Scrittore israeliano (n. Gerusalemme 1954). Rappresentante tra i più significativi della letteratura israeliana e noto per l'apertura delle sue posizioni liberali, la sua produzione è segnata in modo significativo [...] , ucciso da un missile anticarro durante un'operazione delle Forze di difesa israeliane nel sud del Libano. I temi della morte e della perdita echeggiano anche in Nofel mihutz lazman ("Caduto fuori dal tempo", 2011), racconto a più voci che è anche l ...
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Scrittore israeliano (Gerusalemme 1939 - Tel Aviv 2018). La minuta attenzione agli aspetti della vita quotidiana, l'esuberanza della scrittura e la volontà di indagare nei malesseri individuali e della [...] , trascorsa prima a Gerusalemme e poi nel kibbutz di Ḥulda, indugiando sulla tragica vicenda che ha coinvolto i suoi genitori. Da ricordare, inoltre, il romanzo in versi Oto ha-yam (1999; trad. it. Lo stesso mare, 2000); Pantēr ha-martēf (1995; trad ...
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Scrittore marocchino di lingua francese (n. Fès 1944). Nei suoi romanzi contamina, attraverso una scrittura polifonica e raffinata, la tradizione araba scritta e orale con i moduli della narrativa moderna [...] 'errare di due vagabondi. Temi privilegiati di B.J. sono l'allontanamento dalle origini e la frattura che ne deriva. Esemplari in tal senso i già citati romanzi L'enfant de sable (1985; trad. it. 1987) e La nuit sacrée, che raccontano la storia della ...
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Scrittore italiano (Perugia 1882 - Lugano 1982). Partecipe del dibattito culturale del primo Novecento, P. si accostò al pragmatismo, al modernismo cattolico e soprattutto all'idealismo crociano, approdando [...] di L. Longanesi). Anche gli ultimi anni, dopo il rientro in Italia (1961) e il trasferimento a Lugano (1968), furono occupati fiorentino (1927); di notevole interesse i diari (Diario 1900-1941, 1979, e 1942-1968, 1980) e i numerosi carteggi (tra cui: ...
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Scrittrice statunitense (n. Lockport 1938). Nei numerosi interventi critici e nei saggi, O. sviluppa, sperimentandola peraltro nelle opere creative, una sua concezione complessa dell'arte che, partendo [...] ottenuto il National Book Award for Fiction nel 1970, e altri riconoscimenti ha ricevuto per i suoi racconti e i suoi atti unici. Le sue opere sono tradotte in 20 lingue.
O. proviene da una famiglia operaia di origine inglese di tradizione cattolica ...
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Scrittore indiano di lingua inglese (n. Calcutta 1956). Ritenuto uno tra i maggiori protagonisti della letteratura indiana contemporanea, il suo universo romanzesco è un universo inquieto i cui personaggi [...] della relazione tra la sua famiglia d'origine e una famiglia inglese - riesce a sondare i radicati e complessi rapporti tra India e Gran Bretagna, e il già citato In an antique land, forse l'esito più alto raggiunto da G., che sulle tracce di ...
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Scrittore cinese (n. Ganzhou, Jiangxi, 1940), naturalizzato francese nel 1998. Narratore e drammaturgo, autore di Lingshan (1990) e dell'autobiografico Yigeren de Shengjing (1999). Nel 2000 ha ricevuto [...] cui fu impedita la rappresentazione. Pubblicati su importanti riviste come Shiyue ("Ottobre") e Zhongshan ("La campana"), i suoi lavori drammatici sono in gran parte raccolti nel volume Gao Xingjian xiju ji ("Testi teatrali di G. X.", 1985). Qualche ...
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Scienziato e scrittore (Arezzo 1626 - Pisa 1698). Fu tra i primi ad applicare il metodo sperimentale alle scienze naturali; dimostrò la falsità della generazione spontanea negli Insetti (1668) e fu inoltre [...] volgare trecentesca e l'autografo dell'autobiografia di B. Cellini. In età giovanile R. visitò Roma, Napoli (1650), Bologna, spenderecci. A capo di un cenacolo letterario, aiutò i discepoli Lorenzo Bellini anatomico e Alessandro Marchetti, traduttore ...
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Statista e scrittore britannico (Londra 1804 - ivi 1881). Come deputato sostenne il programma del cd. conservatorismo rinnovato, antiliberista e aperto a moderate riforme sociali, che espose anche nella [...] costumi nel romanzo Vivian Grey (1826). Dopo una serie di viaggi e una breve esperienza politica in campo radicale, militò fra i conservatori e venne eletto deputato (1837) ma, deluso per non essere stato incluso nel gabinetto Peel (1841), divenne l ...
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Letterato (Arezzo 1492 - Venezia 1556). Commentatore mordace di uomini ed eventi, nonostante i nemici che inevitabilmente si fece riuscì a mantenere salda la sua posizione. Fu autore di rime, di commedie [...] più ambizioso dell'A., sostanzialmente non riuscito, è la tragedia Orazia (1546), in versi sciolti. Sono appena da ricordare le sue sparse Rime amorose ed encomiastiche, e i suoi poemetti cavallereschi (La Marfisa, 1535; Le lagrime di Angelica, 1538 ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...