nazorèi Antico termine semitico usato per designare i cristiani in generale. Girolamo ed Epifanio di Salamina (2° sec.) chiamano invece n. i giudeo-cristiani palestinesi: il primo identifica i n. con [...] gli ebioniti, una setta giudaizzante, mentre il secondo parla di una setta di n. in Transgiordania. ...
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Nome con cui sono chiamati comunemente i religiosi della Congregazione della Missione, fondata da s. Vincenzo de’ Paoli nel 1625 e approvata nel 1632, anno in cui i confratelli si stabilirono nella casa [...] ospedaliera di Saint-Lazare a Parigi ...
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uniati I cattolici appartenenti ai vari riti orientali. In particolare, i cristiani che dalla separazione conseguente allo scisma d’Oriente sono ritornati all’unione con Roma. ...
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Speciale tribunale ecclesiastico per la repressione dell’eresia.
I. medievale
Le origini dell’I. vanno collocate tra la fine del 12° sec. e gli inizi del 13°, quando la Santa Sede – ritenendo insufficienti [...] causa era già istruita. Se negava, si ricercava la confessione con mezzi vari, dalla prigione alla tortura, usata in alcuni processi dell’I. già nella prima metà del 13° sec. e definitivamente autorizzata da Innocenzo IV (bolla Ad extirpanda del 15 ...
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Eretico gnostico (2º sec.), che sappiamo presente a Roma sotto Igino, Pio e Aniceto. Conosciamo le sue dottrine per alcuni frammenti citati da Clemente Alessandrino e le testimonianze di altri polemisti [...] giudaiche (angelologia, posizione di Adamo e dell'Anthropos che lo precede, ecc.), mentre in più punti è chiara la sua polemica contro gli encratisti. Tra i discepoli di V., nel ramo italico: Eracleone, Tolomeo, Florino; nel ramo orientale: Teodoto ...
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In generale ogni dottrina che consideri divina la totalità delle cose e che identifichi la divinità con il mondo. Il termine entrò nell’uso agli inizi del Settecento: il deista inglese J. Toland parlò [...] chiamarsi panteistiche. L’approssimazione massima al p. è in una particolare corrente del brahmanesimo, espressa soprattutto dalle Upaniṣad, in cui però hanno ormai gran parte i motivi speculativi; qui viene esplicitamente affermata l’identità tra ...
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Festa della natività di Gesù Cristo.
La festa è ignota ai Padri dei primi 3 secoli e manca una tradizione autorevole circa la data della sua istituzione. Si ritiene che sia d’origine romana ed è certo [...] scelta ha influito il calendario civile romano che dalla fine del 3° sec. festeggiava in quel giorno il solstizio invernale e il natale del ‘sole invitto’: i cristiani vollero così opporre e sovrapporre alla festa pagana la festa della nascita del ...
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Bastone simbolico, parte delle insegne pontificali proprie del vescovo e (per privilegio) di alti prelati (come, per es., gli abati). Viene consegnato al vescovo nel rito di ordinazione.
Araldica
Raffigurato [...] , gli altri lo usano ricoperto da un velo, volto a sinistra verso l’interno. I vescovi e abati sovrani dell’Impero germanico lo portavano accollato allo scudo in croce di Sant’Andrea con una spada nuda. Negli stemmi di città indica la giurisdizione ...
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Religione
Titolo attribuito in alcuni monasteri al primo dignitario dopo l’abate, e in alcuni capitoli a chi ne cura i beni e la disciplina. In taluni luoghi è anche dato al vicario foraneo o al parroco.
Storia
Dignità [...] , fin dal Medioevo, il p. fu il rappresentante dell’autorità del grande feudatario o del re in una castellania. Tale carica (prevostura), talvolta ereditaria, fu soppressa nel 1749. Il p. di Parigi, magistrato ricordato fin dal 1060, amministrava ...
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Oggetto o immagine d’oggetto adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità.
Il termine, che per gli antichi significava semplicemente «immagine», assunse l’attuale significato [...] sede della divinità o addirittura come la divinità stessa i limiti sono oscillanti (➔ feticcio). Certo è, però, e nutrizione delle immagini divine nell’antico Egitto. Il concetto di i. si può estendere, oltre che a immagini antropomorfe e teriomorfe ...
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i, I
s. f. o m. (radd. sint.). – 1. Nona lettera dell’alfabeto latino, che nell’uso ortografico odierno sostituisce anche, per tutte le parole italiane (eccezion fatta per pochi nomi proprî che conservano la grafia tradizionale), il segno...