Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] e nella tradizione manoscritta, ma con incroci significativi: tra gli autori più antichi si ricordano Guittone d’Arezzo e IacoponedaTodi, l’autore maggiore in un insieme per lo più di anonimi, che utilizza anche spunti della poesia profana. La ...
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Per metrica si intende l’insieme delle regole che governano il discorso poetico (o in versi), in quanto distinto da quello in prosa (in antico, oratio soluta, sciolta dalle regole della versificazione). [...] metrico di base. Così, in particolare, avviene nel cosiddetto otto-novenario delle laudi (tipico, tra gli altri, di IacoponedaTodi), che contempla l’alternanza sullo stesso livello (e, almeno a prima vista, senza speciali regole: per quanto alcune ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] due-trecentesca (a partire dalle laudi di IacoponedaTodi). Persino le didascalie sono spesso scritte in col Notturno, scritto nel 1916 ma pubblicato solo nel 1921. D’Annunzio dà vita a una prosa lirica, in cui hanno grande importanza gli effetti ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] figlio, quanto mi costi!
(20) O figlio, figlio, figlio, figlio, adorato giglio (IacoponedaTodi, Laude)
(21) Sì: figlia, vieni meco (G. Giraud, La figlia obbediente)
È da rilevare, infine, l’uso esteso di padre, madre, sorella come appellativi per ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] Facetus, Orfino di Lodi), chi compose satire e canzoni goliardiche (Buoncompagno, Morando da Padova), chi levò cantici (Tommaso da Celano e IacoponedaTodi), varietà sconosciuta all’Italia dei secoli precedenti. Tale poesia, sebbene di qualità non ...
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D (eufonica)
Si definisce eufonica la d delle forme ed (per e) e ad (per a). La definizione è legata all’idea che questa d serva a creare “un bel suono” (eufonico viene dal greco euphonìa ‘suono armonico’), [...] trova la sua origine nelle consonanti finali delle basi latine et (da cui l’italiano e), ad (italiano a) e aut ( (Marco Polo, Milione)
Voglio ched el conosca la falsanza (IacoponedaTodi, Laude)
Valore eufonico poteva avere anche l’uso della r in ...
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giullare
s. m. (raro il f. -aressa) [dal provenz. joglar, che è il lat. iocularis: v. giocolare1]. – 1. a. Personaggio tipico del tardo medioevo: giocoliere, saltimbanco, buffone e acrobata, esperto nell’arte di divertire il pubblico col canto,...
Stabat Mater
(lat. «stava la Madre»). – 1. Titolo (dalle parole iniziali) di una sequenza liturgica in onore della Madonna, attribuita a Iacopone da Todi, la cui recita è facoltativa secondo il Nuovo Messale Romano: consta di sei strofe esastiche,...