educazione - Una persona che mostri affabilità e buona educazione può essere detta, genericam., g., agg. che, secondo i contesti, è ora più spostato verso il polo della [...] primo per lo più all’onestà, il secondo alla gentilezza dei modi: io sono un galantuomo: ho fatto i denari con il mio sudore (F. Tozzi); il duca era un gentiluomo molto distinto, che sapeva dirigere un ballo, come guidare un tiro a quattro (A. Oriani ...
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inganno /in'gan:o/ s. m. [der. di ingannare]. - [espediente illegale per ostacolare o agevolare la riuscita di un'impresa: carpire con l'i. la buona fede di qualcuno; un pietoso i.] ≈ frode, imbroglio, [...] nel suo discorso c’erano tre bugie e due verità. Un altro sinon. di i. o bugia può essere invenzione: le tue sono pure invenzioni: non hai alcuna era diventato settario, l’esecutore delle partigianerie, delle ingiustizie del duca (F. De Roberto). ...
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Fabio Rossi
inganno. Finestra di approfondimento
Tipi di inganno - I. è il termine più generico per indicare l’azione del raggirare qualcuno (o il suo esito): senza dubbio, c’è un i. sotto (L. Pirandello). [...] nel suo discorso c’erano tre bugie e due verità. Un altro sinon. di i. o bugia può essere invenzione: le tue sono pure invenzioni: non hai alcuna era diventato settario, l’esecutore delle partigianerie, delle ingiustizie del duca (F. De Roberto). ...
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Figlio cadetto (Chambéry 1465 - Lione 1482) di Amedeo IX. Successe nel 1472 al padre, sotto la reggenza della madre Iolanda di Francia. Caduta questa nelle mani di Carlo il Temerario, F., dopo fortunose vicende, ottenne la protezione di Luigi...
Figlio (Carignano 1468 - Pinerolo 1490) di Amedeo IX e di Iolanda di Francia, successe al fratello Filiberto I nel 1482 sotto la tutela dello zio materno Luigi XI re di Francia. Avuto il potere nelle mani, allontanò lo zio Filippo di Bresse,...