Il superiore di una comunità religiosa e in particolare di una comunità monastica.
Titolo di particolare dignità in alcuni ordini cavallereschi (anche gran p.). Nell’Ordine dei Cavalieri di Malta il p. [...] (prior consulum). Il titolo di p. divenne stabile nel comune di Firenze in seguito alle riforme costituzionali del 1282-83; i p. erano in origine i rappresentanti delle più importanti corporazioni commerciali e industriali (le arti). Inizialmente tre ...
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Termine («caduti») con cui furono designati i cristiani apostati nelle persecuzioni di Decio e Valeriano. Poiché in quelle occasioni fu richiesto un atto positivo di culto pagano, attestato da un apposito [...] o addirittura corrotti con denaro. Più tardi, nella persecuzione dioclezianea, si ebbero, specie in Africa, i traditores, che avevano consegnato alle autorità i libri della Sacra Scrittura. Una volta cessata la persecuzione, la riammissione dei l ...
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(o vicedomino) In età medievale e rinascimentale, chi faceva le veci del signore o del titolare di una carica civile e religiosa.
A Firenze (ma è testimoniato anche altrove), vicario del vescovo per le [...] del Medioevo, giudice nazionale, detto anche console o balivo, che aveva il compito di regolare le divergenze tra i mercanti in terra straniera. V. (o vicedomini) del fondaco Magistratura della Repubblica veneta (composta di 3 o 4 patrizi) incaricata ...
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Prelato cattolico e scrittore albanese (n. Gur i Bardhë, Mati, 1566 - m. annegato nel Drin, 1622). Vicario per dodici anni nella regione di Kosovo, fu nominato nel 1621 vescovo di Sapë e Sarda nella Zadrimë. [...] poesie sacre, sue e alcune del frate Paolo da Hasi, che sono fra i primi esempî di componimenti in versi nella lingua albanese. Grande valore linguistico per i tempi in cui apparve ha anche la traduzione dello Speculum confessionis del p. Emerio De ...
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Il culto dei serpenti. In essa bisogna distinguere tra i casi in cui si tratta della venerazione di uno o più serpenti vivi cui si offrono sacrifici (la patria dell’o. in questo senso è l’India), i casi [...] il serpente di Esculapio) e altri, in cui si tratta di una divinità ofiomorfa (serpentiforme), come il serpente-arcobaleno portatore di siccità, in varie religioni africane e oceaniche, gli antenati immaginati in forma di serpente (per es. il genius ...
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Dönme Nome di una setta giudeo-musulmana (in turco «i convertiti») che considera messia Shabbĕtay Ṣĕbī (Smirne 1626 - Dulcigno 1676), agitatore religioso ebreo che nel 1648 fu scomunicato dai rabbini [...] lo arrestarono e lo condannarono a morte, concedendogli tuttavia la salvezza in cambio della conversione all’islamismo, che egli accettò (1666).
Gli aderenti del D., seguendo i dettami del maestro, si sono convertiti all’Islam, pur conservando alcuni ...
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Nome, in religione, del biblista Taddeo Cucchi (Chiari, Brescia, 1495 - Foligno 1555). Benedettino (1517), abate a Pontida e a Cesena, partecipò (1546-47) al Concilio di Trento; fu vescovo di Foligno (1547). [...] Dei molti scritti, è notevole la Vulgata editio Novi et Veteris Testamenti (1541-42), in cui I. si propone di perfezionare la Vulgata, in base al raffronto con i testi originali e con l'aggiunta di scolî; messa all'Indice, fu riveduta e pubblicata ...
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Nome di varie associazioni cattoliche fondate in paesi di lingua tedesca. Il P. für religiöse Freiheit, fondato a Magonza nel 1848, prese nome da Pio IX: subito ampliato in Katholischer Verein Deutschlands, [...] , interrotti dal Kulturkampf, dalle due guerre mondiali, dal governo nazionalsocialista, ma in seguito nuovamente fiorenti. Analoghe associazioni sorsero in Svizzera e in Austria. I vari P. prepararono il terreno su cui nacque nel 1890 il Volksverein ...
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giudeocristianésimo Corrente del cristianesimo primitivo i cui aderenti sostenevano la necessità, per tutti i credenti in Gesù Cristo, di osservare le prescrizioni legali del giudaismo; e quindi, per i [...] pagani convertiti al cristianesimo, di diventare prima ebrei mediante la circoncisione. Avversato già da s. Paolo, il g. sopravvisse in alcuni gruppi fino al 4° secolo. ...
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Epiteto di Giove in quanto testimone e garante dei patti (foedera).
In qualità di F., Giove aveva un tempio in Roma, costruito, secondo la tradizione, da Romolo, in cui i condottieri romani che avessero [...] ucciso in battaglia il condottiero nemico (due in tutta la storia romana, oltre Romolo) consacravano le spoglie opime. ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...