ḤUSAYN, Ibn Ṭalāl
Guido Valabrega
(App. III, I, p. 819; IV, II, p. 140)
Dalla fine degli anni Settanta la politica di Ḥ. non ha perso di vista l'obiettivo del recupero dei territori occupati. Per questo, [...] paese del Golfo e contro Israele, ha evitato la contrapposizione con Baghdād, pur sfuggendo a una polemica frontale con i paesi arabi moderati, con Washington e con l'ONU. Ciò gli permise − dopo le tensioni e i combattimenti nel Golfo del 1990-91 ...
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IRCANIA
Antonino Pagliaro
È il nome di una satrapia dell'antico impero persiano (nelle iscrizioni varkāna, nell'Avesta vəhrkāna, negli scrittori greci ‛Υρκανία) posta fra la Media e la Margiana, il [...] le invasioni degli Unni bianchi. All'epoca della conquista araba l'antica Ircania, che i geografi medievali musulmani conquistata nel 98 èg., 716 d. C., dagli Arabi al comando di Yazīd ibn al-Muhallab, governatore omayyade del Khorāsān. Solo da ...
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HAWWĀRAH
Francesco Beguinot
. Nome d'un importante gruppo di tribù berbere, del ramo degli Aurīghah, che nei varî adattamenti delle grafie europee appare anche nelle forme Hauara, Huwāra, Howāra, ecc.; [...] più volte insorsero e combatterono contro gli Aghlabiti, i Fāṭimiti, gli Arabi Benī Hilāl che invasero la Barberia nel sec. XI dell'era e Marocco.
Una parte di esse condotta da ‛Abd Allāh ibn al-Khaṭṭāb, emigrata nel Fezzān, vi costituì un principato ...
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ḤUSEIN ibn Ṭalāl (App. III, 1, p. 819)
Paolo Minganti
Per quanto oggetto di pressioni e di minacce anche alla sua persona, Ḥ. continuò con coraggio e ostinazione la sua politica di difesa del regno di [...] vecchia Transgiordania, H. non rinunciò ai tentativi di conservare i territori transgiordanici. La sua proposta di un Regno arabo unito (marzo 1972), formato dalla federazione, sotto la Corona, della Giordania, con capitale ‛Ammān, e di una regione ...
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ḤAMMĀDITI (arabo Banū Ḥammād)
Francesco Beguinot
Nome d'una dinastia fondata da Ḥammād ibn Bulugghīn (comunemente scritto Bologguin dai Francesi) che nel sec. XI e parte del XII d. C. dominò in una zona [...] il sec. X dell'era volgare, guidata dal suo capo Zīrī ibn Mennād, appoggiò i Fatimiti (v.), sì da ereditarne il potere quando troppo esposta ai colpi dei Berberi nomadi e specialmente degli Arabi sopravvenuti nell'Africa del nord con l'invasione dei ...
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HAMMER-PURGZTALL, Joseph von, barone
Carlo Alfonso Nallino
Orientalista austriaco, nato a Graz il 9 giugno 1774, morto a Vienna il 23 novembre 1856. Quale funzionario della carriera diplomatico-consolare, [...] punto di vista orientalistico è la sua versione poetica del "divano" arabo di al-Mutanabbī (Vienna 1824) e senza valore l'altra, pure poetica, del poema mistico di Ibn al-Fārid (Vienna 1854), al pari dei sette enormi volumi della Literaturgeschichte ...
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‛OMAR (arabo ‛Umar)
Giorgio Levi Della Vida
Nome di due califfi arabi. Il primo, ‛Omar ibn al-Khaṭṭāb, una delle più potenti personalità dell'Islām primitivo, passò all'improvviso da una vivace opposizione [...] designò a succedergli. Durante il suo califfato (13-23 eg., 634-644 d. C.) si compirono le prodigiose conquiste arabe (v. arabi: Storia), cui ‛Omar non partecipò direttamente, dirigendone l'andamento da Medina. A lui è dovuta la prima organizzazione ...
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RUGGERO Frugardo o dei Frugardi (noto sotto il nome di Ruggero di Salerno, Rogerius Salernitanus)
Arturo Castiglioni
Chirurgo, vissuto nella seconda metà del sec. XII, sicuramente il maestro più insigne, [...] di Alessandro di Tralles e di Paolo d'Egina, ma conobbe sicuramente anche l'opera dei chirurghi arabi e specialmente quella di ‛Alī ibn al-‛Abbās. Le sue osservazioni sulla patologia e la cura chirurgica delle malattie e delle lesioni del ...
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GOEJE, Michael Jan de [pron. ghuje]
Giorgio Levi Della Vida
Arabista olandese, nato a Dornryp in Frisia il 13 agosto 1836, morto a Leida il 17 maggio 1909, professore in quell'università dal 1866. Discepolo [...] al-Walīd 1875; il Libro della poesia e dei poeti di Ibn Qutaybah, 1904), curò la 3ª edizione della grammatica araba di W. Wright (1896-98) e parte del catalogo dei manoscritti arabi di Leida (1865-1906). Minore, ma pur sempre notevole, fu l'attività ...
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ZANĀTAH (dialettalmente Zenātah)
Francesco Beguinot
Nome di forma araba di uno dei maggiori gruppi berberi, riconnesso dai genealogisti col ramo etnico dei Ḍarīsah, e che nella storia della Barberia [...] 'antichità, gli Zanātah del Medioevo, i grandi nomadi arabi dei tempi moderni, siano la stessa gente che ha i linguaggi parlati dagli Zanātah ancora berberofoni, v. berberi.
Bibl.: Ibn Khaldūn, Histoire des Berbères (trad. De Slane), Algeri 1852-1856, ...
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wahhabismo
〈vaa-〉 (o wahabismo) s. m. [dal nome del fondatore del movimento, Muhammad ibn ‘Abd al-Wahhāb (1703-1792)]. – Denominazione (originariamente polemica) di un indirizzo religioso musulmano di tipo dogmatico e radicale, fondato alla...
saudita
agg. e s. m. e f. (pl. m. -i). – 1. agg. Relativo alla dinastia di Ibn Sa’ūd (c. 1880-1953), al territorio e alla popolazione soggetti a tale dinastia, da cui ha avuto nome nel 1932 il regno dell’Arabia Saudita, che comprende la parte...