Scrittore e giornalista italiano (Novara 1901 - Torino 1960); collaboratore di Il Baretti di Piero Gobetti, ne curò le edizioni quando questi esulò in Francia; fu critico cinematografico (dal 1929) del [...] dal 1946, divenne direttore amministrativo. Fu autore, acuto e sensibile, di una Guida sentimentale di Torino (1928), di un romanzo, I bugiardi (1931), di varî racconti, Quattro stagioni (1953), di un Taccuino giapponese (1959), e di altri volumi di ...
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Umanista (Firenze 1408 - Roma 1472). Segretario di Callisto III, Pio II, Paolo II e Sisto IV, vescovo di Massa (1467). Lasciò in latino epistole (pubbl. 1743), poemetti, egloghe, una tragedia, Hiensal; [...] una scena in volgare, De amicitia, presentata al certame coronario del 1441, in tre parti, le due prime in versi foggiati sugli esametri latini, e la terza in strofe saffiche: primo tentativo, in gara con l'Alberti, di rendere in italiano i metri ...
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Giurista e letterato (Firenze 1651 - Roma 1719). Avvocato, ricoprì alte cariche alla corte pontificia e fu (dal 1696) uditore alla Sacra Rota. Particolarmente versato in materia commerciale, pubblicò i [...] Discursus legales de commercio et mercatura (1689), che gli acquistarono grande fama. Membro dell'Accademia degli Apatisti, dell'Accademia fiorentina e (1704) dell'Arcadia, dette alla stampa sette canzoni ...
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Bizantinista (Piacenza 1918 - Milano 1979); prof. di filologia bizantina (1955), poi di letteratura greca (1973) nell'università Cattolica di Milano. Ha pubblicato testi (De Thematibus di Costantino Porfirogenito, [...] 1952; Scholia vetera in Hesiodi carmina, 1955; i Panegirici epici di Giorgio di Pisidia, 1959), ricerche su umanisti (Leonzio Pilato tra Petrarca e Boccaccio, 1964; Martino Segono di Novi Brdo, vescovo di Dulcigno, post., 1981) e le testimonianze di ...
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Scrittore (Varese 1801 - Urbino 1870), figlio di Vincenzo e padre di Enrico e di Emilio. Viaggiò in Francia, Inghilterra e Svizzera, fino a che il governo austriaco gli impose (1823) di tornare in patria. [...] Scrisse molto di storia, sui più varî argomenti (notevole La signora di Monza. Le streghe del Tirolo. Processi famosi del secolo decimosettimo, 1855); interessanti i Ricordi, primo e secondo periodo, 1801-1823 (2 voll., 1868). ...
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Umanista, diplomatico e storico dalmata (Sebenico 1504 - Esztergom 1573). Educato in Transilvania presso lo zio, il vescovo Giovanni Statileo, studiò a Padova e divenne segretario del re d'Ungheria Giovanni [...] Szapolyai, poi (dal 1549) di Ferdinando d'Asburgo: compì missioni diplomatiche fra le quali quella per la pace di Adrianopoli con i Turchi (1568). Vescovo di Esztergom, fu autore di saggi storici, resoconti di proprie missioni, poesie latine. ...
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Poeta polacco (n. Varsavia 1921 - m. ivi nel 1944 combattendo contro i tedeschi). Pubblicò due volumetti di versi con lo pseudonimo di Jan Bugaj; nel 1961 sono apparse le sue "Opere complete" (Utwory zebrane). [...] Nonostante una sostanziale fedeltà a modi e pensieri della tradizione romantica di Słovacki e Norwid, si accostò alla poetica dell'avanguardia catastrofista (C. Miłosz), in una veemente protesta contro le atrocità della guerra. ...
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Uomo politico e letterato italiano (Roma 1804 - ivi 1882). Nel 1848 fu ministro di Polizia; nel 1870 presentò al re i risultati del plebiscito romano ed ebbe il collare dell'Annunziata; deputato di Roma [...] nell'11a legislatura. Coltissimo, attese alla scultura, all'oreficeria, alla letteratura, in particolare agli studî danteschi (La materia della Divina Commedia dichiarata in sei tavole, 1865; Carteggio dantesco, postumo, 1883). ...
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Cardinale (Ferrara 1668 - Roma 1732). Nunzio in Francia nel 1711, vi dovette pubblicare la bolla Unigenitus; creato cardinale nel 1719, fu dal 1726 ambasciatore di Spagna presso la S. Sede. Fu anche letterato; [...] è opera sua (e non di C.I. Frugoni, come pur si disse) la traduzione (1729), o piuttosto rifacimento, della Tebaide di Stazio (sotto lo pseudonimo di "Selvaggio Porpora"). ...
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Letterato (Ferrara 1555 - ivi 1593), pronipote di Ludovico, amico del Tasso, prese parte alla polemica sul Furioso e sulla Gerusalemme, suscitata da Camillo Pellegrino, sostenendo in varî scritti che i [...] due poemi non possono essere confrontati per la diversità degli argomenti e degli stili. Restano di lui, tra l'altro, anche alcune rime e un frammento di poema (Alfeo) ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...