L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] medi, dirigenti e imprenditori, Acli, Coldiretti: più che il partito erano queste associazioni di categoria a riproporre ivecchi problemi. Si era riformato con esse il tessuto degli enti legati a interessi concreti, economici e sociali. La ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] cultura ‒ greca, indiscusso mezzo di comunicazione sia all'interno sia fuori dei confini imperiali.
La restaurazione ripropone ivecchi culti e ribadisce d'autorità un modello completo e autosufficiente di civiltà e di paideía pagane, rivendicando la ...
Leggi Tutto
Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] poi in una vera e propria egemonia con la vittoria delle elezioni politiche del 1948. Le affinità tra ivecchi dirigenti e quelli democristiani si trovavano nella propugnazione del «modello retorico-nazionalistico di tipo scolastico alimentato nell ...
Leggi Tutto
Paolo II
Anna Modigliani
Pietro Barbo nacque a Venezia il 23 febbraio 1417 da Niccolò, appartenente ad una ricca famiglia del patriziato cittadino, che aveva ricoperto diverse magistrature di notevole [...] del fatto che in quella occasione il Collegio si fosse mostrato troppo remissivo di fronte alla volontà di P. di ignorare ivecchi capitoli sostituendoli con un nuovo documento (Lettere, II, pp. 932-35). La fermezza dimostrata da P. verso il Collegio ...
Leggi Tutto
L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] : puoi far più cristiani tu che non il papa, il quale non ne fa mai uno nuovo, e solo sgomenta ivecchi»27.
Per De Luca quella tragica bellezza giustifica un rapporto con le autorità ecclesiastiche che gli guadagnerà, grazie a monsignor Domenico ...
Leggi Tutto
L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] negli autori della riforma) insofferenza per ivecchi arredi, dando «via libera a frenetiche E. Brivio, Milano 1998, pp. 15-24; G. Colombo, A. Ferrari, G.B. Montini, I. Schuster, Discorsi sull’arte, a cura di L. Crivelli, Milano 2005, pp. 9-11, 85- ...
Leggi Tutto
Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] è necessaria una preliminare catechesi che lo prepari a fare la sua professione monastica; anche lui dismette ivecchi indumenti e si riveste di nuovi; anche lui è invitato a formulare proponimenti di rinuncia (apotaxis/abrenuntiatio), analoghe ...
Leggi Tutto
Le forme del ministero cristiano alle soglie della secolarizzazione
Gaetano Greco
Premessa
Nel 1860 sui campi di battaglia di Capua e del Gargano si coprì di gloria Atanasio Bracci Cambini da Buti, [...] dirigenti degli Stati italiani, pur di tendenze culturali e ideologiche diverse, ebbero la percezione che ormai ivecchi principati della penisola correvano il rischio di ridursi a semplici colonie, secondo il destino antico e moderno della Corsica ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] clero (come le ultime vestigia del diritto regio di proposta o nomina di alcune cariche ecclesiastiche) e anche ivecchi istituti del placet e dell’exequatur (ma subordinando questa abolizione all’approvazione di una legge generale sul riordinamento ...
Leggi Tutto
Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] alla teologia tradizionale e soprattutto perché una sopravvalutazione della Scrittura sulla tradizione risuscitava nei vescovi italiani ivecchi fantasmi della crisi modernista e sembrava un segno rischioso di cedimento al protestantesimo.
In questo ...
Leggi Tutto
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...