DONEDA (Danedi), Giuseppe, detto il Montalto
Marco Bona Castellotti
Figlio di Giovanni Antonio e di una Clara, fratello di Giovanni Stefano, nacque a Treviglio presso Bergamo (Orlandi, 1704): alla luce [...] invece a Giovanni Stefano e oggi non è identificabile, e la lunetta con la Resurrezione di Cristo in S. Marco, sempre a Milano. I Santagiufiana (1965, p. 377) dicono inoltre del D. l'affresco raffigurante la Deposizione dietro l'altare maggiore ...
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BUFFOLI, Luigi
Bruno Anatra
Figlio di Francesco e di Santina Scalvi, nacque a Chiari (Brescia) il 20 ag. 1850. Ancor giovane, in seguito a rovesci economici, emigrava a Milano. Qui fu impiegato presso [...] verso il mercato, caratterizzata da un meccanismo di finanziamento interno con l'accorgimento che il risparmio veniva ripartito tra i soci in proporzione ai loro acquisti.
Le forme di questo meccanismo il B. le ha esposte nel "ricorso del 31 ag ...
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ANIMUCCIA, Paolo
Liliana Pannella
Nacque a Firenze verso la fine del XV secolo o nei primi anni del XVI. Scarse sono le notizie oggi reperibili su questo "lodatissimo fratello di Giovanni" (Poccianti), [...] Antonium Gardanum 1559; Alto signor cui donna inI dolci et harmoniosi concenti fatti da diversi la storia della musica alla corte di Francesco Maria I e di Guidobaldo della Rovere, in Rass. Emiliana, I(1888), p. 16 (estr.); G. Gaspari, ...
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FELICE
Paola Novara
È molto difficile ricostruire, anche solo nelle linee generali, la vita di questo vescovo di Treviso - il primo vescovo sicuro - della seconda metà del sec. VI. La sola fonte diretta, [...] 1989, pp. 323 s.).
Fonti e Bibl.: Pauli Diaconi HistoriaLangobardorum, a cura di L. Bethmann-G. Waitz, in Mon. Germ. Hist., Scriptores rerum Lang. et It., I, Hannoverae 1878, pp. 79 ss.; Venantii Fortunati Ad Felicern socium Carmina, a cura di F. Leo ...
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MARANO, Andrea da
Enrico Angiolini
Nacque verosimilmente a Parma, in una data da porsi nel quarto decennio del XIII secolo, supponendo che avesse i necessari 25-30 anni di età all'epoca delle sue prime [...] a Reggio nel secondo semestre del 1278, e Francesco, giudice del podestà a Modena nel 1284; dopo tale data i da Marano non figurano più in cariche pubbliche, se non una sola volta nel 1317, con Andriotto capitano del Popolo a Cremona.
Il M., a ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] Burgio, Foggia 1986, ff. 53, 119; A. Mazzè, L'iconografla del naturalismo nel ciclo pittorico dell'orto botanico di Palermo, inI naturalisti e la cultura scientifica siciliana nell'800, Palermo 1987, p. 375; G. D'Arpa, Lo scalone di palazzo Bonagia ...
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COLLEONI (Colleone), Gerolamo
Margherita Zanardi
Nacque agli inizi del secolo XVI da Gian Galeazzo; la sua famiglia era originaria di Calusco. Nell'estimo del Comune di Bergamo del 1527 dichiarò di [...] 1570, nel quale vende a Iulio Solaro un "brolo" in Sudorno. Dopo questa data non si hanno più notizie Per la biografia del pittore G. C., in Bergomum, XXI (1927), pp. 32-35; F. Cortesi Bosco, G. C., inI pittori bergamaschi dal XIII al XIX sec., ...
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CORADO
Paolo Procaccioli
Vissuto a Padova nella seconda metà del Quattrocento, C. non è altrimenti conosciuto che per un poemetto macaronico in esametri, la Tosontea, dove si definisce "vir amaistratus".
L'opera [...] Firenze 1959, pp. 248-252.
L'attribuz. a C. del Nobile Vigonce Opus inI. Paccagnella, La mediazione di Tifi nell'evoluzione di C. dalla "Tosontea" al "Nobile Vigonce Opus", in Atti dell'Istituto veneto di scienze, lettere e arti, CXXXI (1972-73), pp ...
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GUIDI, Guido
Mario Marrocchi
Quarto di questo nome, figlio del conte Guido (III) e di Adelaita di Ildebrando, è attestato per la prima volta nel 1056.
Il padre del G. insieme con il fratello Tegrimo [...] et sociétés, 715-1230, Roma 1996, pp. 181, 186, 306, 391-399, 414, 423, 596, 764, 1388; N. Rauty, I conti Guidi in Toscana, in Formazione e strutture dei ceti dominanti nel Medioevo: marchesi, conti e visconti nel Regno italico, secc. IX-XII. Atti ...
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FURNIO (Fumio, Fumi), Giuseppe
Carlotta Quagliarini
Fumio, Fumi), Figlio di Giovanni Battista nacque nella prima metà del XVI secolo probabilmente a San Vito al Tagliamento e fu attivo come pittore [...] : l'altare ligneo del Tirani nella chiesa di S. Maria di Paluzza, in Memorie storiche forogiuliesi, LII (1972), pp. 67 s.; F. Quai, Alla scuola di Pomponio Amalteo, inI Quaderni della Face, 1973, n. 42, pp. 53-55; V. Zoratti, Dignano al Tagliamento ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).