Nome con il quale si designano le specie appartenenti al genere Gossypium (famiglia Malvacee) e i peli che rivestono i semi e che sono utilizzati come materia tessile.
Caratteri botanici
Le specie spontanee [...] extranuziali si hanno alla pagina inferiore della foglia, all’apice del peduncolo fiorale e alla base del calice.
In rapporto ai peli dei semi i c. si dividono in 3 gruppi. Il primo ha solo peli lunghi che si utilizzano per la filatura (flint) e si ...
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Nome comune delle piante del genere Olea della famiglia Oleacee, ordine Lamiali, e in particolare di Olea europaea, nella sottospecie domestica, albero comunissimo nelle nostre regioni, di grande importanza [...] generale, ma anche dall’importanza alimentare della pianta. Gli esempi più noti provengono dall’ebraismo antico (l’o. rappresenta i giusti in Salmi 52, 10, Osea 14, 7), dall’antica Grecia (gli o. sacri di Atena; la corona di rami d’o. come premio ai ...
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Il frutto della vite, costituito da un’infruttescenza (grappolo composto di cime), comprendente un certo numero di bacche (acini o chicchi) di vario colore, dal verde al giallo-dorato, al rosso, al bluastro, [...] massa dei grappoli può variare da 50 g fino a 1 kg e più (per lo più fra 150 e 300 g). I raspi, usati per la preparazione della grappa, rappresentano in massa dal 2,5 all’8% del grappolo (per lo più dal 3 al 4%); il rimanente è costituito dagli acini ...
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Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria; ➔ veterinaria); comprende diverse specializzazioni, e denominazioni, con riferimento alla natura dei [...] dell’organismo.
Esiste inoltre una p. vegetale (detta anche fitopatologia), che studia i mezzi atti a prevenire e guarire le malattie delle piante, in primo luogo quelle coltivate, soprattutto mediante la lotta ai parassiti che le provocano ...
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Botanica
Nome comune del genere Pinus, della famiglia Pinacee, comprendente più di 100 specie delle regioni fredde e temperate, quasi tutte dell’emisfero boreale.
Caratteristiche
È caratterizzato da foglie [...] hanno parecchi stami squamiformi disposti a spirale, ciascuno con 2 sacchi pollinici, e sono raggruppati in spighe alla base dei macroblasti in sviluppo. I fiori ovuliferi sono a strobilo o cono e recano su un asse allungato molte squame (carpelli ...
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Nome comune della classe (Coniferopsida) delle Gimnosperme comprendente piante legnose, che abbondano nelle regioni temperate e fredde dell’Emisfero boreale; scarseggiano nell’Africa e nell’Emisfero australe. [...] deriva da un cercine posto alla base dell’ovulo. Il guscio del seme è quasi sempre legnoso e duro; in alcune Taxacee ha apparenza drupacea. I cotiledoni sono di solito 2 (nelle Pinacee variano secondo il genere e la specie da 3 a 18). Secondo alcuni ...
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Denominazione generica di qualsiasi grano o frutto edibile, in specie di Graminacee (Poacee), che, come tale o sotto forma di derivato, possa essere usato come alimento (v. fig.).
Quasi tutti i c. appartengono [...] irrigati con il sistema per sommersione, pur esistendo varietà adatte alla coltivazione in terreni asciutti (riso di montagna). In generale i c. occupano, nell’avvicendamento, il posto delle colture sfruttatrici della fertilità del terreno; fa ...
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Pianta annua (Zea mays; v. fig.) chiamata comunemente anche granoturco, o granone, o frumentone, unica specie del genere Zea, della famiglia delle Poacee.
Cenni botanici e classificazione
Il m. ha fusto [...] . La pannocchia è costituita da un asse ingrossato, detto tutolo, sul quale sono disposti, in numero variabile di doppie file, i fiori femminili (e quindi i granelli). Fra le numerose classificazioni quella di E.L. Sturtevant divide la specie nei ...
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Botanica
Nelle piante Fanerogame, il corpo riproduttivo, derivato dall’ovulo fecondato e contenente l’abbozzo della futura pianta (embrione); i s. delle Angiosperme sono contenuti nel frutto, quelli delle [...] dalla soia e dal girasole; gli oli importati in maggiore quantità sono quelli di palma, di colza, di mais e di cocco. S. saltellanti Sono così detti (anche s. ballerini), i s. di Sebastiania palmeri, arbusto delle Euforbiacee, originario ...
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Il frutto secco, indeiscente, che deriva da un ovario pluricarpellare sincarpico, nel quale si sviluppa un solo ovulo per aborto di tutti gli altri, come nel caso della nocciola.
In particolare, il frutto [...] Le drupe si raccolgono anche immature, prima che sia iniziata la lignificazione dell’endocarpo, e si mettono in infusione in alcol per preparare l’essenza per i nocini, liquori amarognoli digestivi. Il mallo, ricco di tannino, serve, oltre che per la ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).