Khuwarizmi, al-
Khuwārizmī, al- nome con cui è noto Muḥammad ibn Mūsā (780 ca - Baghdad 850 ca) matematico, geografo e astronomo di cultura araba originario della provincia persiana del Khorasan. Visse [...] importante un altro scritto, grazie al quale si diffuse in Occidente il sistema posizionale indiano che, venuto a conoscenza degli arabi, prese da essi il nome: la scrittura posizionale dei numeri, che assegna valori differenti a una stessa cifra in ...
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Albumasar
Massimo Miglio
È citato così da D. l'astronomo e astrologo arabo Abū Ma῾ shar Ia῾ far ibn, vissuto nel IX secolo. Nato a Balkh nel Khorāsān orientale, studiò a Bagdad astrologia e astronomia, [...] vantaggio anche dalle conoscenze astronomiche allora vive a Bagdad. Divenne in breve la principale autorità in astrologia tra gli Arabi.
La sua opera più importante, l'Introductorium in Astronomiam (Kitâb al- mudkhal al Kabîr ila ῾ ilm abkam an ...
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Weizmann, Chaim
Scienziato e politico israeliano (Motal 1874-Rehovot 1952), primo presidente di Israele. Nato nella Russia zarista, nell’attuale Bielorussia, docente di chimica a Ginevra, nel 1910 divenne [...] Balfour sulla Palestina (1917). Dopo aver ricercato un accordo con Faysal ibn Husain (➔ Faysal I) per la convivenza di arabi ed ebrei nel progettato regno arabo (1919), fu presidente dell’Organizzazione sionista quasi senza interruzione, dal 1921 ...
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Zanzibar Isola dell’Oceano Indiano (1660 km2 con 719.000 ab. nel 2006), presso la costa dell’Africa centro-orientale, da cui la separa il canale omonimo (largo soli 50 km), politicamente compresa nella [...] , l’isola vera e propria, e la cui classe dominante era costituita da Arabi dell’Hadramaut e dell’Oman. Esso si mantenne per oltre 5 secoli, e , Z. entrò a far parte del vasto dominio di Sa‛īd ibn Sulṭān, imām dell’Oman. Ma morto Sa‛īd nel 1856, i ...
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Denominazione, sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° sec., ed estesa poi alle due altre religioni monoteiste, ebraica e musulmana, per indicare genericamente i movimenti, dapprima [...] luogo, ma anche l’epopea politico-militare della confraternita algerino-libica fondata da Muḥammad ibn ‛Alī al-Sanūsī. Più ancora, in Arabia Saudita e poi in Libano, lo stesso potente movimento wahhabita può essere considerato anticipatore delle ...
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Orientalista italiano (Venezia 1886 - Roma 1967). Professore in diverse università, è stato uno dei maggiori cultori degli studi islamici e semitici in Italia. Di famiglia ebraica, antifascista, fu destituito [...] neopunica e della storia ebraica, ma soprattutto della storia e filologia arabo-musulmana (Studî sul califfato di ῾Alī, 1913; Le livre des chevaux d'Ibn al-Kalbī et Ibn al-῾Arābī, 1927; Il califfato di Mu῾āwiya in Balādhurī, 1937). Numerosi gli ...
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Città ( 2.801.481 ab. al 2004; 3.150.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana) dell'Arabia Saudita, sulla costa orientale del Mar Rosso, nella piana deserta che ha nome Tihāma. È ancora [...] dei califfi tra i sovrani d'Egitto e quelli degli stati arabi (nei secc. 13°-14° fu stabile possesso dei Mamelucchi dic. 1925 vi si rifugiò, con l'appoggio inglese, lo sceriffo Ḥusein, re del Ḥigiāz, sino alla presa della città da parte di Ibn Sa‛ūd. ...
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Lingua comprendente in senso lato i dialetti della Provenza, della Linguadoca, della Guascogna, del Périgord, del Limosino e dell’Alvernia, oggi sopraffatti dalla diffusione del francese.
Linguistica
Come [...] bz ecc.), insieme con altre forme più complesse, si trova nel canzoniere del poeta arabo-andaluso Ibn Quzmān ma è possibile rintracciarne sporadici esempi anche in poeti arabi più antichi (fin nel 9° sec.), tanto che si potrebbe supporne la precoce ...
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Re di Giordania (‛Ammān 1935 - ivi 1999). Asceso al trono nel 1952, il suo regno garantì al paese una forte stabilità politica e inserì la Giordania nel blocco dei paesi arabi moderati. Riconosciute le [...] , l'11 ag. 1952, quando il padre Ṭalāl ibn Abdūllāh fu deposto per incapacità mentale, e assunto effettivamente il lato e la resistenza palestinese dall'altro. Alla conferenza della Lega Araba tenutasi ad ‛Ammān nel nov. 1987, Ḥ. si adoperò per ...
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Éusain (italianizz. Hussèin o Ussèin) ibn Öalàl. – Re di Giordania (‚Ammàn 1935 - ivi 1999). Proclamato re, ancora minorenne, l’11 ag. 1952, quando il padre Öalàl ibn Abdùllàh fu deposto per incapacità [...] un ruolo di mediazione fra Stati Uniti e Israele da un lato e la resistenza palestinese dall’altro. Alla conferenza della Lega Araba tenutasi ad ‚Ammàn nel nov. 1987, É. si adoperò per la riconciliazione fra Siria e Iraq e per l’appoggio a quest ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
saudita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo alla dinastia di Ibn Sa’ūd (c. 1880-1953), al territorio e alla popolazione soggetti a tale dinastia, da cui ha avuto nome nel 1932 il regno dell’Arabia Saudita, che comprende la parte...