Clementis, Vlado
Politico e diplomatico slovacco (Tisevec, Slovacchia, 1902-Praga 1952). Deputato comunista dal 1934, dopo il crollo cecoslovacco del 1938-39 si rifugiò a Parigi e quindi a Londra dove, [...] nel 1942, divenne membro del Consiglio di Stato cecoslovacco. Di idee fortemente panslave (Panslavism: past and present, 1943), al ritorno in patria divenne sottosegretario agli Esteri e poi, dopo la morte di J. Masaryk, ministro (1948). Accusato di ...
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Fisico e filosofo della natura (Pisa 1564 - Arcetri 1642). Figlio maggiore di Vincenzo, musicista e teorico della musica e di Giulia Ammannati, trascorse la sua infanzia tra Pisa e Firenze (dal 1574). [...] nel giugno del 1624 per ben sei volte. G. rientrò a Firenze con la sensazione di poter ormai liberamente esprimere le sue idee intorno al moto della Terra. Nel gennaio 1630 completò il Dialogo sopra i due massimi sistemi, lungamente atteso. L'opera è ...
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Letterato (Saragozza 1702 - Madrid 1754). Dimorò a Napoli, dal 1729 al 1733; a Parigi si fermò dal 1747 al 1750 come segretario d'ambasciata. La sua Poética o Reglas de la poesía en general y de sus principales [...] especies (1737) deriva nelle idee generali dal Traité du beau (1715) del cartesiano J.-P. de Crousaz, ma è temperata dalla conoscenza di Castelvetro, Muratori, Crescimbeni, Gravina; nella seconda edizione (postuma, 1789), L. accentuò il carattere ...
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Teologo e storico protestante (Nürtingen, Württemberg, 1751 - Gottinga 1833); prof. (1781) a Stoccarda, poi (1784) a Gottinga, nel 1830 fu nominato consigliere dell'Alto Concistoro. È uno dei maggiori [...] rappresentanti della tendenza "pragmatica" della storiografia ecclesiastica, da lui trattata anche come storia delle idee religiose. Tra i suoi scritti: Geschichte der christlich-kirchlichen Gesellschaftsverfassung (5 voll., 1802-09); Geschichte des ...
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Spaventa, Bertrando
Filosofo e uomo politico (Bomba, Chieti, 1817 - Napoli 1883). Assunti gli ordini sacerdotali, nel 1840 si stabilì a Napoli e nel 1846 aprì con il fratello Silvio una scuola privata [...] di filosofia, che dovette presto chiudere. Avvicinatosi alle idee liberali e lasciata la veste sacerdotale, nel 1848, dopo l’abrogazione della costituzione da parte di Ferdinando II, si stabilì a Torino. In Piemonte collaborò ai giornali «Il ...
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DELL'AVALLE, Carlo
Francesco M. Biscione
Nacque a Milano il 24 apr. 1861 da Nicola e Adelaide Giani. Operaio tipografo, discretamente colto, oratore pronto ed efficace, di spiccate qualità politiche, [...] organizzative e direttive, dagli originari orientamenti repubblicani abbracciò le idee socialiste nel periodo in cui dalle tradizionali leghe ed associazioni di mestiere nasceva l'esigenza di un più ampio fronte proletario di difesa adeguato ai nuovi ...
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Patriota (Torino 1790 - ivi 1862), figlio di Cesare. Avviato alla carriera amministrativa durante l'età napolenica, fu uditore nel Consiglio di stato a Parigi (1809), ispettore a Roma dei lavori di bonifica [...] delle paludi pontine (1811), commissario di polizia a Lauenburg (1813). Di idee liberali, dopo il fallimento dei moti costituzionali del 1821 lasciò Torino, tornandovi nel 1826. Preposto all'ordinamento e allo sviluppo della R. Pinacoteca (1831), fu ...
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Patriota e giornalista politico (Milano 1833 - ivi 1918); volontario garibaldino (1859 e 1860), partecipò alla battaglia di Custoza come aiutante di campo del generale Sirtori, fu poi (dal 1867) per oltre [...] un trentennio direttore de Il Secolo. Dopo il 1890 si consacrò interamente alle idee pacifiste, fondando l'Unione lombarda per la pace e l'arbitrato e il periodico di propaganda La Vita internazionale. Premio Nobel per la pace nel 1907. ...
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Scrittore e giornalista italiano (Roma 1871 - Firenze 1946), figlio di Raffaele. Novelliere e romanziere fino al dopoguerra, critico d'arte, giornalista e saggista, i pregi più evidenti e maggiori dell'opera [...] di O. sono la proprietà, l'ordine, la chiarezza nelle idee e nelle immagini. La sua prosa, formatasi in un clima d'intelligente modernità toscana e italiana, è fluida, limpida e discorsiva; gusto dei classici e parlata viva s'integrano e trovano in ...
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Filosofo della scienza polacco (Tarnopol 1890 - Varsavia 1963). Insegnante nelle univ. di Leopoli, Poznań, Varsavia, dal 1921 al 1961. Con Leśniewski, Łukasiewicz e Kotarbiński uno dei massimi rappresentanti [...] della scuola di filosofia e logica di Varsavia molto vicina al neopositivismo. Riprese le idee di Hilbert cercando di definire in termini puramente sintattici la natura della logica. Insistette su di una stretta dipendenza tra particolare concezione ...
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mercato delle idee
loc. s.le m. La comunicazione e lo scambio delle idee, ispirati a modelli che si richiamano al mercato economico e finanziario. ◆ Il problema della «tecnologia e economia della comunicazione» costituisce, insieme ad altre...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...