autotrofo
Stefania Azzolini
Organismo che non ha bisogno di molecole organiche provenienti da fonti esterne né per ricavarne energia né da utilizzare come materiale da costruzione. Esso è in grado di [...] da solo’. Gli organismi autotrofi possono dividersi in fotosintetici e chemiosintetici. I fotosintetici, tra cui le piante e parecchi iniziò una sorta di competizione: le cellule che erano in grado di fare un uso efficiente delle limitate fonti di ...
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bussola biologica
Meccanismo psicobiologico utilizzato da molti migratori (Mammiferi, Uccelli e altre specie animali, sia invertebrate sia vertebrate) per orientarsi in base a stimoli ambientali come, [...] ), delle stelle (bussola biologica stellare) o il campo magnetico terrestre. I segnali fisici prodotti da recettori sensoriali specializzati vengono tradotti in segnali nervosi che convergono su particolari aree cerebrali dell’animale, soprattutto ...
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Ordine (Hymenoptera) di Insetti Pterigoti con oltre 120.000 specie. Di dimensioni e forma varia, hanno capo libero, occhi composti quasi sempre bene sviluppati, 3 ocelli, apparato boccale di tipo masticatore, [...] femmine (partenogenesi arrenotoca). Queste specie sono aplodiploidi, ovvero hanno maschi con corredo cromosomico aploide e femmine diploidi. In altri I. si ha la partenogenesi telitoca, con nascita di sole femmine, o la partenogenesi deuterotoca, con ...
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vagina anatomia e medicina Organo copulatore femminile, costituito da un canale muscolo-membranoso a cavità virtuale allo stato di riposo, esteso dalla vulva all’utero. È organo impari e mediano, situato [...] al quale la parete della v. si riflette a formare i fornici vaginali; tra i due estremi è compreso il corpo della vagina. Le pareti il plesso vaginale è l’insieme delle vene della vagina.
In condizioni fisiologiche la v. è umettata da una piccola ...
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Anatomia
Organo membranoso che, a guisa di sacco, riveste il cuore e l’origine dei grossi vasi. Consta di due porzioni intimamente connesse: una esterna, fibrosa, e detta appunto p. fibroso, in rapporto [...] cronico e portano di regola alla formazione di aderenze, parziali o totali, tra i due foglietti del p. e talvolta tra p. e organi vicini. La pericardite, in forma clinica primitiva, cioè con significato di manifestazione morbosa a sé stante, è ...
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vampiro antropologia Nelle leggende e credenze popolari, creatura demoniaca, che torna a rivivere ogni notte e, uscendo dalla propria tomba, aggredisce persone vive per succhiarne il sangue dal collo attraverso [...] le ferite prodotte dai due canini lunghi e aguzzi.
La credenza nei v. è diffusa in vaste aree del mondo, dall’Europa centrale e orientale (in particolare tra i popoli slavi e nella Transilvania) fino alla Cina, ed è documentata nelle antiche civiltà ...
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Forma natante, pelagica, caratteristica dei Celenterati. La m. presenta una tipica simmetria raggiata, in cui si distinguono 4 raggi principali (perradi) e, interposti fra questi, raggi secondari di diverso [...] loro spostamento nell’acqua. Dalla cavità centrale del celenteron (stomaco), situata alla base del manubrio, si originano i canali radiali, in numero corrispondente a quello dei raggi principali o a un suo multiplo, che si estendono fino ai margini ...
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Nome comune degli Insetti appartenenti all’ordine Odonati.
Emimetaboli, acquatici allo stato ninfale, terrestri in quello adulto, predatori principalmente di altri insetti. Capo mobile, ipognato, occupato [...] le grandi specie del genere Aeschna, assai diffuse, Libellulidi, che comprende tra gli altri i generi Libellula con L. depressa, comune in Italia, Crocothemis, Orthetrum, con specie europee, asiatiche, africane, Gonfidi, Cordulegasteridi.
Sottordine ...
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Superclasse (o infraphylum) di Vertebrati (Cranioti) provvisti di mascelle articolate e con organi olfattori pari (anfirini) e che si contrappongono agli Agnati, in cui la bocca è priva di strutture articolate [...] è il numero che si osserva nei Pesci ossei. È comunque errato ritenere che i Condroitti rappresentino un passaggio evolutivo precedente agli Osteitti, in quanto i più antichi fossili di questi ultimi precedono di circa 100 milioni di anni quelli di ...
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Mitologia
Nome che gli antichi Romani davano agli spiriti errabondi dei morti che in vita erano stati malvagi; Apuleio la considera una categoria particolare di Lemuri, dai quali, però, le l. si distinguono [...] e note forme larvali sono per es. quelle degli Insetti, e, tra i Vertebrati, quelle degli Anfibi. Le forme larvali si trasformano nella forma definitiva dell’adulto in maniere diverse e più o meno complicate: talora attraverso mute, con un passaggio ...
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i3
i3 pron. pers. m. e f. sing. (lat. ĭllī, dat. sing. di ille «egli»; cfr. gli2]. – Negli scrittori antichi, spec. in poesia, è stato talora adoperato invece di gli o le, come compl. di termine: se l’avversario d’ogne male Cortese i fu (Dante).