Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] clero (come le ultime vestigia del diritto regio di proposta o nomina di alcune cariche ecclesiastiche) e anche ivecchi istituti del placet e dell’exequatur (ma subordinando questa abolizione all’approvazione di una legge generale sul riordinamento ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] alla teologia tradizionale e soprattutto perché una sopravvalutazione della Scrittura sulla tradizione risuscitava nei vescovi italiani ivecchi fantasmi della crisi modernista e sembrava un segno rischioso di cedimento al protestantesimo.
In questo ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] qualità delle nostre rappresentanze diplomatico-consolari, così come non erano mancati accenni ai diplomatici compromessi con ivecchi regimi. Particolarmente avversa si dimostrava la Sinistra, che non aveva sopportato l’immissione di alcuni elementi ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] marzo del 1862. Si registra, pertanto, uno squilibrio nella formazione professionale e anche nella provenienza regionale tra ivecchi membri sabaudi e i nuovi arrivati, e poi anche fra questi ultimi. Ai 18.000 lombardi già asburgici, ammessi nel 1859 ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] del 1575 divenne palese a Genova che la situazione non era più risolvibile entro gli schemi del tradizionale conflitto politico; i "vecchi" si armavano e reclutavano uomini nei loro feudi; il D. mantenne la guardia armata alle galere, ma agli inizi ...
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La questione del Mezzogiorno: societa e potere
Fulvio De Giorgi
La questione meridionale come questione culturale
Se non si considera la questione meridionale come innanzitutto economica, ma come frutto [...] fronte della mancanza di un più audace sforzo di riforma nel segno del concilio, permanevano, chiaramente inadeguati, ivecchi indirizzi pastorali.
Intanto le lentezze provocavano spinte estremistiche di segno opposto. Si ebbero dunque anche nel Sud ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] fatto vedere la vera natura, l’«essenza» dell’uomo, che ha tuttora «nelle dita ivecchi artigli e nelle mandibole le vecchie zanne e nel cuore la vecchia ferocia di cannibali» (Prose I, a cura di A. Vicinelli, 1956, pp. 109-10). Non è chi non scorga ...
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Comunismo: Società postcomuniste
Bronislav Geremek
Sommario: 1. Postcomunismo: due opposte interpretazioni. 2. Lo sfacelo del comunismo. 3. Tentativi di analisi. 4. Modelli di postcomunismo. 5. La trasformazione [...] al concetto di postcomunismo significati differenti. Nella maggior parte dei paesi dell'Europa centrale e orientale ivecchi partiti comunisti - che d'altronde si fregiavano spesso dell'aggettivo ‛operaio', ‛popolare' o ‛socialista' - hanno deciso ...
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DOLFIN, Giovanni
Gino Benzoni
Terzo degli otto figli maschi - dei quali, peraltro, almeno due morirono in tenerissima età - di Giuseppe di Benedetto e di Maria di Dionigi Contarini, nacque a Venezia [...] i "vecchi" di cui diventa esponente autorevole e accreditato portavoce. È sul D. che i "vecchi" fanno confluire i n. 4; P. Sarpi, Lett. ai protestanti, a cura di M. D. Busnelli, I, Bari 1931, p. 114; Id., Scritti scelti, a cura di G. Da Pozzo, Torino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
Il fascismo e la preparazione della guerra: tecnici e politici
Nicola Labanca
Economia armata
Nel 1938, quando ancora la Seconda guerra mondiale non era stata scatenata dai regimi fascisti, in Italia [...] riformate: il fascismo aveva presentito queste difficoltà, anche se poi alla resa dei conti non riuscì a fare molto per emendare ivecchi problemi e anzi ve ne aggiunse di nuovi. E, soprattutto, c’erano le risorse e le forze per raccordare tante ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...