ideografia
ideografìa [Comp. di idea e -grafia] [LSF] Rappresentazione grafica di idee, cioè scrittura basata non su fonemi, vale a dire sui suoni articolati del linguaggio, ma su simboli significanti [...] un qualche contenuto mentale, com'è in scritture antiche (sumera, egiziana) e moderne (cinese, giapponese) e, in campo scientifico, nelle matematiche. ◆ [ALG] [FAF] I. logica: l'insieme di simboli con ...
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Song Jiaoren
Politico cinese (Taoyuan, Hunan, 1882-Shanghai 1913). Sostenitore delle idee rivoluzionarie di Huang Xing (1874-1916) e antimonarchico, si trasferì in Giappone (1904) e nel 1905 insieme [...] a Sun Zhongshan (1866-1925) fondò la Lega giurata (Tongmenghui), un’organizzazione mirante a rovesciare la dinastia mancese e instaurare la repubblica. Nel 1912, dopo la fondazione della Repubblica di ...
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negazione
Meccanismo di difesa con cui l’individuo gestisce pensieri o idee angosciosi mediante l’affermazione esplicita e contraria del contenuto angoscioso: per es., dire «Comunque non sono arrabbiato » [...] quando invece si danno evidenti segni verbali e non verbali di aggressività. Poiché nella n. il concetto o la percezione emergono alla coscienza in forma negativa, trattasi di meccanismo di difesa differente ...
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simpatia
Sentimento di inclinazione e attrazione istintiva verso persone, cose e idee.
Gli illuministi intesero il temine come capacità di comprendere e di essere solidali con i sentimenti altrui. F. [...] Hutcheson (1694-1746) individuò i concetti basilari delle relazioni umane nell’utilità, che guida le azioni delle persone, nella benevolenza, e appunto nella simpatia. Quest’ultima è posta da D. Hume (1711-1776) ...
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Seismit-Doda, Federico
Uomo politico (Ragusa, Dalmazia, 1825 - Roma 1893). Di idee repubblicane, laureatosi in giurisprudenza all’università di Padova, nel 1847 fu imprigionato dalla polizia austriaca [...] e quindi relegato in domicilio forzato a Trieste. Quando Venezia insorse nel 1848, riuscì a raggiungerla e offrì i suoi servigi al governo provvisorio. Combatté sotto le mura di Treviso e a Vicenza. Fu ...
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Sindrome psicotica caratterizzata da vivaci allucinazioni (uditive, visive, tattili, olfattive ecc.) e da idee deliranti associate a disturbi del pensiero e dell’affettività; a differenza della schizofrenia [...] e gravi; p. confabulatoria, dominata da falsificazioni dei ricordi e ricchezza di idee deliranti; p. fantastica (o demenza fantastica), caratterizzata da una florida produzione di idee deliranti e, a differenza delle altre forme, da rapido esito in ...
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Patriota (Caggiano, Salerno, 1755 - Napoli 1799). Giacobino, arrestato (1796) per le sue idee, fu due anni dopo rimesso in libertà; durante la repubblica partenopea, fu procuratore generale della Giunta [...] militare e giudice del Tribunale civile. Caduta la repubblica, fu giustiziato ...
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Scrittore olandese (Nieuwer-Amstel 1764 - Amsterdam 1845). Contribuì notevolmente alla diffusione delle idee kantiane; in seguito subì l'influsso di Schelling. Notevole la sua parodia della Zaïre di Voltaire. [...] Pubblicò inoltre una raccolta di poesie anacreontiche (1785), poi il dramma Van Rots e la tragedia Almanzor en Zehra (1804) ...
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Filologo tedesco (Parigi 1805 - Aarau 1873). Condannato ad Augusta per le sue idee liberali, si rifugiò a San Gallo e ad Aarau, dove fu bibliotecario. Si dedicò dapprima alla sinologia, poi attese a edizioni [...] critiche e lavori sulla storia della letteratura tedesca (Geschichte der deutschen Literatur, 1851-72) ...
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Teologo riformato (Lynn 1495 - Londra 1540). Esule in Germania per le sue idee luterane, fu poi adoperato da Enrico VIII tra il 1534 e il 1539 in varî negoziati (tra cui quello per il matrimonio con Anna [...] di Clèves). Ma dopo una polemica con S. Gardiner già suo protettore, finì sul rogo ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...