Pseudonimo della scrittrice belga di lingua francese Françoise Lilar (Anversa 1930 - Bry-sur-Marne 2016), figlia di S. Lilar. Stabilitasi a Parigi nel 1949, si rivelò con il romanzo Le rempart des béguines [...] , Tolstoj, Proust) ha tratto alimento per una scrittura in cui alla sottigliezza dell'analisi psicologica si unisce il gusto della satira. Tra i suoi romanzi successivi, tradotti in più lingue: Les mensonges (1956), che anticipa i modi del Nouveau ...
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Poeta (Toledo 1501 circa - Nizza 1536); al seguito di Carlo V, combatté a Olías (1521), partecipò alla spedizione in soccorso dell'isola di Rodi (1522) e alla campagna di Navarra (1523) contro i Francesi; [...] egloghe), dama dell'imperatrice, una gentildonna napoletana che gli ispirò i sonetti più belli. Amato e ammirato per le sue qualità di di una grazia delicata che trasfigura il loro fondo erudito e letterario in immagini e motivi armoniosi e raffinati. ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1878 - New York 1952). Studiò a Ginevra, fu giornalista a Budapest e corrispondente di guerra durante la prima guerra mondiale. Esordì come scrittore di racconti nel 1900, [...] ma si conquistò una vera popolarità in patria solo con la commedia Ördög ("Diavolo", 1907). Nel romanzo A Pál-utcai fiùk ("I ragazzi della via Pál", 1907), una delle sue migliori opere, raffigura con acutezza e poetica semplicità il romanticismo ...
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Scrittore statunitense (New York 1913 - Davos 1984). Pervenuto giovanissimo al successo con l'atto unico Bury the dead, d'ispirazione pacifista, in cartellone a Broadway nel 1936, iniziò una rapida carriera [...] day (1965; trad. it. 1966), Rich man, poor man (1969; trad. it. 1971), Evening in Byzantium (1973; trad. it. 1973), Nightwork (1975; trad. it. 1975), e i più recenti Bread upon the waters (1981) e Acceptable losses (1982). Da ricordare anche, tra le ...
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Romanziere naturalizzato statunitense (Lachine, Quebec, 1915 - Brookline, Massachusetts 2005). Figlio di ebrei russi emigrati in Canada, si trasferì nel 1924 a Chicago dove frequentò l'università; ha insegnato [...] . Impostosi all'attenzione della critica e del pubblico già con i suoi primi romanzi (Dangling man, 1944; The victim, 1947 s gift (1975), The dean's december (1982), Him with his foot in his mouth (1982), More die of heartbreak (1987), A theft (1989 ...
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Scrittore italiano (Navacchio, Pisa, 1914 - Firenze 1997). La sua poesia (La figlia di Babilonia, 1942; Rogo, 1952; Il corvo bianco, 1955; Le mura di Pistoia, 1958; Torre di Arnolfo, 1964; Stato di cose, [...] sue ultime opere: il volume antologico Autoritratto poetico (1985); le raccolte di versi Col dito in terra (1986) e Nel delta del poema (1989); i saggi riuniti in Dal Barocco all'Informale (1980), che testimoniano il costante interesse di B. per la ...
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Scrittore tedesco (Amburgo 1916 - Poschiavo 1991). Dopo aver studiato in patria e in Inghilterra, emigrò nel 1933 in Palestina ove rimase fino al 1936. Diplomatosi sceneggiatore a Salisburgo nel 1937, [...] 1950 diede inizio alla sua attività di scrittore, e già i suoi primi racconti, Lieblose Legenden (1952), ne denunciano la ), Der Drachenthron (1955), Begegnung im Balkanexpress (1956), Spiele, in denen es dunkel wird (1958), Das Opfer Helena (1960), ...
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Scrittore francese (Parigi 1936 - ivi 1982). Impostosi col primo romanzo Les choses (1965; trad. it. 1986), che rivela l'influsso del nouveau roman, affinò le sue qualità di arguto stilista nei romanzi [...] successivi (Un homme qui dort, 1967, trad. it. 1980; i lipogrammi La disparition, 1969, trad. it. 1995, e Les revenentes, 1972; W ou le souvenir d'enfance, 1975, trad. it. 1991) e in testi estranei ai generi tradizionali (La boutique obscure, 1973; ...
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Scrittore sudafricano di origine boera (Bonnievale, Prov. del Capo, 1939 - Parigi 2024). Ha scontato con sette anni di carcere e l'esilio l'impegno contro l'apartheid. Passione civile, invenzione linguistica, [...] tradotta dall'autore stesso in inglese (A season of Paradise, 1980), come gran parte delle altre opere. Tra la produzione narrativa di B.: Katastrofes ("Catastrofi", 1964); Om te vlieg ("Per volare", 1971); i racconti dal titolo Mouroir: bespieëlde ...
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Scrittore, regista e attore francese (Marsiglia 1896 - Ivry-sur-Seine 1948); aderente al surrealismo, se ne allontanò per frequentare la scuola di Ch. Dullin, esordendo come attore all'Atelier. Nel 1926 [...] fondazione del teatro Alfred Jarry (dove esordì come regista mettendo in scena una sua pochade) e con la elaborazione di crudeltà intendeva appunto proporre uno spettacolo totale in cui fossero impiegati tutti i mezzi d'azione (luci, suoni, gesti ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...