Nazione
Anthony D. Smith
Introduzione
Il termine 'nazione' compare per la prima volta nella lingua latina: i Romani designavano come 'nationes' le tribù distanti e selvagge, ma riservavano per sé l'appellativo [...] e proteiforme.Dalla dottrina centrale del nazionalismo testé descritta scaturiscono i tre principaliideali dei movimenti nazionalistici di tutto il mondo: l'ideale dell'autonomia, quello dell'unità e quello dell'identità nazionali.
1. Autonomia ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] insuperato per sincerità d’espressione e freschezza d’ispirazione. Le principali forme poetiche rappresentate nel Manyōshū sono la «poesia lunga» formale e il suo delicato estetismo, dominato dall’ideale del mono no aware, la capacità di comprendere ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] può essere percorso da grossi natanti fino ad Asunción. I porti principali, attraverso i quali ha luogo buona parte del commercio estero, sono megafauna pleistocenica. Il bisonte divenne la preda ideale dei cacciatori Folsom, e degli autori delle più ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] alluvioni del fiume. Le terre comprese fra i tre rami principali del delta, quelli secondari e i canali sono caratterizzate dalle mai sfavorevole a una loro unificazione: contro le aspirazioni ideali di una ristretta élite di intellettuali, il dato ...
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Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] risultava così costituito dall’unità monetaria, coniata o ideale, avente un valore corrispondente a un dato peso sec., è proseguito per vie diverse e si possono distinguere 3 correnti principali: una svedese (G. Myrdal, E.R. Lindhal ecc.), una ...
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Il complesso delle attività che si riferiscono alla ‘vita pubblica’ e agli ‘affari pubblici’ di una determinata comunità di uomini. Il termine deriva dal greco pòlis («città-Stato») e sulla scia dell’opera [...] gradualmente imposta la p. di massa, che ha i suoi attori principali nei partiti di massa (➔ partito). Alla fine del 20° sec. numero possibile». La concezione, che costituiva la base dell’ideale di J. Bentham, nella seconda metà del Settecento, era ...
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Successione di fenomeni diversi o di varie fasi dello stesso fenomeno che si ripetono nella medesima sequenza. Il termine indica anche il periodo di tempo necessario perché tali fenomeni o tali fasi si [...] se si vuole rilevare il profilo sinusoidale delle principali variabili macroeconomiche, per fasi successive d’ascesa vi sono attriti interni, avvengono reazioni chimiche ecc.) e la macchina è ideale si parla di ciclo limite; se il fluido è reale e la ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] quale è ai vertici di una regione che si conferma come la principale zona industriale e terziaria del Sud del paese. La Puglia è caratterizzata torno di tempo si venne appannando la tensione ideale che aveva caratterizzato il periodo precedente. Si ...
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MILLS, Charles Wright
Franco Ferrarotti
Sociologo statunitense, nato a Waco, nel Texas, il 28 agosto 1916, morto a New York il 20 marzo 1962. Ha studiato presso l'università del Wisconsin, a Madison, [...] scopre che la democrazia non è democratica a sufficienza e che gl'ideali americani, in sé validi, sono stati traditi dal punto di vista dell'applicazione pratico-politica.
Opere principali: The new men of power, New York 1948; White collar, ivi 1951 ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] capacità e abitudine acquisita dall'uomo come membro di una società".
La cultura non è più, o non è più principalmente, un ideale verso il quale gli individui tendono, bensì ciò che essi hanno acquisito in quanto membri di una società; diventa, in ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di opportunità, di armonia, e sim.: mettere,...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...