Naturalista e letterato (Fabriano 1577 - Roma 1653), uno dei quattro fondatori dell'Accademia dei Lincei (1603). Come i suoi compagni subì avversità e persecuzioni da parte dei familiari di F. Cesi e fu [...] del Tesoro messicano, corredato dall'annotazione di alcuni accademici e dalle venti Tabulae phytosophicae di Cesi. S. ridusse in tavole sinottiche i quattro libri Della fisonomia di tutto il corpo humano di G. B. Della Porta e nel Trattato del legno ...
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Giunzione fra cellule, all’interno dei tessuti, che consente a gruppi di queste di funzionare come unità strutturali. Nelle cellule epiteliali se ne trovano tre tipi: d. anulari o zonulae adhaerentes, [...] situato nello spazio intercellulare, che tiene in contatto le membrane delle cellule vicine.
I d. o maculae adhaerentes tengono di contatto e sono dei siti di ancoraggio per i filamenti di cheratina.
Questi filamenti attraversano le cellule formando ...
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(o disboscamento) Processo, spesso di lunga o lunghissima durata, di eliminazione del bosco in aree talora assai vaste, con conseguenti sensibili mutamenti delle caratteristiche del clima locale (aumento [...] modificazioni del clima (glaciazioni, aridità, forti venti) sono state alla base della scomparsa di boschi e foreste in tutti i continenti (per es., latitudini settentrionali dell’Europa, zone desertiche dell’Africa e del Medio Oriente). Prevalente è ...
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(o papaya) Pianta (Carica papaya; v. fig.) della famiglia Caricacee, originaria dell’America tropicale e oggi coltivata nei paesi caldi di tutto il mondo per il frutto che è molto apprezzato. È alta anche [...] e raggiunge l’età di 4-5 anni, raramente di più. Il fusto, in genere non ramificato, è coronato da un ciuffo di foglie palmatolobate, flaccide; i fiori dioici sono riuniti in infiorescenze ascellari. Il frutto è una bacca ovoidale, lunga fino a 30 cm ...
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Biologo cellulare e neurobiologo italiano (n. Roma 1937); prof. dal 1981 di farmacologia presso l'università di Milano, dal 1999 al 2010 all’università S. Raffaele, poi emerito, dal 1990 al 1998 è stato [...] intracellulari di Ca++ a rapido scambio, il controllo dell'omeostasi di tali depositi in aree cellulari differenti e i meccanismi alla base di tale organizzazione funzionale. Nel 1994 gli è stato assegnato il Premio Feltrinelli dell'Accademia ...
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Biochimico francese naturalizzato argentino (Parigi 1906 - Buenos Aires 1987); direttore dell'Istituto per le ricerche biochimiche di Buenos Aires e del dipartimento di biochimica dell'univ. di Buenos [...] Aires. I suoi più importanti lavori riguardano l'isolamento dell'estere dell'uridina col glucosio-difosfato e la durante tale sintesi l'estere del glucosio-difosfato con l'uridina in presenza di un enzima (estratto dal fegato del ratto) viene ...
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Proteina fibrosa del gruppo delle scleroproteine diffusa nei tessuti di rivestimento; i capelli ne contengono il 13%. Si distingue in: α-c. e β-cheratina. L’α-c. contiene zolfo sotto forma di cistina, [...] . La sua elevata percentuale di struttura ordinata ad α-elica si perde con il trattamento termico o per l’azione di fenolo e cloruro di litio; in queste condizioni la proteina si allunga notevolmente. La β-c. è priva di cistina e cisteina, ma è ricca ...
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Microbiologo (Port Hastings, Canada, 1909 - Londra 1972). Nel 1934 entrò nel gruppo di ricerca del Rockefeller institute for medical research. È stato preside del dipartimento di microbiologia al New York [...] esperimenti ha fornito la prima dimostrazione del fatto che i geni sono costituiti da DNA. Scoprì l'azione antigenica the chemical nature of the substance inducing transformation of pneumococcal type, in collab. con O. T. Avery e M. McCarty sulla ...
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Biologo inglese (Whytby 1861 - Merton, Surrey, 1926); prof. di biologia a Cambridge (1908) e direttore della John Innes horticultural institution (1910). Iniziò la sua carriera come studioso di morfologia [...] sulla variabilità discontinua. Nel dibattito culturale svoltosi in Inghilterra agli inizî del secolo sulle leggi che con i suoi esperimenti, confermò la validità delle leggi di Mendel anche in alcune specie animali. Nel 1902 tradusse in inglese ...
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Genetista (Nemirov, Ucraina, 1900 - Davis, California, 1975). Lettore all'univ. di Leningrado, nel 1927 si trasferì negli USA, dove lavorò alla Columbia University nel laboratorio di T. H. Morgan e poi, [...] poi all'univ. di Davis in California. Socio straniero dei Lincei (1963). Tra i maggiori genetisti dell'evoluzione, le di alcune specie di drosofila e la dimostrazione dell'insorgere, in questo genere, di una specie nascente. Oltre a Genetics and ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).