Poeta (n. Todi - m. Collazzone 1306). È il mistico che diede alla poesia italiana le note più acute di un'esperienza religiosa vissuta nelle sue accese esaltazioni, nei suoi prorompenti entusiasmi e nelle [...] gli togliesse la scomunica. Benedetto XI lo liberò da questa e dalla prigionia; egli allora si ritirò nel convento di S. Lorenzo a Collazzone: dal Quattrocento è sepolto e venerato in San Fortunato a Todi.
Opere
È autore di circa 90 "laude" di ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] loro canto, la lauda, dapprima lirica, diviene poi drammatica, ed è all’origine del rinato teatro. Un contemporaneo di Dante, IacoponedaTodi, assume la materia e le forme della lauda per esprimere il suo animo energico e fervido di religiosità. 2.2 ...
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CORBINELLI, Iacopo
Gino Benzoni
Nacque a Firenze, il 12 dic. 1535, da Raffaello (di Pandolfò di Tommaso, forse quel "conte Raffaello Corbinelli" che spedisce, il 3 genn. 1537, da Pisa una lettera al [...] 'esegesi biblica, all'apprendimento dell'ebraico, alla lettura sistematica di s. Bernardo, all'edizione delle laudi di IacoponedaTodi (di cui l'affascina il "miscuglio di lingua"), alla versione in prosa ducentesca di Villehardouin, alla filologia ...
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BIANCO da Siena
Franca Brambilla Ageno
Fu il più fecondo autore di laudi del movimento dei poverelli di Cristo, fondato tra il 1360 e il 1362 dal mercante senese Giovanni Colombini e divenuto poi la [...] col bisogno di chiarire in essa le interne e contrastanti esigenze verso una più elevata forma di vita" (M. Casella,IacoponedaTodi, in Arch. roman., IV[1920] p. 297).
Nel B. ciò che critici illustri hanno giudicato effusione spontanea di sentimento ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] due-trecentesca (a partire dalle laudi di IacoponedaTodi). Persino le didascalie sono spesso scritte in col Notturno, scritto nel 1916 ma pubblicato solo nel 1921. D’Annunzio dà vita a una prosa lirica, in cui hanno grande importanza gli effetti ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] anisosillabiche con l’ottonario (tanto che si parla anche di otto-novenario) nella poesia giullaresca o religiosa (per es. in IacoponedaTodi): in questi casi il secondo accento è in prevalenza di 4ª, e viene a corrispondere all’accento di 3ª dell ...
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La ballata, la ➔ canzone e il ➔ sonetto rappresentano i metri lirici per eccellenza della tradizione letteraria italiana antica. Con ballata ci si riferisce in genere alla ballata antica (detta anche canzone [...] molto raramente il numero di versi della ripresa può differire da quello della volta.
Una variante non troppo diffusa (ma riconducibile allo schema della ballata profana. È tipico di IacoponedaTodi e ricorre in innumerevoli testi, d’autore e anonimi ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Facetus, Orfino di Lodi), chi compose satire e canzoni goliardiche (Buoncompagno, Morando da Padova), chi levò cantici (Tommaso da Celano e IacoponedaTodi), varietà sconosciuta all’Italia dei secoli precedenti. Tale poesia, sebbene di qualità non ...
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Componimento poetico di argomento religioso e di carattere popolare, proprio della letteratura italiana medievale. Nacque probabilmente fra l’Umbria e la Toscana (Iacopone, Guittone), si diffuse largamente [...] in lasse monorime, la l. assunse una forma metrica peculiare nel corso del Duecento, soprattutto ad opera di IacoponedaTodi.
Le l. erano spesso musicate, specie quando avevano forma lirica o lirico-narrativa. Tra i molti laudari pervenutici ...
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Scrittore spagnolo (n. Huete - m. forse Madrid 1512 o 1513), francescano, vescovo di Sarda. Alla poesia popolare religiosa appartiene la sua prima opera nota: Coplas sobre diversas devociones de nuestra [...] forse anche s. Teresa e Giovanni d'Ávila. La sua opera poetica, il Cancionero (1508), appartiene più alla produzione oratoria che alla vera e propria poesia religiosa; pare indubbia l'imitazione di IacoponedaTodi, di cui riecheggia alcuni motivi. ...
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giullare
s. m. (raro il f. -aressa) [dal provenz. joglar, che è il lat. iocularis: v. giocolare1]. – 1. a. Personaggio tipico del tardo medioevo: giocoliere, saltimbanco, buffone e acrobata, esperto nell’arte di divertire il pubblico col canto,...
Stabat Mater
(lat. «stava la Madre»). – 1. Titolo (dalle parole iniziali) di una sequenza liturgica in onore della Madonna, attribuita a Iacopone da Todi, la cui recita è facoltativa secondo il Nuovo Messale Romano: consta di sei strofe esastiche,...