Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] della Chiesa, nella misura in cui realizza il ripristino degli ideali e dei valori della società cristiana. Solo al corpo pastorale, di uomini e di donne. Molti mettono in pratica radicali scelte di vita, entrando spesso in rotta di collisione ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] significativa del cattolicesimo liberale italiano per l’ideale al quale si ispira di una ‘religione l’esperienza di cappellano a S. Donato la sua analisi diviene più radicale. Il problema dei poveri, degli operai, dei lontani, le compromissioni del ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] , in cui la poesia è strumento critico, più o meno radicale, di rinnovamento civile, morale o religioso, a una cultura in tema in Giacosa (Tristi amori, 1887) o Praga (La moglie ideale, 1890), lontanissimi Manzoni e Pellico, è come se i cristiani d ...
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Sorelle d’Italia: presenze e immagini femminili
Cecilia Dau Novelli
Sommario: Angeli del focolare o suffragette fra Otto e Novecento. Il primo femminismo - Le cattoliche ▭ L’emergere delle donne nella [...] , elaborò tra il 1878 e il 1891 un vero e proprio ideale di famiglia cristiana, nel quale la donna era il cardine fondamentale, uomini sia le donne, ma per queste ultime era più radicale: un nuovo modo di vivere legato soprattutto all’uso di ...
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Il clero curato: modelli e sviluppi
Maurilio Guasco
Tra liberalismo e intransigentismo
A pochi anni di distanza dalla raggiunta Unità d’Italia sarebbero iniziate le discussioni sulla futura capitale, [...] ritmi di lavoro, le sue esigenze, i suoi modelli ideali. Rimaneva largamente diffusa una concezione tradizionale del sacerdozio, definito non del tutto graditi a quanti avevano fatto della radicalità della proposta evangelica quasi una norma di vita. ...
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Le riviste cattoliche/2: il primo Novecento
Sergio Apruzzese
Crisi modernista e risveglio religioso
Luogo di formazione e di confronto, la rivista fu il canale principale attraverso il quale passarono [...] una visione della vita e della politica alternativa all’idealismo assoluto di Giovanni Gentile, considerato il principale ostacolo sul piano filosofico per via del suo radicale immanentismo tendente a fagocitare il cristianesimo e incorporarlo nella ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] dei fautori di un impegno riformistico più radicale, come avvenne sul problema della natura giuridica nunziatura di Graz; la seconda si estinse nel 1578, ma ebbe un ideale prolungamento con l'istituzione, nel 1584, della nunziatura di Colonia.
Sin ...
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Dal socialcattolicesimo al clerico-moderatismo: esperienze politiche
Stefano Trinchese
Da Gioberti a Cavour
Il fallimento del tentativo neoguelfo nel 1848, che aveva invano tentato di conciliare le [...] occasione vicini alle posizioni diMinghetti e fedeli o prossimi all’ideale cavouriano in termini di libera Chiesa in libero Stato, non ottenuto il voto dei cattolici per frenare la minaccia radicale e socialista, contro pallidi impegni a sostegno dei ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] 5708".
Negli anni cinquanta la demografia del giudaismo era cambiata radicalmente rispetto all'inizio del secolo. La vita ebraica dell'Europa a quei libri della Bibbia che esaltano l'ideale della giustizia sociale e assegnano alla nazione ebraica ...
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Mito
Marcel Detienne
Genealogia di un sapere
Riflettere oggi sul mito significa anzitutto riconoscere, e in parte subire, il fascino che la mitologia e il suo immaginario, nel senso più comune della [...] del futuribile in cui lo storico concepisce se stesso come l'ideale del capo politico. Il suo intento non è di raccontare ciò sotto il nome di 'mitologia' e 'archeologia'. La critica radicale che la Repubblica muove, attraverso i poeti e gli autori ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...