Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] cui il più acuto indagatore dei segreti e dei sottintesi, e ideali ed ideologici, del Manzoni, Angelandrea Zottoli, assegna, giustamente, fatto di critica e di estetica, di un intemperante radicale in fatto di lingua, era prodotta da una necessità ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] morte di quanto sembra più vivente".
Una prospettiva meno radicale, più adeguata alle attese e alle possibilità di una contrapposizione dei motivi e dei metri; ne risulta un'autobiografia ideale in sé conclusa e con una sua morale, sul modello ...
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Romanzo poliziesco
Peppino Ortoleva
di Peppino Ortoleva
Romanzo poliziesco
Affinità elettive: il poliziesco e le scienze sociali
Romanzo poliziesco, detective story, romanzo giallo: le tre espressioni [...] , dove non c'è nessun mistero da ricostruire: "la storia ideale è quella che leggereste anche se mancasse la fine", come ha dei poliziotti. E viene messo direttamente in scena il dubbio radicale che tormenta il poliziesco dalla sua origine: se il ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] il ruolo e l'utilità della poesia e tracciare un profilo ideale di poeta, per poi dimostrare la funzione essenziale della "verisimile tirannico, anche se non si arriva a soluzioni radicali. Difensore intransigente della libertà, cui attribuisce un ...
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LANDO, Ortensio
Simonetta Adorni Braccesi
Simone Ragagli
Nacque a Milano da Domenico, originario di Piacenza e forse appartenente alla nobile famiglia Landi, e da Caterina Castelletta, milanese. L'anno [...] filorepubblicana la libera città-stato di Lucca, connubio ideale di erasmiana pietas religiosa, concordia civile e Westheimer, sottolinea, come già nel Dialogo, alcuni elementi sociali radicali. Il L. condanna la tirannide e la rapacità dei principi ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] più chiaramente profilarsi di fronte ai suoi occhi l'ideale d'una società dove la nobiltà piemontese sia trasformata magari esasperati e sempre più contrastati.
I problemi d'una riforma radicale, d'una volontà che scende dall'alto e che per agire ha ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] 401).
La decadenza di una famiglia e dei relativi ideali nobiliari e l'affermarsi contestuale di una vocazione umanistica costituiscono bonum" (Rotondi, p. 450); e a una più radicale svalutazione della "militia",soggetta ai soli istinti di rapina e ...
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DELLA SCALA (Scaligero), Giulio Cesare
Giorgio Patrizi
Sul luogo di nascita del D. e sul suo stesso nome è stato vivo, a lungo, un dibattito critico teso a far luce sulla reale identità di un letterato [...] .
L'opera del prestigioso umanista rappresentava il primo radicale attacco che un pensatore, vicino ma non organico alla d'altra parte non è della natura ma piuttosto di quell'ideale etico-estetico che è la natura più profonda delle cose e che ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] il G. finisce per configurarsi come il letterato ideale del principato mediceo, perfettamente integrato e funzionale al sono la spia di interessi più spiccati verso l'aristotelismo radicale, intriso di materialismo e sospetto di eresia. Il Porzio ...
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GIANNOTTI, Donato
Sergio Marconi
Primogenito di Lionardo, di mestiere orafo, e di Alamanna Gherardini, nacque a Firenze il 27 nov. 1492.
Il suo primo maestro fu Marcello Virgilio Adriani, discepolo [...] poi estraniati dalla Repubblica durante la sua fase più "radicale" e si erano quindi riavvicinati ai Medici. Chiaramente, un uomo pieno di fervore intellettuale. Coltivava ancora l'ideale repubblicano (in una epistola al cardinal Ridolfi, forse dell ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...