Poeta e letterato musulmano in lingua araba, soprannominato Badī‛ az-Zamān (il Meraviglioso dell'epoca), nato a Hamadhān in Persia e in Persia vissuto e morto (398 èg., 1008 d. C.).
Diede la forma definitiva [...] anche molte sue lettere in prosa ricercata e poesie liriche. Traduzioni francesi di alcune sue maqāmāt si trovano nelle crestomazie arabe del Silvestre de Sacy (2a ed., Parigi 1826-1827) e del Grangeret de Lagrange (Parigi 1828); la raccolta completa ...
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Medico, nato ad al-Ahwāz in Persia nella prima metà del sec. X, morto nel 994 d. C. Fu medico del sultano buwaihide ‛Aḍud ad-Dawlah, al quale dedicò un trattato di medicina intitolato al-Malikī, cioè " [...] ed è infatti per il suo valore pratico superiore a tutti gli altri, deriva da fonti greche e arabe, ma contiene interessanti osservazioni originali che rivelano nell'A. un medico esperto. La prima edizione latina è quella di Venezia (1492) per opera ...
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Scrittore arabo libanese, nato a el-Fureikah nel 1876, ivi morto il 13 settembre 1940. Visse a lungo negli S. U. e assimilò quella lingua e cultura, pur senza dimenticare quella materna.
Una raccolta di [...] con le forze nuove dell'arabismo nacque la nota sua opera Mulūk al-‛Arab (I re degli Arabi, Beirūt 1924-25, voll. 2), utilizzata poi da ar-R. stesso in varî suoi libri in inglese, su Ibn Sa‛ūd e l'Arabia Sa‛ūdiana. Irrequieta tempra di giornalista ...
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. Poeta arabo preislamico della tribù dei Tamīm, nato nel 530 dell'e. v. circa, morto nel 620 circa. Della sua vita poco è conosciuto; egli è ritenuto da alcuni come uno dei più grandi poeti preislamici; [...] sono famose le sue descrizioni, specialmente di cacce e di armi. Fu suocero del celebre poeta Zuhayr Ibn Abī Salmà (v. arabi: Letteratura).
Bibl.: R. Geyer, Gedichte und Fragmente des' Aus b. Hajar, in Sitzungsber. der Akademie der Wissensch. in Wien ...
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Poeta arabo, di lontana origine beduina, nato nel 130 èg. (747-748 d. C.) nella Mesopotamia meridionale, morto nel 210 èg. (825 d. C.). Visse alla corte degli ‛Abbāsidi, dei quali godé il favore con il [...] edite da L. Cheikho (Shaikhū) a Beirut (1ª ed. 1887, 4ª ed. ampliata 1914). (v. arabi: Letteratura).
Bibl.: Si veda, oltre alle storie della letteratura araba, A. v. Kremer, Culturges. des Orients unter den Chalifen, Vienna 1875-77, II, pp. 372-3777 ...
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. Poeta arabo preislamico, di nobile famiglia cristiana di al-Ḥīrah, nella Babilonide, la quale ebbe importanti incarichi alla corte dei Lakhmidi. Ricevé l'educazione dei nobili persiani, ed ebbe favore [...] padre al-Mundhir IV. Fu poi dallo stesso an-Nu‛mān imprigionato, per false accuse mossegli dai suoi nemici, e morì in carcere nel 604 circa. La poesia di ‛Adī ibn Zaid è per lo più bacchica, ed è modello assai spesso imitato dai poeti posteriori (v ...
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. Soprannome con cui sono noti otto poeti dell'antichità araba e che generalmente s'interpreta "l'eccellente". Il più famoso è an-Nābighah adh-Dhubyānī Ziyād ibn Mu‛āwiyah (v. arabi: Letteratura, III, [...] p. 845), le cui poesie furono edite e tradotte in francese da H. Derenbourg (Le Dîwân de Nâbiga Dhobyânî, Parigi 1869; suppl. 1899). Rinomato poeta fu anche an-Nābighah al-Gia‛dī, morto verso il 70 eg. ...
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Ī ‛Alī ibn ‛Abd ar-Rahmān detto al-Ballanūbī, cioè nativo di Villanuova, fu buon poeta arabo-siciliano, morto in tarda età nel principio del sec. XII. Fuggì dalla Sicilia alla conquista normanna e si rifugiò [...] ; lo seguì poi quando egli fu deportato prigioniero in Africa, dopo la vittoria degli Almoravidi (v. arabi: Letteratura, § 37).
Bibl.: M. Amari, Bibl. Arabo-Sicula, Lipsia 1857 segg.; A. von Schack, Poesie und Kunst der Araber in Spanien und Sicilien ...
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Forma medievale europea del nome di Abū ‛Alī Yaḥyà ibn Ghālib al-Khayyāṭ, astrologo arabo musulmano morto nella prima metà del sec. IX, e allievo del famoso Messahala (Mā shā' Allāh). Fiorì verosimilmente [...] questa seconda traduzione fu stampata a Norimberga nel 1546 e 1549 In alcuni manoscritti latini il nome al-Khayyāṭ, sotto il quale gli Arabi preferiscono citare l'autore, è storpiato in Alghihac, oppure tradotto esattamente con sarcinator ("sarto"). ...
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Ī ‛Abdallāh ibn ‛Omar al-Baiḍāwī è noto tra gli scrittori arabi specialmente per un suo famoso commento al Corano, che gode di grande favore presso i sunniti. Scrisse anche di diritto e di metafisica, [...] e compose, in persiano, una storia universale. Morì forse nel 716, 1386 della nostra era (v. islamismo).
Bibl.: Beidhawii Commentarius in Coranum ex codd. Paris., Dresd. et Lips., ed. H. O. Fleischer, ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
saudita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo alla dinastia di Ibn Sa’ūd (c. 1880-1953), al territorio e alla popolazione soggetti a tale dinastia, da cui ha avuto nome nel 1932 il regno dell’Arabia Saudita, che comprende la parte...