FARINACCI, Roberto
Giuseppe Sircana
Nacque il 16 ott. 1892 a Isernia da Michele e da Amelia Scognamiglio. Rimase nella città molisana fino all'età di otto anni, poi al seguito del padre, commissario [...] espellere dal partito (senza per altro riuscirvi, dato il prestigio che il ras di Cremona continuò a godere tra ivecchi fascisti e dato che il suo dissenso si basava su fatti difficilmente contestabili in toto); quanto a Farinacci, basterà dire ...
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COMANDINI, Alfredo (Antonio)
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Faenza il 4 dic. 1853 da Federico e da Clementina Bonini, istitutrice privata. Battezzato come Antonio, avrebbe più tardi preso il nome Alfredo.
Dei [...] una strategia unitaria elettorale ma forse anche - almeno nelle intenzioni degli elementi più avanzati - per convincere ivecchi capi ad aderire al programma insurrezionale loro proposto dagli internazionalisti, la posizione del C., tratto in arresto ...
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ACTON, John Francis Edward
Giuseppe Nuzzo
Nacque a Besançon nel giugno 1736 da Edward, nobile inglese emigrato qualche anno prima in Francia per motivi religiosi e stabilitosi a Besançon come medico, [...] imprimeva all'intero continente europeo, la politica dell'A. mirò dapprima ad un franco riavvicinamento alla Spagna, sopiti ivecchi contrasti che l'avevano diviso dal primo ministro conte di Floridablanca, sino a qualche anno innanzi suo tenace ...
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NOBILI, Franco
Luciano Segreto
Nacque a Roma il 2 dicembre 1925, da Costantino, sindacalista cattolico molto vicino a don Luigi Sturzo e inviso al regime fascista, e da Teresa Mancini.
Frequentò il [...] conobbe giovanissimo, grazie alle relazioni del padre, ivecchi esponenti del Partito popolare, da Alcide De la Dc faceva impresa, in l’Unità, 27 novembre 2008. M. Pini, I giorni dell’IRI. Storie e misfatti da Beneduce a Prodi, Milano 2000, ad ...
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CASTELLAZZO, Luigi
Alfonso Scirocco
Nato a Pavia il 29 sett. 1827 da Giuseppe e da Maria Cattani, studiò a Mantova - dove il padre, attuario di polizia, era stato trasferito quello stesso anno - fino [...] al grande sviluppo dell'associazione dovuto dopo il '79 all'impulso di A. Lemmi.
Le accuse spesso rinnovate per ivecchi fatti di Mantova furono clamorosamente riprese nel 1884. Il C., presentatosi alle elezioni generali del 1882 a Grosseto e ...
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migrazioni
Gli spostamenti, definitivi o temporanei, di gruppi di esseri viventi (uomini o animali) da un territorio a un altro, da una ad altra sede, determinati da ragioni varie, ma essenzialmente [...] superiore. Le m. sono selettive soprattutto dal punto di vista fisico, in quanto sono coinvolti essenzialmente i giovani in buona salute. Ivecchi, i malati e i bambini si spostano più raramente e solo quando si tratta di m. di un intero nucleo ...
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BONAPARTE, Elisa
Fiorella Bartoccini
Nacque ad Ajaccio il 3 genn. 1777, da Carlo e da Letizia Ramolino, e venne battezzata con il nome di Maria Anna. Nel 1783 il padre riuscì a farla ammettere alla [...] massa popolare; aveva già saputo destreggiarsi abilmente, per quanto riguardava le classi più alte, fra ivecchi e i nuovi privilegi, fra i rappresentanti dell'oligarchia aristocratica e quelli della Repubblica democratica, fra l'antica nobiltà e la ...
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FENOGLIO, Giuseppe (Beppe)
Francesco M. Biscione
Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] che parte da dati reali, vissuti alla radice con grande intensità e sciolti poi in una scrittura tutta "oggettivata": "Ivecchi Fenoglio, che stettero attorno alla culla di mio padre (scriveva nel Diario alla data del 18 ag. 1954), tutti vestiti ...
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MARCHIORI, Giuseppe
Alfredo Gigliobianco
Nacque, ottavo di undici figli, a Sant'Urbano (piccolo centro sulla sponda settentrionale del Po a pochi chilometri da Este), il 5 febbr. 1847, da Giacomo e [...] , Banca toscana di credito. Sonnino aveva invece sostenuto la tesi della banca di emissione "nuova", senza relazioni con ivecchi istituti responsabili di eccessivi immobilizzi e in qualche caso di gravi violazioni di legge. Ma fu proprio Sonnino a ...
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Amalfi
Gerardo Sangermano
Attestata per la prima volta alla fine del VI sec. come castrum e sede vescovile, Amalfi si emancipò da Napoli, costituendosi in ducato autonomo, intorno alla metà del sec. [...] la cui manifattura costituiva una delle attività più note dell'antico ducato tirrenico.
Nel 1221 l'imperatore sostituì poi ivecchi tarì amalfitani con tarenos novos Amalfie, ma nel settembre dell'anno seguente ordinò anche la chiusura della zecca di ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...