Risale al 1928-1929 il quadro del surrealista belga René Magritte L’uso della parola I, prima di una lunga serie di opere dedicate al soggetto della pipa. In questa tela troviamo, raffigurata al modo di [...] sul linguaggio, sul suo ruolo e sulla sua relazione con la realtà che nomina, le quali mettono in crisi i principali fondamenti delle scienze sociali e delle scienze umane, attraversate a partire dagli anni Settanta da importanti riflessioni ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] così perduto dai primi costituisce una delle ragioni del vantaggio che hanno i secondi, in un’epoca in cui la ricerca deve avanzare rapidamente se vuol restare competitiva e indipendente».
In secondo luogo, vi è il processo etnolitico. Etnolisi è un ...
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La medicina si fa sempre più “rosa”. Ma di un rosa (purtroppo) spento, molto attenuato. Infatti, nonostante la percentuale di donne medico sia cresciuta negli anni, continua ad esserci una disparità di [...] e con ottimi risultati negli studi, ma pagano un alto prezzo per la loro dedizione al lavoro”. Secondo i dati, infatti, le donne in Italia costituiscono il 56% delle iscrizioni alla Facoltà di Medicina, si laureano con ottimi voti (punteggio medio ...
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La Bibbia si pone al centro della tradizione ebraica in quanto testo sacro latore della legge perfetta e divina in forma scritta. Prende il nome ebraico di Tanàkh, acronimo che lega in sé inscindibilmente [...] punto della riflessione, è doveroso interrogarsi se il Tanàkh sia un classico e se rispecchi i criteri che da sempre consacrano un’opera alla classicità. In primo luogo, è necessario riconoscere che la nozione di «classico» è una categoria puramente ...
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Le parole spesso prendono vita e percorrono strade che le portano ad assumere significati assai diversi da quelli di partenza. Così accade anche per il termine utilizzato per indicare il racconto della [...] muore per una malattia, attraversando una lenta agonia, una morte meno eroica di una per la difesa dei propri ideali. In entrambi i cicli, sia quello canonico sia quello apocrifo, egli è un uomo giusto: osserva la Legge senza però essere troppo ...
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Per quel che concerne l’apprendimento delle lingue straniere, molti sono stati gli studi, nel secolo scorso e negli ultimi anni, in seno a quella che, parafrasando Umberto Eco, voleva essere la ricerca [...] Esperanto from 1948 to 1964, Manchester.
- Risultati: «Un bambino può imparare tanto esperanto in circa 6 mesi quanto francese in 3-4 anni. Se tutti i bambini studiassero l’esperanto durante i primi 6-12 mesi di un corso di francese di 4-5 anni, essi ...
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Su una «diffusa rivista» appare scritto che presso un istituto specializzato si organizzano «corsi introduttivi e avanzati nella maggior parte delle lingue del mondo. Per la precisione […], fino a 215 [...] e ad osservare il fenomeno della “morte delle lingue” con il distacco tipico del ricercatore:
I davvero numerosi casi […] di lingue in via di estinzione, grazie alle quali soltanto si conserverebbe la conoscenza di dati culturali e antropologici ...
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[leggi la prima parte]
Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] , quale essa sia. Questo implica la difesa e la promozione delle lingue minori.
Equità nella comunicazione: in contesti comunicativi in cui i parlanti hanno L1 diverse, entrambi usino una L2 comune di cui si abbia piena padronanza.
L’UNESCO ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] fra le persone all’interno del teatro meno interessate alla rappresentazione e impegnate, piuttosto, ad intrattenersi in conversazioni mondane; eppure, come tutti i nobili dell’epoca, si mostravano irremovibili e gelose del proprio palco nel momento ...
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Siamo soliti pensare all’italiano, e alle lingue in generale, come a blocchi compatti le cui regole sono rigidamente stabilite dalla grammatica. Da questa prospettiva, la frase che funge da titolo di questo [...] , ad esempio, sono caratteristici dell’italiano colloquiale di tutte le regioni. È interessante, però, notare che in alcuni casi i tratti dell’italiano colloquiale sono innovazioni accolte da alcune lingue minoritarie, ovvero dai dialetti. Per quanto ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).
In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...