Critico e scrittore italiano (Casalincontrada 1863 - ivi 1928); prof. di lingue e letterature neolatine all'univ. di Genova (1891), passò all'univ. di Roma per insegnarvi dapprima (1905) la letteratura [...] e quindi ancora (dal 1918) lingue e letterature neolatine. Dopo i primi lavori filologici (su Sordello; edizione degli Scritti di C. farraginoso, il tecnicismo e l'angusta specializzazione, in nome di un ideale umanistico della cultura sempre ...
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Scrittore francese (Antibes 1899 - Parigi 1965). Nella sua produzione letteraria è reperibile, soprattutto in un primo tempo, il segno dell'educazione surrealista che ebbe inizio intorno al 1925, in seguito [...] (1941); Toujours (1944); Ange aux entrailles (1964); tra i romanzi: Abraxas (1938); Septième (1939); Urujac (1941); Cent Les tombeaux ferment mal (1964); tra le opere teatrali (raccolte in Théâtre, 5 voll., 1948-1962): L'Ampélour (1937); Quoat-Quoat ...
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Poeta statunitense (New York 1930 - Robbinsdale, Minnesota, 2001), di origine italiana. Dopo una prima giovinezza trascorsa in povertà, e anche in prigione, viaggiò in Messico, in America Meridionale e [...] espresso con tanta immediatezza e violenza. I suoi viaggi in Francia e in Italia gli ispirarono invece poesie colte, Live Man, 1962). Altre opere: Early poems (1960), Elegiac Feelings in America (1970), Dove mai casa (1987), Mindfield (1989), nonché ...
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Umanista (Barga 1517 - Pisa 1596). Ebbe giovinezza avventurosa; dal 1546 al 1548 insegnò latino e greco a Reggio Emilia; chiamato nel 1549 all'univ. di Pisa, v'insegnò fino al 1586 e poi di nuovo dal 1592. [...] Gerusalemme liberata, si rivolse (1575) anche a lui, che si era accinto a un poema latino sul medesimo argomento (Syrias, in 11 libri, 1591; ma i primi due erano già stati pubblicati nel 1582 e il terzo e il quarto nel 1584). Sono da ricordare di lui ...
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Critico letterario (Lione 1887 - Parigi 1957) e italianista fra i più noti, fu a lungo in Italia, lettore a Bologna, ufficiale del Corpo di spedizione francese sul fronte italiano nel 1915-18, professore [...] dedicati ai rapporti culturali tra Francia e Italia: da ricordare soprattutto L'influence française en Italie au XVIIIe siècle (1933, in collaborazione con P. Hazard), Th. Gauthier et l'Italie (1934), Le roman italien témoin de l'histoire de l'Italie ...
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Scrittore russo (Voronež 1887 - Mosca 1964); ammiratore e seguace di M. Gor´kij, si può considerare uno dei principali creatori della letteratura sovietica per bambini. I suoi brevi racconti in versi (Požar [...] (Satiričeskie stichi "Versi satirici", 1964) e ha tradotto in versi molti classici di tutte le letterature (da Shakespeare a a Petőfi, ecc.). Importanti, nella sua ultima produzione, i volumi: V načale žizni. Stranicy vospominanij ("All'inizio della ...
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Poeta lettone (Laudona, Riga, 1912 - Riga 2006), esule in Svezia (dal 1945), dove diresse il Fondo nazionale lettone. Dall'iniziale ispirazione mistica di Kristus un mīla ("Cristo e l'amore", 1934), passò, [...] ", 1961); Kad tu acis izlaucisi tēvu zeme? ("Quando asciugherai i tuoi occhi, o patria?", 1964); Caur daudzām zemju zemēm, un cērt ("Straniera una scure recide e taglia", 1986). Tra i suoi scritti più recenti: Tauta manas mājas (1993) e Sila priede ...
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Poeta e uomo politico romeno (Răşinari, Transilvania, 1881 - Ciucea 1938); esponente del movimento irredentistico transilvano, membro del governo provvisorio della Transilvania nel 1918, dopo l'unione [...] il 28 dic. 1937, si dimise poco dopo (febbr. 1938). I suoi quattro principali volumi di versi, Poezii (1905), Ne chiamă pământul 1916), contengono una lirica messianica, profondamente impegnata in senso nazionale e sociale, oppure nostalgica ed ...
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Scrittore italiano (Catania 1899 - Roma 1981); professore universitario dal 1934, ha insegnato storia delle dottrine politiche nelle università di Firenze e di Roma. Socio corrispondente dei Lincei (1966). [...] libreria, 1941; Ritratti di antenati, 1944), in cui al gusto dell'evocazione, che risente insieme della Ronda e del saggismo post-rondesco, si accompagna una sottile arguzia. Notevoli anche i suoi studî storico-critici nel campo del pensiero politico ...
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Letterato (Candia 1552 circa - Padova 1625). Fu lettore di filosofia a Perugia (1590-93), a Roma (1594-99) e infine (1600-23) di lettere classiche a Padova. Gesuita, uscì dalla Compagnia nel 1596, quasi [...] nel 1604). Fu impegnato a fondo nelle polemiche letterarie a lui contemporanee: la sua posizione in favore del Tasso e contro la Crusca e i trecentisti (Comparatione di Homero, Virgilio e Torquato Tasso, 1607; L'Anticrusca, 1612; Il Cavalcanti, 1614 ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...