Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] la madre, rimasta sola dopo la morte del compagno, il conte Carlo Imbonati. Poté così frequentare gli idéologues francesi e avviare la corrispondenza con lo storico Claude Fauriel, suo interlocutore anche per questioni linguistiche e letterarie ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] Settecento inoltrato, da F. Bacone, T. Hobbes e G.W. Leibniz a J. Locke e a Lambert, fino alla s. degli Idéologues (A.-L.-C. Destutt de Tracy, J.-M. Degérando), purché si faccia attenzione alla sua sostanziale diversità rispetto alla s. come ‘scienza ...
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Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] , une qualification, qui convient à la langue, mais que n’a pas la valeur politique que les efforts des idéologues révolutionnaires tendent à lui imprimer («La parola Italia è una espressione geografica, una qualificazione che riguarda la lingua, ma ...
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GRASSI, Giuseppe
Claudio Marazzini
Nacque il 30 nov. 1779 a Torino da "poveri parenti", come si legge in una breve nota autobiografica pubblicata nel suo necrologio nell'Antologia di Firenze (1831), [...] non angustamente puristico. L'epistolario del Breme (che, viceversa, coltivò forti simpatie per il razionalismo linguistico degli idéologues) dimostra come questi rimproverasse al G. una posizione troppo accademica.
La prefazione al Saggio intorno ai ...
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