Rime
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Vincenzo Pernicone
Tradizione del testo. - La qualità della trasmissione del testo delle R., così come si è andata effettuando nel corso dei secoli, e proprio per la circostanza di partenza [...] Lagia, Deh piangi meco, Sennuccio, la tua poca personuzza, Iacopo i' fui; la ballata In abito e il discordo Aï delle opere minori, in " Giorn. d. " XLII (1941) 45-70; B. Nardi, D. e la cultura medioevale, Bari 1941 (1949²); ID., Nel mondo di D., Roma ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Vita Nuova - Introduzione
Domenico De Robertis
È tra i caratteri certo più significativi dell'opera dantesca, ed elemento costitutivo di essa, la prepotente forza di autoaffermazione [...] a più d'una tenzone, a cominciare almeno da quella tra Iacopo Mostacci, Pier della Vigna e il Notaro a suo tempo ricordata in danteschi, Roma, Signorelli, 1936, pp. 1-137, e di B. NARDI, Dalla prima alla seconda «Vita Nuova», in Nel mondo di Dante, ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO D'ITALIA
AAntonio Padoa-Schioppa
Premessa. La prima metà del Duecento costituisce per la storia della scienza giuridica un'età d'intenso dinamismo creativo. Il metodo di studio [...] teorizzazioni dei canonisti di questa età, cf. P. Nardi, Le origini del concetto di 'Studium generale', ibid., Jacopo Balduini, N. Sarti, Un giurista tra Azzone e Accursio, Iacopo di Balduino (…1210-1235) e il suo Libellus instructionis advocatorum, ...
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Epistole
Manlio Pastore Stocchi
La silloge delle E. dantesche, nella estensione e nella disposizione fissate da E. Pistelli nella sua edizione del 1921 per la Società Dantesca Italiana e tuttora accolte [...] v), dove nell'estate 1394 ser Francesco di ser Iacopo Piendiberli da Montepulciano curò che gli fossero messi insieme in " Deutsches Dante- Jahrbuch " XXXVIII (1960) 51 ss.; B. Nardi, Il punto sull'epistola a Cangrande, Firenze 1960; ID, Saggi e note ...
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CAVALCANTI, Guido
Mario Marti
Nacque a Firenze, come risulta dalle attestazioni dantesche nel De Vulgari Eloquentia (“Guidonis de Florentia”, II, xii, 3; e cfr. anche I, xiii, 3); ma si ignora in quale [...] il 29 ag. 1300.
Al suo “pellegrinaggio” a San Iacopo di Compostella oltre che nel citato Compagni (I, 20) prega”). Ma due tappe capitali sono da una parte l’interpr. di B. Nardi, L’averroismo del primo amico di Dante, in Studi danteschi, XXV (1940), ...
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Stil nuovo
Mario Marti
Con questa formula scolastica la moderna storiografia della letteratura italiana significa i temi e i modi espressivi di un gruppo di giovani poeti toscani vissuti a cavallo dei [...] Pucciandone Martelli, in Mazzeo di Ricco, in Monte Andrea. E Iacopo da Lentini dice della sua donna che è "Angelica figura... / ); C. Bonnes, Il Dolce stil novo, Modena 1939; B. Nardi, La filosofia dell'amore nei rimatori italiani del Duecento e in D ...
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selva
Mirella Sabbatini
Eugenio Ragni
Il vocabolo, a parte un'occorrenza del Convivio, appare solo nella Commedia.
Il termine ha valore generico in If IX 69 un vento / ... che fier la selva, peraltro [...] contesto possono agevolmente inserirsi anche le chiose di Iacopo e di Benvenuto, che leggono selva come " B. Croce, La poesia di D. (1920), Bari 19568, 69 ss.; B. Nardi, Intorno al sito del Purgatorio e al mito dantesco dell'Eden, in " Giorn. d. ...
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Farinata
Mario Sansone
Appellativo di Manente degli Uberti, capopartito ghibellino, personaggio del C. X dell'Inferno.
Appartenente a nobile, ricca e antica famiglia ghibellina, figlio di Iacopo, nacque [...] se Farinata non parla del proprio peccato, egli lo serra nel proprio petto come il sepolcro serra lui ". E già il Nardi (1941) spianava la via alla nuova interpretazione, avvertendo nel canto di F. se non proprio la prevalenza delle ragioni morali e ...
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AZZONE (Azone, Azzo, Azo; in qualche documento Azzo Soldani, Azzolino; senza fondamento il prenome Domenico; dubbio il cognome Porci, senz'altro erroneo Ramenghi)
Piero Fiorelli
Fu sua patria, secondo [...] già defunto sono tutt'e due dei 1233, quanto perché Iacopo d'Ardizzone attesta, nel proemio della Summa feudorum, d 255-258, 293-296, 311 s., 370-375, 435-439; L. Nardi ed E. Orioli, Registro grosso, in Chartularium studii Bononiensis, I, Bologna 1909 ...
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MARCANOVA (da/de Mercatonovo), Giovanni
Daniela Gionta
Nacque presumibilmente a Venezia tra il 1410 e il 1418 da Tommaso o Tomeo Verarii, "camisarius", e da Lucia Marcanova, figlia del medico Giacomo [...] quello di Geremia di Ruspano insieme con lo studente in legge Iacopo Zeno, futuro umanista e vescovo di Padova. Il 9 marzo lettere ed arti, CXIV (1955-56), pp. 266 s.; B. Nardi, Un'importante notizia su scritti di Sigieri a Bologna e a Padova alla ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata non è seguito da altri: l’u. giorno...