Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] esistere per l'altro nel reciproco riconoscimento, il centro della teologia cristiana è allora la giustificazione per fede, cioè l'opera con cui stampa dei suoi scritti e della libellistica e iconografia popolare su di lui. Ma sebbene il movimento ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] per portarvi le collette raccolte a favore di quei cristiani secondo un impegno precedentemente assunto (cfr. Gal. 2 cartiglio o libro, in riferimento ai suoi scritti, secondo un'iconografia propria agli evangelisti (rilievo eburneo, metà del 10° sec ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] e religiose è contestuale: soggetti sacri relativi all’antichità possono rientrare, dall’era cristiana nell’arte del mondo occidentale, nella grande e fortunata categoria iconografica dei temi p. pertinenti al mito, alla favola, alle leggende eroiche ...
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Fondatore del buddismo; di lui ci sono noti con grande approssimazione parecchi dati cronologici e biografici, sebbene la tradizione vi abbia innestato molti elementi fantastici ed edificanti, creando [...] un atteggiamento di solenne immobilità, soprattutto di persona un po' pingue.
Iconografia. - La figura di B. fu espressa nell'arte più antica a. C.) per mezzo di simboli; ai primi dell'era cristiana, con l'arte del Gandhāra e con quella di Mathurā si ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] , ricalcato sul De officiis ciceroniano, è il primo tentativo di sintesi dell'etica cristiana. Importanti, come documenti storici, le lettere.
Nell'iconografia A., effigiato come vescovo, ha per attributi: il libro, perché dottore della Chiesa ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] andando soggetti, per la loro stessa natura, a continue manipolazioni e aggiunte, alcune delle quali anche di mano cristiana proseguirono nel Medioevo.
Per l’iconografia delle S. come profetesse dell’avvento di Cristo nel mondo pagano ➔ profeta. ...
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trono Seggio, per lo più grandioso e riccamente decorato, sopraelevato dal suolo e spesso coperto da un baldacchino, sul quale prende posto un sovrano o altro personaggio di grande autorità e dignità, [...] e circostanze particolari. È anche attributo della divinità (pagana e cristiana), che s’immagina e si raffigura sedente sul t., segno il t., come attributo divino e regale, compare nell’iconografia del Cristo in maestà, della Madonna in t., di ...
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Arte risalente ai primi secoli del cristianesimo, dalle origini al 6° sec. circa, nei territori di tradizione figurativa classica. L’arte p. si pone infatti nell’ambito e in sostanziale continuità con [...] ; tuttavia vi fu nel periodo p. un’intensa elaborazione artistica relativa alla produzione cristiana. Questa fu sensibile soprattutto nel settore dell’iconografia, dove si passò all’elaborazione di temi specificamente legati alla nuova fede, dapprima ...
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Archeologo italiano (Roma 1893 - ivi 1960); prof. di archeologia cristiana all'univ. di Roma (dal 1942), si occupò di varî problemi di topografia, di architettura, di iconografia e di arte cristiana, da [...] Cividale, Zara, Aquileia, alle varie chiese romane. Tra i suoi studî: Cattedra di Massimiano e altri avori romano-orientali (1936-44); Studi e documenti sulla Roma sacra (2 voll., 1938, 1951); Monumenti ...
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ROMANICA, ARTE
Pietro Toesca
. Nella continuità dell'arte dal sec. X al XIII per tutta l'Europa occidentale ammettiamo la consueta divisione in due periodi - arte romanica, arte gotica - perché, sebbene [...] pittura e la scultura, anche con il loro repertorio iconografico. In Italia già nel sec. XI vanno più romane, ivi s. a.; V. Lampérez y Romea, Historia de la arquitectura cristiana española en la edad media, 2ª ed., Madrid 1930; G. Dehio, Geschichte ...
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maesta
maestà (letter. ant. maiestà, maiestade, maiestate) s. f. [dal lat. maiestas -atis, der. di maior «maggiore»]. – 1. Gravità nobile e solenne, autorità, grandezza che una cosa ha in sé o nell’aspetto, tale da ispirare riverenza o stupefatta...
pastore
pastóre s. m. (f. -a) [lat. pastor -ōris, der. di pascĕre «pascolare», part. pass. pastus]. – 1. a. Chi guida al pascolo ovini e caprini (meno spesso bovini) e ne ha la cura e il governo: fare il p.; la vita dei p.; l’adorazione dei...