Nome comune del genere Chrysanthemum (v. fig.) delle Asteracee, comprendente numerose specie di interesse orticolo. Sono erbe annue, perenni o suffrutici, con capolini solitari o in corimbo, con involucro [...] sinense, dal quale si sono ottenute le forme a capolini grandi (fino a più di 2 dm di diametro). In queste forme coltivate, tutti i fiori sono ligulati, con colori svariatissimi: bianco, giallo roseo, rosso fino a rosso scuro e rosso violaceo, nonché ...
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Accrescimento nelle piante. - L'a. si può studiare nelle piante da varî punti di vista, secondo che si prendano in considerazione i suoi aspetti anatomici e morfologici, o fisiologici. Nessun carattere [...] periodi sessuali e dalla differenziazione delle cellule germinali, come nella fioritura (v. anche fotoperiodismo, in questa App.).
In tutti gli esseri viventi i processi di a., sviluppo e senescenza si manifestano per fatti spesso di per sé intuitivi ...
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tè Nome comune impiegato per designare Camellia sinensis (v. fig.), pianta delle Teacee, e le sue foglie essiccate, usate per la preparazione dell’omonima bevanda.
Caratteristiche
La famiglia Teacee, ordine [...] %. La superficie coltivata (2,8 milioni di ha nel 2008) ha registrato anch’essa un aumento, sia pure più contenuto, e in costante progresso appaiono anche i dati sul rendimento (1,6 t/ha nel 2008). L’Asia fornisce l’86% della produzione mondiale; tra ...
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Fusto delle piante non lignificate, che porta le foglie e stabilisce il collegamento tra queste e l’apparato radicale. Si sviluppa dalla gemma, detta piumetta, che sta all’apice dell’embrione, sopra l’inserzione [...] , poi la piumetta, la quale accrescendosi verso l’alto allontana le foglie l’una dall’altra: in tal modo sul c. si vengono a distinguere i nodi, che sono i piani di inserzione delle foglie, e gli internodi, tratti del c. privi di foglie. L’aspetto ...
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GASPARRINI, Guglielmo
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Castelgrande in Basilicata il 13 genn. 1804 da Angelo Maria e Isabella Federici. Compì gli studi elementari a Castelgrande e poi, quindicenne, [...] P.A. Saccardo, Il primato degli italiani nella botanica, Padova 1893, p. 65; La botanica in Italia, I, Venezia 1895, p. 78; II, ibid. 1901, p. 52; G. Briosi, Cenni biografici, in Atti dell'Ist. di botan. dell'Univ. di Pavia, III (1894), pp. III s.; B ...
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erica
Alessandra Magistrelli
In compagnia di azalee, rododendri, mirtilli, corbezzoli
L'erica appartiene alla famiglia delle Ericacee, che comprende oltre 3.000 specie di alberi e arbusti.
Sono piante [...] dato a una specie di mirtillo, detto falso mirtillo, che non va mangiato perché, stando alla leggenda, lo mangiano i lupi.
In realtà i suoi frutti hanno proprietà allucinogene, forse dovute a un fungo velenoso che ne parassita la polpa; cosicché il ...
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Botanica
In riferimento a organi vegetali, il raggiungimento della fase finale dello sviluppo morfologico e fisiologico. In particolare si parla di m. per i semi eduli o i frutti, in quanto con la m. raggiungono [...] proteine del seme maturo con peso molecolare elevato che talora si condensano in particolari inclusi cellulari, i granuli di aleurone. Anche i grassi sono presenti nei semi, in quantità varia, da scarsa, come nei semi amilacei, a molto elevata, come ...
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Botanica
Giovane ramo o germoglio, in particolare quelli basali delle Poacee.
Economia
Fase conclusiva e fondamentale del processo di crescita economica e tecnologica dell’impresa avviato da invenzioni [...] rimane nei limiti dell’uso di un individuo, non si può parlare di i., essendo ogni lingua un sistema superindividuale; e fino a che un’i. non si sia affermata in un ambiente eliminando la fase precedente, e non si sia sistematizzata divenendo un ...
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(lat. Liliaceae) Famiglia di piante tradizionalmente intesa in senso ampio, con circa 4000 specie, e ridefinita dalla moderna sistematica cladistica sulla base di studi filogenetici condotti negli anni [...] base, disposte lungo lo stelo o in una rosetta basale, alternate o in verticilli. I fiori sono vistosi, spesso con macchie e ha 5-20 fiori candidi, di odore molto penetrante. In Italia sono spontanei: Lilium bulbiferum (giglio rosso), Lilium martagon ...
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Botanica
Movimento i. Movimento che si compie in organi morti, in seguito a modificazioni dello stato d’imbibizione delle membrane cellulari; per es. nelle brattee dell’involucro delle carline (erbe spinose) [...] cloruro di magnesio, il perborato di magnesio; fra quelle liquide l’acido solforico, la glicerina, l’alcol puro e altre. Una sostanza i. che, in seguito all’assorbimento di umidità, si scioglie nell’acqua assorbita, si dice deliquescente. Le sostanze ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).