ballata
Ignazio Baldelli
Raffaello Monterosso
Il termine b. è usato da D. sempre in riferimento a una sua b.: Rime LVI 19, LXXX 2, Vn XII 9 (2 volte), 10 1, 11 5, 15 43 (ripreso al § 16, dove il termine [...] , di chiara derivazione dai siculo-toscani; e non si dimentichi che usano il novenario nella canzone sia IacopodaLentini, sia Guittone).
Il rilievo può assumere anche importanza filologica: tenuto anche conto della rima imperfetta nell'arcaica ...
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congedo
Ignazio Baldelli
. D. non dice nulla del c. della canzone nel De vulg. Eloq., ma l'interruzione dell'opera spiega probabilmente il silenzio. In Cv II XI 2-3, a commento del congedo di Voi che [...] canzone era mestiero a dire.
I siciliani si sono serviti del c. di rado (comunque, un esempio se ne ha già in IacopodaLentini, in Maravigliosamente), sempre nella forma di una stanza (per giustificare l'unico caso di c. uguale alla sirma in Pir meu ...
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figura
Fernando Salsano
Significa in astratto la " forma che definisce un corpo ", come in Cv III IX 6 Ben è altra cosa visibile, ma non propriamente.., sì come è la figura, la grandezza, lo numero, [...] È opportuno ricordare qui che nella lirica amorosa la distinzione della persona fisica dalla sua immagine o f. risale alla tradizione siciliana (IacopodaLentini Or come pote 12 " così per gli oc〈c>hi mi pass'a lo core, / no la persona, ma la sua ...
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Memoriali bolognesi
Mario Saccenti
bolognesi. Catalano de' Malavolti e Loderingo degli Andalò - i due frati godenti bolognesi che in If XXIII D. fa lentamente sfilare, gravati delle cappe rance (v. [...] a Fabruzzo e a Onesto, come di siciliani e di stilnovisti o giocosi toscani, daIacopodaLentini al Cavalcanti, da Cecco Angiolieri a Cino da Pistoia: a tal punto da costituire - pur con predominio di temi erotici e di gusto popolaresco e regionale ...
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antonomasia
Francesco Tateo
. Nella retorica classica e medievale, dove compare anche nella denominazione latina di pronominatio, a. è chiamata la figura retorica consistente nella sostituzione del [...] , sicché basta 'l Notaro per designare il famoso poeta siciliano IacopodaLentini (Pg XXIV 56), e 'l Guasco per indicare Clemente V ), e l'altra colorita immagine 'l mastin vecchio e 'l nuovo da Verrucchio (If XXVII 46), in cui l'a. si combina con la ...
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fino (fin che; infino; insino)
Riccardo Ambrosini
1. Di queste voci, che indicano il limite spaziale o temporale di un processo o di un oggetto, due sono i tipi formali, con o senza ‛ in ' iniziale. [...] XXVI 142, XXXIII 54 e Pd XXIX 5 (per una posizione eguale in poeti della scuola siciliana, cfr. IacopodaLentini Amor non vole 40 " 'nfin che ", Ruggerone da Palermo Ben mi degio 42 " 'nfin che ", Anonimo Si m'à conquiso Amore 73 " infin ch' ". Per ...
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Giuntina di rime antiche
Vittorio Russo
. Si usa indicare con questo nome un volume miscellaneo di rime, edito dalla stamperia fiorentina dei Giunti (per l'esattezza da Bernardo, figlio di Filippo Giunti, [...] dal nome degli autori, alcuni noti altri anche sconosciuti, come Franceschino degli Albizi, Fazio degli Uberti, Lapo Gianni, IacopodaLentini, Chiaro Davanzati, Ricco di Varlungo, Cione Baglioni, ecc.).
La G. è un testo d'importanza notevole per l ...
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Apulia
Pier Vincenzo Mengaldo
. Con questo nome D. designa in VE I X e XII tutto il territorio del regno angioino dell'Italia meridionale, a sud del Tronto e del Garigliano (cfr. Pd VIII 61 ss.), secondo [...] -37; asi I, carte 9, 37, 40, 42, 43, 44, 45, 46, 51, 58, 63; IV, carta 729; VIII, carte 1519, 1603; per IacopodaLentini ‛ apulo ': G. Folena, Cultura e poesia dei Siciliani, in Storia della lett. ital., I, Milano 1965, 277; M. Boni, D. e il Notaro ...
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FRANCESCO da Camerino
Franco Pignatti
Vissuto intorno alla seconda metà del XIII secolo, è il più antico rimatore marchigiano il cui nome compaia nei codici. Il manoscritto Vat. lat. 3793 della Bibl. [...] sonetto vuole infatti colpire il rimatore lucchese, paragonato alla cornacchia, che si è ammantato dei panni del "Notaio" (IacopodaLentini) il quale, se fosse vivo, lo spoglierebbe delle sue penne. L'ipotesi non inverosimile di una genesi bolognese ...
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pregio (prezzo)
Domenico Consoli
Del suo capostipite latino pretium (Cv I IX 3 sì come non si dee chiamare citarista chi tiene la cetera in casa per prestarla per prezzo, unica occorrenza in questa forma, [...] : dove il p. di un singolo uomo costituisce e avvalora la dignità di tutto il casato; per la coppia p.-onore, cfr. IacopodaLentini [D]iamante, né smiraldo 14 " e si l'acresca in gran pregio ed onore " e, con leggera variante - " chi vuole presio ed ...
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notaio
notàio (o notaro; ant. e region. nodaro) s. m. (f. -a, non com.) [lat. notarius (der. di nota «nota»), propr. «chi prende annotazioni durante un discorso», e nel lat. tardo «scrivano» al servizio di privati o della pubblica amministrazione...