L'Opera dei congressi
Liliana Ferrari
«Come spiegasi che siasi giunto da qualcuno a tanta fierezza di ostilità da intimare pel prossimo Congresso di Bologna l’aut aut, o voi scaccierete noi, o noi ci [...] medi, dirigenti e imprenditori, Acli, Coldiretti: più che il partito erano queste associazioni di categoria a riproporre ivecchi problemi. Si era riformato con esse il tessuto degli enti legati a interessi concreti, economici e sociali. La ...
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Voci e immagini della fede: radio e tv
Federico Ruozzi
Nuove forme di comunicazione religiosa crescono
Media di massa per una società di massa: modernizzazione dell’antimodernismo
L’annuncio del messaggio [...] poi in una vera e propria egemonia con la vittoria delle elezioni politiche del 1948. Le affinità tra ivecchi dirigenti e quelli democristiani si trovavano nella propugnazione del «modello retorico-nazionalistico di tipo scolastico alimentato nell ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] : puoi far più cristiani tu che non il papa, il quale non ne fa mai uno nuovo, e solo sgomenta ivecchi»27.
Per De Luca quella tragica bellezza giustifica un rapporto con le autorità ecclesiastiche che gli guadagnerà, grazie a monsignor Domenico ...
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La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] stessa legge Casati, che era vaga su tanti aspetti, convisse a lungo con ivecchi ordinamenti, e sull’azione dei governi influirono negativamente i contrasti fra il ministero dell’Istruzione e quello di Agricoltura, industria e commercio, orientati ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] fondamentale. "Si continuava ad accomodare, mentre sarebbe stato necessario incominciare col far piazza pulita e gettare via tutti ivecchi materiali per poi costruire un buon edificio, come fece Licurgo a Sparta" (p. 149).La concezione rousseauiana ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] continuo alla cooptazione - meccanismo mediante il quale ivecchi leaders offrono ai nuovi cariche onorifiche per lo più gli altri meriti, anche quello di ridare attualità a un vecchio e spinoso problema: la compatibilità tra élite e democrazia. ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] erano come oggi con le stanze. C’erano solo stalle e fienili. Ivecchi dormivano nelle stalle, su un palco di tavole, e sotto c’erano le pecore, le vacche, i maiali. I giovani dormivano nei fieni»11.
La mortalità infantile è in questi anni altissima ...
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L'Eta dei Lumi: l'avvento delle scienze della Natura 1770-1830. Le scienze della Terra
Rachel Laudan
Theodore S. Feldman
Le scienze della Terra
Nel periodo fra il 1770 e il 1830 la geologia si affermò [...] vulcani sono pochi e si trovano sul lato più breve del continente, e per questo motivo ‒ secondo ivecchi werneriani ‒ la nascita dell'Etna e del Vesuvio era avvenuta grazie all'accumulazione di pietre e di ceneri di un fuoco che si trovava sotto la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] fatto vedere la vera natura, l’«essenza» dell’uomo, che ha tuttora «nelle dita ivecchi artigli e nelle mandibole le vecchie zanne e nel cuore la vecchia ferocia di cannibali» (Prose I, a cura di A. Vicinelli, 1956, pp. 109-10). Non è chi non scorga ...
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Patrimonio monumentale e artistico
Oreste Ferrari
di Oreste Ferrari
Patrimonio monumentale e artistico
sommario: 1. La crisi del concetto di patrimonio artistico nella sua genesi storica. 2. L'attuale [...] ‛erudito', teso proprio cioè alla delineazione di quel ‛ritratto visibile dell'identità collettiva' che non ricalca più ivecchi percorsi della Geistesgeschichte ma appunto si porge ora come ipotesi stimolante per innescare processi di esperienza e ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...
vecchio
vécchio s. m. [lat. vĭtŭlus «vitello», vĭtŭlus marinus «foca»]. – Vitello, solo nella locuz. ant. v. marino, la foca: I capidogli coi vécchi marini Vengon turbati dal lor pigro sonno (Ariosto); e con inversione poet.: Il marin vecchio...