Scrittore francese (Parigi 1588 - ivi 1672). Erudito e profondo conoscitore dei classici, sostenne quella filosofia del dubbio, che si estendeva per tutto il Seicento francese, con acuta ironia; di questo [...] di Montaigne e di Charron, di sottolineare la radicale debolezza della ragione umana contrapponendo usi, costumi, dottrine dell'anima, mentre si profilano un modo di comportamento e un ideale di vita "scettico" in cui la morale viene distaccata dalla ...
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Stato dell’Asia centrale e orientale. Il nome proviene dal portoghese China, che i primi esploratori portoghesi appresero dagli Indiani o dai Malesi, e con ogni probabilità deriva da quello della dinastia [...] alla rivoluzione culturale, registrando il rafforzamento degli esponenti radicali all’interno del gruppo dirigente cinese (tra i ’. A tale tentativo di diffusione in C. di ideali propri della civiltà occidentale si contrappose, soprattutto dopo la ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] delle classi più elevate, senza intaccare la sostanziale e radicale aderenza popolare alla religione tradizionale e solo a partire ricercatezza formale e il suo delicato estetismo, dominato dall’ideale del mono no aware, la capacità di comprendere e ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] tra il 1765 e il 1767, sugli orientamenti dei nuovi ideali artistici del periodo preromantico. Anche H. van Alphen, autore più ha influenzato la rinascita dell’architettura nederlandese, in senso radicale, è stata quella di R. Koolhaas con l’OMA ...
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In arte e architettura, persona od oggetto che l’artista ritrae o riproduce, oppure esemplare preparatorio dell’opera finale. Nel linguaggio scientifico, costruzione schematica, puramente ipotetica o realizzata [...] diretta del comportamento delle soluzioni stesse, provocando un radicale mutamento nella prassi della ricerca. Infatti, l’analisi al m. è fatto nei termini e nel senso del ‘tipo ideale’ (Idealtypus, M. Weber), cioè di un costrutto mentale che risulta ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] Vildanden («L’anatra selvatica», 1884), al pugnace idealista subentra l’amaro simbolista religioso, dal segno scabro, seguire la via del realismo psicologico è C. Løveid, radicale in politica e modernista nella scrittura, impegnata in una personale ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] . Si possono considerare appartenenti a una letteratura lituana ‘ideale’ anche autori di lingua polacca come A. Mickiewicz, Intanto nella L. sovietica si assistette a un radicale cambiamento degli orientamenti letterari nel senso del ‘realismo ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] p., in tal senso, è una condizione ontologica radicale, caratterizzata dall’uni-totalità corpo-spirito: ogni essere capacità giuridica cessa e ciò che, in un significato materiale e ideale, rimane dopo la morte non può più essere soggetto, ma ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] quella degli antichi, e soprattutto corrisponde all'ideale di linguistica socievolezza cui L. sottopone tanto aspettative di felicità. Intorno a tali temi, impostano una interrogazione radicale le Operette morali, venti delle quali, il corpo dell' ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] culturale creatosi con il Romanticismo, a lui radicalmente estraneo. Nel riprendere ancora una volta i temi era possibile ripristinare quell'umanesimo integrale che era stato l'ideale del Rinascimento. Il Wilhelm Meisters Wanderjahre ("Gli anni del ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...