Il 5 novembre si sono tenute le elezioni presidenziali americane, momento per eccellenza di partecipazione del cittadino nella vita democratica di uno stato costituzionale. Ma questa procedura ha un valore [...] dell’organo politico per eccellenza, il Presidente. La sua elezione, infatti, avviene indirettamente “in secondo grado”, in quanto i cittadini eleggono i grandi elettori - pari al numero di rappresentanti che ogni Stato manda al Congresso ...
Leggi Tutto
Firenze, metà del XV secolo: il potere è in mano alla potente famiglia de’ Medici nella persona di Cosimo, tornato nel 1434 dall’esilio che i suoi avversari politici gli avevano inflitto. Nel difficile [...] è un esempio la facezia CLXXI “Horribile de puero qui infantulos comedebat” (“Storia tremenda di un giovane che mangiava i bimbi”), in cui si racconta di un giovane sedicenne che, nei pressi di Napoli, aveva divorato dei bambini dopo averli attirati ...
Leggi Tutto
Tutto ciò cui oggi attribuiamo il nome di città non è altro che l’essenza di ciò che ci rende uomini, nel senso aristotelico di animali “politici”. Sebbene vi siano molteplici interpretazioni della realtà [...] su Babilonia, definita regolare tanto nella posizione delle porte d’accesso, quanto nella divisione in strade. I luoghi del potere e i centri amministrativi sono posti in punti di spicco, da cui scrutare con attenzione il mondo intero a sé soggiogato ...
Leggi Tutto
Non c’è niente di più umano della scelta, un concetto trasversale che di taglio attraversa tutti i livelli di realtà della nostra esistenza assumendo connotazioni via via diverse.Compare già multiforme [...] quello dei cioccolatini: posti di fronte a una scatola di 30 o a una di 6 cioccolatini, i suoi studenti hanno riportato in modo statisticamente significativo più soddisfazione per la scelta nel secondo caso, come se il maggior numero di alternative ...
Leggi Tutto
L’A Diogneto è il discorso protrettico con il quale un teologo di tradizione paolina, vissuto nel II secolo d.C., servendosi di elementi apologetici e dottrinali, tenta di persuadere un pagano a convertirsi [...] a sostegno di questa tesi, una sezione del discorso tesa a mettere in rilievo chi siano i cristiani e come essi rappresentino un elemento di apertura universalistica: in ciò si ravvisa ancora una volta la contrapposizione ai giudei, ritenuti avvezzi ...
Leggi Tutto
La società in cui viviamo è estremamente normata e normativa. Chiunque ecceda i confini sociali della “normalità” viene classificato come folle. La follia, quindi, diventa un dispositivo politico prima [...] stato delle cose, con il fine ultimo di depotenziare, delegittimare e disciplinare ogni istanza critica che mette in discussione i confini delle norme sociali naturalizzate, storicizzate e consolidate. Follia che, specularmente all’idea di normalità ...
Leggi Tutto
La modernità è movimento, mutamento, metamorfosi. È la città mobile, Parigi, che « muta il volto più rapidamente di un cuore umano » (Charles Baudelaire, « Le Cygne », Les Fleurs du Mal). Nella Parigi [...] o pittoresca, ma quella degli emarginati, dei poveri, delle rovine, dei sobborghi. Ne nascono i meravigliosi « Tableaux parisiens » de I fiori del male e i poemi in prosa de Lo Spleen di Parigi. Per Baudelaire non si tratta di abbellire la città, ma ...
Leggi Tutto
Nell’VIII secolo a. C. i Greci di stirpe achea fondarono diverse colonie sul versante ionico dell’Italia meridionale, tra le quali la polis di Sibari. Questa visse nel VI secolo a. C. un periodo di enorme [...] 10 anni dopo la fondazione di Turi si perse la memoria del ruolo egemone svolto da Atene nella vicenda: i Turini entrarono in conflitto tra di loro poiché ognuno attribuiva alla propria polis di origine il merito della fondazione della colonia e ...
Leggi Tutto
Tra il 1925 e il 1926 il capo del governo italiano e del partito fascista Benito Mussolini subì ben quattro attentati che misero in serio pericolo la sua vita. Questi divennero poi importanti strumenti [...] richiesta da Ferri a due dei massimi psichiatri dell’epoca, Sante De Sanctis e Augusto Giannelli, i quali dopo giorni di lavoro in cui ricostruirono tutta la vita dell’attentatrice giunsero alla conclusione che Gibson fosse malata di “paranoia ...
Leggi Tutto
In Storia della follia nell’età classica (1961), Michel Foucault scrive: “Dove c’è opera non c’è follia; e tuttavia la follia è contemporanea dell’opera, poiché inaugura il tempo della sua verità.” C’è [...] del più celebre Fernando Pessoa, sembra inserirsi perfettamente all’interno di questa dinamica. I protagonisti delle sue novelle, che spesso ritornano in modo balzacchiano costituendo un unico universo narrativo, sono quasi sempre artisti, seppur di ...
Leggi Tutto
i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).
In chimica inorganica, i composti dell’idrogeno con qualsiasi altro elemento. In chimica organica, composti derivabili da altri per aggiunta di un atomo di idrogeno (così, i. di cresile, lo stesso che toluene; i. di vinile, lo stesso che etilene;...
In linguistica e grammatica, un aspetto della categoria grammaticale del numero che, contrapposto al singolare (e, dove esiste, al duale, triale e quattrale), indica che le persone o le cose sono più di una (e rispettivamente più di due, tre,...