Medico (Windford-Eagle 1624 - Londra 1689). È considerato, per aver dato vita a una nuova scuola clinica basata sullo studio accurato e obiettivo della sintomatologia, il più rappresentativo esponente [...] inglese della scienza medica del sec. 17º. Egli, in un'epoca in cui iatrofisici e iatrochimici disputavano fra loro sempre più allontanandosi dall'osservazione diretta del malato, riaffermò la necessità di riportare la medicina sulla strada dell' ...
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BONOMO, Giovanni Cosimo
Giorgio Stabile
Nacque a Livorno il 30 nov. 1666 da Stefano, uno speziale francese, e da Barbara Boccacci. Nel 1676 intraprese, sotto la guida di D. Zerilli, gli studi di medicina [...] .
Rispetto alle dottrine tradizionali che vedevano nella scabbia gli effetti di una discrasia umorale, ovvero, con gli iatrochimici, una espurgazione dei sali corrosivi contenuti nella linfa, il B. sosteneva l'origine unicamente acarica della scabbia ...
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BECCARI, Iacopo Bartolomeo
Mario Crespi
Aldo Gaudiano
Nacque a Bologna il 25 luglio 1682 da Romeo, speziale, e da Flaminia Vittoria Maccarini. Molto presto coltivò le lettere e la poesia; a 15 anni [...] alla chimica pura e da questa, attraverso ricerche di fotochimica, allo studio dei fenomeni fisici. Mentre Paracelso e gli iatrochimici erano arrivati dalla medicina alla chimica attraverso lo studio dei farmaci, egli seguì una strada diversa, che si ...
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GIACOMINI, Giacomandrea
Amilcare Carpi de Resmini
Nato a Mocasina di Calvagese, presso Brescia, il 16 apr. 1796 da Pietro e da Domenica Andreis, dopo aver studiato a Desenzano prima e a Verona poi, [...] ); e quelle di carattere fisiopatologico e diagnostico che, al di là dell'avversione per le analisi di laboratorio che gli iatrochimici tendevano a valorizzare (VIII, pp. 60-85), consentirono di attribuire il significato di spia dell'esistenza di un ...
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BORSIERI DE KANILFELD, Giambattista
Paolo Casini-Ugo Baldini
Nacque a Civezzano (Trento) il 18 febbr. 1725 da Francesco, di antica nobiltà trentina, e da Maddalena Pellegrini. Ebbe infanzia travagliata: [...] delle febbri di origine greca se ne erano aggiunte nei secoli XVI e XVII molteplici altre, proposte dagli iatrochimici, dagli iatromeccanici e da altre scuole mediche. Ciascuna teoria adottava una nomenclatura e, spesso, una classificazione diversa ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. L'anatomia patologica e la clinica
Giuseppe Ongaro
L'anatomia patologica e la clinica
La riforma cinquecentesca dell'anatomia costituì la condizione indispensabile [...] delle lesioni osservate nel cadavere, è dato dal concetto di 'tubercolo', creato nel XVII sec. dal più importante esponente della iatrochimica, Franz de le Boë (Sylvius, 1614-1672) che, fondandosi sulle autopsie da lui eseguite su cadaveri di tisici ...
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Farmaco
Vittorio Alessandro Sironi e Vittorio Erspamer
Il termine farmaco indica ogni sostanza, inorganica od organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni [...] d'essere 'senza rimedi'. L'ottica iatromeccanica privilegia le parti solide dell'organismo (solidismo), la prospettiva iatrochimica le parti fluide (umoralismo): riemergono, rinnovandosi, antiche teorie. Con sapiente sincretismo G.B. Morgagni elabora ...
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Medicina
Nicola Dioguardi e Riccardo de Sanctis
La medicina è la scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e prevenzione. Pratiche terapeutiche e sistemi che riguardano la salute [...] medicina popolare. Fra Cinque e Seicento sorsero altre correnti di pensiero medico, tra loro contrapposte, come le scuole degli iatrochimici e quella degli iatrofisici: chi, come i paracelsiani, voleva ridurre le malattie a una lettura chimica, chi ...
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iatrochimica
iatrochìmica s. f. [comp. di iatro- e chimica]. – Dottrina medica sorta nel 16° sec. con Paracelso (1493-1541), il quale pose alla base della terapia sostanze chimiche, naturali o sintetiche, capaci di ripristinare i fenomeni...
iatrochimico
iatrochìmico agg. [comp. di iatro- e chimico] (pl. m. -ci). – Relativo alla iatrochimica: la dottrina i.; l’interpretazione i. dei fenomeni biologici.