Sindrome caratterizzata dall’esordio improvviso di un deficit neurologico focale di durata superiore a 24 ore e di origine vascolare (ingl. stroke). Si definisce invece attacco ischemico transitorio (TIA, transitory ischemic attack) un deficit neurologico focale di durata inferiore a 24 ore (➔ ischemia).
Epidemiologia
In Italia, l’incidenza di i. cerebrale è di 100.000 nuovi casi all’anno. Nei paesi ...
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penombra ischemica
Mara Cercignani
Porzione di tessuto cerebrale danneggiato da ictus, potenzialmente recuperabile tramite intervento tempestivo. L’evento scatenante in un ictus ischemico è il decremento [...] sia un indice della probabilità di risposta a trattamenti neuroprotettivi da parte dei pazienti colpiti da ictus ischemico. Il trattamento in questi casi consiste nella terapia trombolitica, una procedura non scevra da rischi (sanguinamento ...
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Medicina
Si dice di fenomeno connesso con la punta di un organo, e in particolare del cuore: ictus p., l’ictus cordis, cioè il battito cardiaco apicale.
Tecnica
Finimento metallico e, meno comunemente, [...] d’altra materia che si mette all’estremità di taluni oggetti solitamente allo scopo di proteggerli dagli urti o dal logorio che produce su di essi il continuo sfregamento.
In meccanica, asta di rinvio ...
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karōshi Termine giapponese adottato in medicina a livello internazionale negli anni 1990 per indicare la morte (giapp. shĭ) improvvisa (per es., da ictus cerebrale) insorta, con verosimile nesso di causalità, [...] dopo un prolungato sovraccarico lavorativo (giapp. karō), associato a frequente o subcontinuo coinvolgimento emotivo ...
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NERVOSO, SISTEMA
Giovanni Berlucchi
Stefano Ricci
Fabrizio Toccaceli
Claudio Massenti
Stefano Ricci
(XXIV, p. 609; App. II, II, p. 400; III, II, p. 239; IV, II, p. 567)
Neurofisiologia generale. [...] minimo aumento del rischio relativo per gli uomini, quantificabile in un valore di 1,25 circa. La mortalità a 30 giorni dall'ictus ischemico non supera il 15%, mentre circa il 50% dei pazienti sono ancora disabili dopo 6 mesi. In caso di minaccia di ...
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Composto chimico di formula C16H16ClNO2S. Sostanza oleosa, è un antiaggregante piastrinico che agisce inibendo l’aggregazione indotta da ADP (adenosindifosfato). Il suo impiego, sotto forma di idrogenosolfato, [...] si è diffuso come alternativa all’acido acetilsalicilico nella profilassi secondaria degli eventi cardiovascolari e cerebrovascolari in pazienti con precedente ictus, infarto miocardico o arteriopatia periferica. ...
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Eccessiva pressione esistente in determinate cavità o spazi organici contenenti liquidi (i. arteriosa, i. endocranica) o gas (i. del cavo pleurico, in caso di pneumotorace). Con riferimento al contenuto [...] un importante fattore di rischio cardiovascolare per malattie come l’infarto del miocardio, l’insufficienza cardiaca e l’ictus cerebri.
Poiché esiste una relazione diretta tra incidenza di malattie cardiovascolari e valori di pressione arteriosa fino ...
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AMPA
Acronimo di acido α-ammino-3-idrossi-5-metil-4-isossazol-propionico, molecola capace di interagire con specifici recettori ionotropici del glutammato selettivi per il Na+, i cosiddetti recettori [...] D-aspartato) sono coinvolti nella plasticità sinaptica, che è probabilmente fondamentale nei processi mnemonici. Negli ictus cerebrali ischemici, nella ipoglicemia grave, durante prolungati attacchi convulsivi, le concentrazioni di glutammato negli ...
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Diabete
Paolo Sbraccia
Dal greco diabaíno ('passo attraverso'), il termine 'diabete' indica due entità cliniche assai distinte, ma accumunate dal passaggio attraverso i reni di un eccesso di urina (poliuria): [...] il rischio di rottura della stessa che, se avviene nelle coronarie o nelle carotidi, determina rispettivamente infarto e ictus, mentre a livello delle gambe può essere responsabile di gangrena con rischio di amputazione.
Terapia
Terapia del diabete ...
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trombòsi Condizione morbosa caratterizzata dalla formazione di un trombo, cioè di una massa solida derivata dal sangue e presente a livello di un vaso del distretto arterioso o venoso. La sintomatologia [...] acuta e improvvisa del vaso interessato. A seconda del distretto interessato si può avere la t. delle coronarie, causa più frequente dell'angina pectoris e dell'infarto del miocardio, la t. delle arterie cerebrali, causa di ictus ischemico ecc. ...
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ictus
s. m., lat. (propr. «colpo, battuta»; pl., raro, ictus). – 1. Nella terminologia dei metricisti classici, il segno indicante la maggiore intensità di accento propria dell’arsi di un piede o di un metro e, talvolta, anche l’intensità...
aspirinetta
s. f. 1. Farmaco (acido acetilsalicilico a basso dosaggio) dalla prevalente funzione anti-aggregante, adibito alla fluidificazione del sangue per prevenire il rischio di ictus o altre criticità cardiovascolari. | In senso concreto,...