Nella femmina dei Vertebrati, la porzione terminale dilatata degli ovidutti (canali di Müller) nella quale ricevono temporaneo ricetto l’uovo o le uova fecondate o si sviluppa l’embrione che nei Mammiferi [...] due u., ma il periodo di gestazione, che si compie senza una vera placentazione, è breve, e i neonati, partoriti in uno stadio precoce dello sviluppo, debbono completarlo nel marsupio materno. Nei Mammiferi Euteri o Placentati, le porzioni uterine ...
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scheletro Il complesso delle ossa dei Vertebrati che, come struttura rigida di sostegno, contribuisce a dare una caratteristica forma al corpo degli animali, servendo da protezione agli organi interni, [...] suo organo (particolarmente di foglie) è il complesso dei fasci vascolari più o meno anastomizzati fra di loro i quali, essendo costituiti in gran parte di elementi a pareti lignificate e spesso accompagnati da fibre legnose, resistono all’azione di ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] secondo i tipi di edifici, in assonanza con le diverse tendenze storico-artistiche. L’esigenza di creare aperture in una croce (fig. D), e simili (compresenza di forme di f. diverse è in Palazzo Capranica o Palazzo di Venezia a Roma; fig. E). Nel 16° ...
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Tecnica
pilotaFiamma p. Negli apparecchi di combustione, dispositivo di frequente impiego, atto ad assicurare l’accensione spontanea del combustibile e la stabilizzazione della fiamma.
pilotaImpianto p. [...] una via di trasmissione a più canali sia interrotta o se l’attenuazione di un certo collegamento sia entro i limiti prefissati.
Trasporti
In marina, sino verso la seconda metà dell’Ottocento, qualifica dell’ufficiale di bordo che aveva gli incarichi ...
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Naturalista francese (Bazentin le Petit, Somme, 1744 - Parigi 1829); gli si devono importanti contributi in geologia, meteorologia, botanica, zoologia, paleontologia, e in particolare la prima [...] tesi di Ch. Lyell, L. pensò infatti al mutamento geologico, in un'epoca dominata dal catastrofismo di G. Cuvier, come a un successivamente (per es., i Pesci in Rettili; e questi da una parte in Uccelli, dall'altra in Mammiferi). Questa teoria, ...
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Anatomia
Termine riferito a formazioni anatomiche o di elementi istologici disposti a s.: ganglio s. o ganglio di Corti, il ganglio situato nel canale s. dell’orecchio interno e in rapporto col ramo cocleare [...] delle uova dei Policladi, Nemertini, Policheti e molti Molluschi. Sono uova ricche di tuorlo, a segmentazione ineguale, in cui i solchi di divisione, a differenza della segmentazione radiale, si compiono obliquamente rispetto all’asse polare e all ...
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Matematica
In geometria, il cono c. indefinito è la superficie (fig. A) che si ottiene facendo ruotare attorno alla retta fissa h (asse) una retta uscente da un suo punto s (vertice) e rigidamente collegata [...] prende inizio il cilindrasse.
cono C. retinici Particolari cellule fotosensibili della retina le quali captano i raggi luminosi e li convertono in eccitamenti visivi che sono trasmessi dai nervi ottici ai centri visivi.
cono C. timpanico Il segmento ...
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segmento Tratto di linea compreso tra due punti o tratto di un corpo qualsiasi compreso fra due estremi; anche, parte più o meno grande tagliata da un determinato oggetto o corpo.
Antropologia
In antropologia [...] gruppi, l’antropologia sociale britannica dei decenni successivi elaborò una precisa teoria dei sistemi segmentari. I lavori di E. Evans Pritchard sui Nuer del Sudan e in seguito quelli di M. Fortes sui Tallensi del Ghana, di P. e L. Bohannan sui ...
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La sensazione specifica dell’organo dell’olfatto, diversa a seconda delle sostanze da cui è provocata.
Chimica
Generalità
Sono state proposte molte teorie dell’o.; tutte hanno in comune l’obiettivo di [...] le vicinanze del gruppo amminico o del gruppo solfuro vengono modificate introducendo sostituenti ingombranti nella molecola. In tal caso i recettori sarebbero sensibili soltanto alle proprietà acide o basiche. Non vi sono ancora basi sperimentali ...
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Zoologia
M. comune (o m. domestica o delle case) Specie di Insetto Dittero Brachicero Muscomorfo Muscide (Musca domestica; fig. A). Ha forma tozza, con solo il primo paio di ali atto al volo, il secondo [...] 4-5 mm, di colore grigio e fulvo ocraceo, con macchie scure, diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo e in altre regioni dove esistono specie del genere Olea. Intacca i frutti dell’olivo ed è uno degli insetti più dannosi. Gli adulti compaiono ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).