(lat. Iberi, Hiberi) Nome attribuito dapprima agli abitanti della parte orientale della Spagna prelatina (distinti dai Tartessi, abitanti nella zona meridionale) e poi esteso a tutta la penisola. Pur [...] di questa produzione è dubbia e controversa. Per statue di grande bellezza si è supposta la presenza in terra iberica di artisti stranieri: è il caso della famosa Dama di Elche, busto policromo di donna con elaboratissima acconciatura (databile ...
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ENSÉRUNE
J. Jannoray
Centro archeologico, già oppidum della Gallia meridionale, situato nella zona compresa tra Narbonne e Béziers (le due città furono in origine centri gallo-romani), sulla via che [...] di tipo agricolo, che è apparentata, dalla fine del Neolitico, sia a quella dei Liguri oltre il Rodano, sia a quella degli Iberi al di là dei Pirenei. L'assenza di resti hallstattiani mostra che il suo sviluppo nella Gallia meridionale non è stato ...
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TARRACONENSIS, Hispania
G. C. Susini
Provincia romana. - Questo nome divenne ufficiale per l'antica provincia dell'Hispania Citerior solo a partire dal III sec. d. C., quando l'Asturia e la Callaecia [...] dopo l'Africa proconsolare e l'Egitto costituisce la provincia più vasta di tutto l'Impero- sin dall'epoca delle campagne iberiche degli Scipioni e della prima costituzione della provincia, avvenuta nel 197 a. C. con la nomina di un pretore residente ...
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GEORGIA, civiltà della
S. J. Amiranasvili
Le ricerche scientifiche degli ultimi anni hanno permesso di stabilire che il nucleo fondamentale della popolazione della Georgia è autoctono ed ha sempre occupato [...] una necropoli dei reguli (pitiach) di Armazi, con un ricchissimo inventario che illumina di chiara luce la cultura artistica dell'Iberia nei secoli I-IV d. C. Vi sono stati trovati grandi sarcofagi, tagliati in blocchi monolitici, il cui inventano ...
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LAMPADA e LAMPADARIO
M. Bernardini
Il termine l. indica tutti i manufatti - a uno o più lumi - destinati alla diffusione di luce artificiale; il loro raggruppamento costituisce il lampadario.Per il [...] piede assai basso in vetro intagliato e montatura in argento recante un'iscrizione votiva in greco del vescovo Zaccaria degli Iberi; essa presenta la superficie esterna decorata da un motivo a dischi di origine sasanide, forse adottato da artefici ...
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IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] alla civiltà mediterranea. Ciò fu dovuto non solo ai contatti con i colonizzatori fenici e greci, ma anche ai mercenari iberici che servirono nelle armate cartaginesi di Sicilia e perfino di Grecia. Ed è contrastante con l'arte dei Celti peninsulari ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] nel 1991, vide l'inaugurazione, a Madrid, della i Biennale dell'architettura spagnola (una selezione della migliore architettura iberica dell'ultimo decennio). E. biennali di architettura si sono diffuse con successo anche nell'America latina, a San ...
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iberico
ibèrico agg. [dal lat. Iberĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Degli Iberi (v. ibero) e del territorio da essi abitato (anticam. Iberia, oggi penisola iberica, la più occidentale delle penisole europee che si protendono nel Mediterraneo): popolazioni...
iberismo
s. m. [der. di ibero, iberico]. – In linguistica, vocabolo, locuzione o costrutto proprî di una delle lingue della Penisola Iberica (antica o moderna), soprattutto in quanto penetrati in altra lingua.